Il Portale del Ciclismo professionistico

.

Tour de France 2011: Se sulla salitella lottano i giganti - Scatto d'orgoglio di Contador

Versione stampabile

Alberto Contador, Philippe Gilbert e Cadel Evans impegnati sul Mûr-de-Bretagne © BettiniphotoDopo quattro giornate di un Tour insolitamente vivace già nella prima settimana, c'è un solo uomo di classifica che in nessuna tappa ha avuto da recriminare per qualche secondo perso nei confronti di questo o quell'avversario. Si tratta proprio del vincitore di oggi, quel Cadel Evans che quest'anno ha fatto una scelta precisa, se vogliamo controcorrente rispetto al suo solito, ma finora quanto mai redditizia, correre con parsimonia, senza spendere troppo, per dare tutto nell'appuntamento che conta, la Grande Boucle.

L'australiano ha staccato tutti i rivali su quello che era poco più di un falsopiano nella prima tappa, ha racimolato altri secondi nella cronosquadre, partendo da sfavorito e oggi si è preso addirittura il lusso di vincere, battendo Gilbert sul suo terreno e anticipando la rimonta di sua maestà Alberto Contador che tanto ci teneva a lanciare un segnale forte ai suoi detrattori (ma in fondo possiamo dire che il madrileno sia riuscito ugualmente nel suo intento). Un Tour praticamente perfetto finora quello dell'uomo BMC, che mai come questa volta può contare su una squadra forte e compatta attorno a sé, finora ripagata alla grande dalle prestazioni del proprio capitano.

Se Evans finora ha sempre riso, chi finora aveva pianto e oggi ha invertito la tendenza è proprio Alberto Contador. Il madrileno, sullo strappo verso Mur-de-Bretagne aveva l'opportunità di lottare finalmente ad armi pari con i propri avversari (i guai dei giorni scorsi non erano certamente imputabili direttamente a lui) e di mostrare loro i denti. E sulle pendenze più impegnative si è rizzato sui pedali e ha fatto in prima persona la selezione, staccando gente come Basso e Andy Schleck e rispondendo con i fatti alle critiche dei giorni scorsi. Sei-otto secondi non saranno nulla in vista delle grandi montagne, ma un favorito che distanzia un altro favorito fa sempre notizia e oggi l'eroe positivo è (anche) l'uomo di Pinto.

Se vogliamo trovare lo sconfitto tra gli uomini di classifica, dobbiamo senza dubbio indicare proprio il minore dei fratelli lussemburghesi della Leopard, storicamente più avvezzo alle côtes dell'arcirivale spagnolo (stessa cosa non si può dire di Basso, che ha pagato anche due secondi in meno), ma che oggi ha dovuto subirne la legge, dopo un inizio di corsa a lui molto favorevole. Anche qui vale il discorso fatto in precedenza, otto secondi passano in un amen, ma il dato oggettivo è questo: oggi Andy, con tutte le attenuanti del caso (avrà fatto una preparazione specifica per le salite lunghe? avrà imboccato un po' indietro lo strappo?) non ha retto il passo di Alberto in salita.

Con il cambio di rotta del Tour, che nella prima settimana sta proponendo cose diverse da volate di gruppo in sequenza, abbiamo potuto assistere ad un arrivo in cui si sono dati battaglia, tra gli altri, il campione del mondo (e maglia gialla), il più forte atleta da classiche del momento, il più forte atleta da grandi giri del momento, il campione olimpico in carica e due fuoriclasse assoluti come Evans e Vinokourov. Uno spettacolo più unico che raro a cui mai avremmo potuto assistere fino a qualche anno fa e che fa capire che la strada intrapresa è quella giusta, speriamo l'abbiano intuito anche ai piani alti.

Infine, che dire di Gilbert? L'arrivo era disegnato perfettamente per le sue caratteristiche ma oggi semplicemente non era quello ammirato solo tre giorni fa al Mont-des-Alouettes. E se non hai una gamba stratosferica non puoi permetterti piccoli errori tattici come quelli commessi oggi dal campione belga, anzi devi cercare di approfittare anche del lavoro altrui per portare il colpo a segno. Ad esempio, quando Contador scatta, lascia che sia un suo diretto rivale a chiudere l'eventuale buco (e uno come Evans, per esempio, non si sarebbe fatto di certo pregare) anziché dare l'anima per rimanere alla sua ruota. O, se il tuo compagno prende qualche metro di vantaggio ai cinquecento metri, che bisogno c'è di sforzarsi ancora per accodarsi alla sua ruota? Mal che vada vincerà lui e, nell'ipotesi più probabile invece, toccherà ancora agli avversari ricucire e tu, forte anche del tuo spunto veloce, potrai rifiatare e dare tutto in volata. In ogni caso nessun dramma, tempo e tappe per rifarsi ce ne sono, a partire già da quella di dopodomani.

Giuseppe Cristiano

RSS Facebook Twitter Youtube

30/Jul/2017 - 20:30
ESCLUSIVO: le immagini del folle che ha tagliato la strada al gruppo facendo cadere decine di corridori al Giro d'Italia

24/May/2016 - 21:06
All'An Post Rás giornata di gloria per James Gullen nella tappa "di montagna": Fankhauser diventa leader

24/May/2016 - 17:07
Giro, nel giorno della nuova delusione di Vincenzo Nibali vince Alejandro Valverde davanti a Kruijswijk e Zakarin

23/May/2016 - 22:12
An Post Rás, nella seconda tappa vince il padrone di casa Eoin Morton

23/May/2016 - 16:00
Giornata di rinnovi: André Greipel e Marcel Sieberg alla Lotto Soudal fino al 2018, Geraint Thomas prolunga con la Sky

23/May/2016 - 13:11
Benjamin Prades vince l'ultima tappa del Tour de Flores ma non basta, la generale va a Daniel Whitehouse

23/May/2016 - 12:39
Brutte notizie per il ciclismo elvetico: l'IAM Cycling comunica che cesserà l'attività a fine stagione

23/May/2016 - 11:22
Conclusi i Campionati Panamericani: l'ultimo oro è dell'ecuadoriano Jonathan Caicedo

22/May/2016 - 23:59
Il Tour of California si conclude con una imperiosa volata di Mark Cavendish. Classifica finale a Julian Alaphilippe

22/May/2016 - 23:39
Il Tour of Bihor si chiude nel segno dell'Androni Giocattoli-Sidermec: tappa a Marco Benfatto, generale a Egan Bernal

22/May/2016 - 23:20
Women's Tour of California: gioie finali per Kirsten Wild e Megan Guarnier. Le altre corse: ok Bertizzolo e Lepistö

22/May/2016 - 22:44
Velothon Wales, Thomas Stewart supera Rasmus Guldhammer e Ian Bibby

22/May/2016 - 22:24
Dilettanti, ulteriori vittorie per Nicola Bagioli e Riccardo Minali alla Due Giorni Marchigiana

22/May/2016 - 22:22
Scatta l'An Post Ras: la prima tappa va all'olandese Taco Van der Hoorn grazie ad un colpo di mano