Tour of Austria 2011: Hunter, la caccia è già partita - Rob vince a Götzis su Sutton e Ferrari
- Internationale Österreich-Rundfahrt - Tour of Austria 2011
- Androni Giocattoli - C.I.P.I. 2011
- Sky ProCycling 2011
- Team RadioShack 2011
- Christopher Sutton
- Dmitriy Kozonchuk
- Greg Van Avermaet
- Jens Keukeleire
- Martin Schöffmann
- Nicolas Edet
- Robert Hunter
- Roberto Ferrari
- Simon Clarke
- Thomas Rohregger
- Uomini
dal nostro inviato
La prima tappa della 63a edizione del Giro d'Austria è di Robert Hunter: lo sprinter sudafricano della RadioShack ha colto sul traguardo di Götzis la seconda vittoria stagionale dopo quella ottenuta in India al Mumbai Cyclothon. Robert non è nuovo a battere tutti in volata in terra austriaca: nel lontano 2004 aveva timbrato per ben due volte il cartellino alla Uniqa Classic prendendosi anche, come oggi, la prima maglia di leader della corsa.
Grazie al circuito iniziale con la salita di Alberschwende (lunga ma molto irregolare) da ripetere due volte la fuga del giorno è partita dopo pochissimi chilometri: Van Avermaet (BMC), Schöffmann (WSA), Edet (Cofidis) e Kozonchuk (Geox) sono riusciti a guadagnare terreno (circa 4') ma alla fine la frazione di oggi era troppo ghiotta per i velocisti ed entrati nel circuito finale di Götzis il plotone s'è rifatto sotto: la fuga è terminata infatti a 17 km dall'arrivo, a poco più di un giro dalla conclusione. A Van Avermaet è rimasta la consolazione del primato nella classifica dei gran premi della montagna con 17 punti, quattro più di Schöffmann.
Negli ultimi chilometri è stata la Sky a prendere in mano le operazioni del gruppo e alla fine, il fatto di correre con solo sei uomini è stato decisivo: i 2500 metri erano tutti in leggera salita e a rendere ancora più difficile il tutto ci si è messo anche il vento che spirava contrario al senso di marcia dei corridori. In questa situazione a farne le spese è stato Chris Sutton ritrovatosi scoperto un po' troppo presto, favorendo così la rimonta di chi stava immediatamente alle sue spalle.
E nella sua scia c'era proprio Robert Hunter, bravo a studiare l'arrivo nei due giri precedenti e a leggere perfettamente la situazione decidendo di seguire il trenino della Sky. Una volta lanciata la volata è stato poi un gioco da ragazzi per Hunter superare Sutton ed andare a vincere a braccia alzate davanti ad un pubblico davvero molto caldo e numeroso, non solo al traguardo ma lungo tutto il percorso. Va detto anche che quando è in condizione e non deve lavorare per i capitani, Hunter è molto forte in questo tipo di arrivi e non c'è da sorprendersi per il suo successo: chissà che non possa fare bene anche a Copenhagen. Molto buona anche la volata di Roberto Ferrari che ha chiuso in terza posizione, confermando una volta di più di essere un velocista di grande valore e dalla regolarità invidiabile: certo, se qualche terzo o quarto posto dell'ultimo periodo si fosse trasformato in vittoria staremmo qui a celebrare una stagione fantastica per il ragazzo dell'Androni Giocattoli.
Si rivedono nelle prime posizioni anche l'australiano Simon Clarke dell'Astana e il giovane belga della Cofidis Jens Keukeleire che hanno chiuso rispettivamente quarto e quinto, non distanti dal podio. Nella volata si è anche formato un piccolo buco in gruppo e Thomas Rohregger è riuscito così a guadagnare quattro piccoli secondi sugli altri favoriti della classifica generale: domani a Kitzbühel quei vantaggio sarà inutile perché i distacchi potrebbero contarsi a minuti ma quei secondi potranno essere ottimi per il morale; nell'economia generale di una corsa, poi, non si può mai sapere, quindi meglio essere davanti piuttosto che dietro.