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Campionati Nazionali 2011: Gilbert e Chavanel, numeri d'alta scuola - Il resoconto delle principali prove europee

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Philippe Gilbert gioca sul podio del Campionato Nazionale Belga © BettiniphotoDopo aver assistito al terzo trionfo tricolore di Giovanni Visconti ed aver aperto i dibattiti sullo scarso numero di partenti di questa edizione del campionato italiano e sulle debacle di due attesi protagonisti come Cunego e Nibali, la domenica appena trascorsa ci ha dato modo di sbizzarrirci per seguire ciò che accadeva nel resto d'Europa. Possiamo dire con tutta franchezza che chi ha deciso di sacrificare la domenica al mare nella speranza di assistere a qualche numero ciclistico di quelli da ricordare non è stato affatto deluso, anzi. Le vittorie e le belle prestazioni dei protagonisti di grido non sono mancate, affiancandosi a qualche esito a sorpresa che in fin dei conti non guasta mai.

Non si può non iniziare la nostra carrellata partendo dal Belgio in cui un'intera nazione si è goduta l'ennesimo capolavoro di colui che, per fiamminghi e valloni, sembra esser diventato una sorta di Dio in Terra: Philippe Gilbert. Dopo aver vissuto la primavera più strabiliante della sua carriera (Brabante e trittico delle Ardenne, poi in maggio anche il Giro del Belgio), ieri il leader dell'Omega Pharma-Lotto ha realizzato un nuovo capolavoro, al termine di una corsa interpretata nel migliore dei modi per rendere selettivo (anche con l'aiuto del caldo) un percorso che sulla carta non pareva permettere grossi stravolgimenti. Invece già ad un centinaio di chilometri dal traguardo davanti sono rimasti in quindici, con i soli Boonen e Devolder a capire che il momento era topico (niente da fare invece per Nuyens). A due chilometri dall'arrivo ecco però la delizia per gli occhi: nel tratto in pavè che precedeva l'ultimo chilometro ad Hooglede-Gits Gilbert ha sferrato una violenta stilettata, a cui il solo Boonen ha cercato disperatamente di accodarsi. Ben presto però le speranze di Tornado Tom si sono infrante contro la furia di Gilbert che, sfruttando anche un paio di curve, è riuscito rapidamente a guadagnare quasi dieci secondi, presentandosi così in splendida solitudine tra due ali di folla in delirio. Primo titolo nazionale per lui dopo quattro piazze d'onore e dodicesima vittoria di un 2011 che definire strepitoso sta divenendo sempre più riduttivo, contando gli appuntamenti che ancora dovranno arrivare da qui in avanti. Alle sue spalle un redivivo Gianni Meersman ha conquistato l'argento, regolando a 2" i sorprendenti Jelle Wallays ed Eric Cammaerts, a 4" Devolder si è accomodato in sesta posizione mentre ad 8" Boonen è andato a concludere in settima posizione, certamente non quella che aveva sperato. 

Sylvain Chavanel con la nuova fiammante maglia di campione nazionale francese © L'ÉquipeAltrettanto spettacolare è stata la vittoria di Sylvain Chavanel in Francia al termine di 234 chilometri molto impegnativi attorno a Boulogne-sur-Mer. Il portacolori della Quick Step è uscito in avanscoperta a circa 40 chilometri dal traguardo per riportarsi sotto la fuga di una quindicina di atleti al momento in avanscoperta e successivamente, quando mancavano 27 chilometri al traguardo, si è involato tutto solo verso il traguardo per centrare quella che può certamente essere considerata una delle imprese più belle della sua carriera e che gli è valsa il primo titolo nazionale in linea (il tricolore lo aveva vestito a cronometro invece nel 2005, 2006 e 2008). Nulla da fare invece per Anthony Roux e soprattutto per Thomas Voeckler, voglioso di ripetere il successo dello scorso anno. Proprio il capitano della Europcar ha cercato di sfruttare al meglio il lavoro dei compagni di squadra ma dopo essersi lanciato all'inseguimento con l'atleta in maglia FDJ non ha potuto far altro che chiudere in terza posizione a 42", leggermente preceduto proprio da Roux, secondo a 38", per tutti gli altri invece distacchi molto pesanti ed alcuni ritiri eccellenti (tra questi Fedrigo, che di fatto si è tirato fuori anche dalla selezione della Française des Jeux per il Tour de France).

Affermazione d'autore anche in Svizzera dove Fabian Cancellara indossa per la seconda volta in carriera la maglia rossocrociata al termine della gara in linea, distribuita in questa edizione su 176 chilometri (la gara è stata ridotta di due giri, a dispetto dei 193 chilometri originari) insidiosi attorno a Kirchdorf. Dopo che un drappello di quindici uomini, comprendente tutti i favoriti, era già riuscito a sganciarsi nella seconda tornata e dopo che a 3 giri dalla conclusione il gruppo si è ritrovato limitato ad una trentina di concorrenti (anche a causa del gran caldo), Cancellara ha operato l'attacco decisivo sulla penultima ascesa di giornata, col solo Steve Morabito in grado di tenergli la ruota. Sul traguardo poi il bernese non ha avuto difficoltà a superare nello sprint il portacolori della BMC, conquistando così nuovamente il titolo a distanza di due anni dal precedente, dopo aver deciso di non partecipare alla prova a cronometro in programma giovedì scorso. Titolo contro il tempo conquistato da Martin Kohler, altro alfiere della BMC, costretto ad accontentarsi della terza piazza ieri con un distacco di 1'29", precedendo allo sprint Zaugg. Poco più indietro sia Elmiger (5° a 1'32") che Albasini (7° a 1'42").

Bello anche il successo di José Joaquín Rojas nel campionato spagnolo disputato a Castellón de la Plana (196 chilometri con tre ascese al Desierto de Las Palmas, salita di sette chilometri il cui culmine era a 15 chilometri dalla conclusione) ma a fare maggiormente notizia è stata la prestazione di Alberto Contador, maggior promotore dell'azione decisiva: sull'ultima ascesa prevista il madrileno ha attaccato con decisione, trascinandosi dietro solamente l'ottimo atleta della Movistar con cui ha subito trovato una buonissima intesa. Pur sapendo di essere meno veloce allo sprint del suo avversario, Contador ha continuato a spingere in testa negli ultimi due chilometri, anche per evitare il ritorno del primo gruppo inseguitore in cui erano presenti alcuni dei favoriti per il successo (tra questi Flecha, Lastras, Luis Leon Sanchez). A quel punto per Rojas è divenuto semplice far valere il maggior spunto veloce per conquistare il primo titolo spagnolo in carriera, terza vittoria di una stagione per lui finora molto positiva, soprattutto sotto il profilo della costanza di rendimento. Dietro Contador, a cui è comunque rimasto l'argento ed una prestazione assai convincente in vista del Tour in cui si appresta a tentare la storica doppietta col Giro, il gruppo inseguitore è giunto attardato di 28" regolato in volata da Koldo Fernández.

Pim Ligthart, giovane neocampione nazionale olandese © BettiniphotoDecisamente meno scontato e quindi sorprendente invece l'esito del campionato nazionale in Olanda e in Germania: nella terra dei tulipani a Ootmarsum il successo infatti ha sorriso al giovane Pim Ligthart, 23enne alla prima stagione da professionista nelle file della Vacansoleil, abile a far valere il suo spunto veloce al termine dell'azione a sei che ha deciso la gara. Ligthart ha preceduto Bram Tankink, lasciando così l'amaro in bocca in casa Rabobank, dal momento che il più importante team olandese ha cercato in tutti i modi di animare la gara (Kruijswijk, Ten Dam, Bos, Weening e Gesink presenti in un tentativo di undici atleti). Tra i Rabobank presente nell'azione decisiva anche Bauke Mollema (quinto sul traguardo) mentre Ligthart ha avuto un appoggio fondamentale da Ruijgh. Il podio è stato completato da Renier Hoinig (per lui anche un'esperienza nell'Acqua&Sapone) che ha preceduto Goesinnen, quarto. In Germania invece la conclusione allo sprint al termine dei 208 chilometri (distribuiti in 13 tornate) a Neuwied sembrava poter sorridere ad Andrè Greipel o tutt'al più al giovane astro nascente John Degenkolb. A sorpresa invece è spuntato Robert Wagner, al primo successo dell'anno e che finora aveva limitato i suoi acuti ad alcune frazioni di brevi gare a tappe. L'atleta del Team Leopard (che ha cercato di movimentare la gara soprattutto con l'inossidabile Jens Voigt, più volte alla ricerca della fuga buona) ha bruciato sul traguardo un Gerald Ciolek che si è così visto negare il secondo titolo nazionale in carriera, dopo quello conquistato nel 2005 a neanche 19 anni.

L'arrivo in parata di Fränk e Andy Schleck al Campionato Nazionale del Lussemburgo © BettiniphotoAltrove il titolo nazionale è stato affare interno per corridori di uno stesso team e se in Russia Pavel Brutt è riuscito a mettere in fila ben 5 compagni della Katusha, in Gran Bretagna è stato il team Sky a farla da padrone e a monopolizzare l'intero podio: andati in avanscoperta Bradley Wiggins, Geraint Thomas e Peter Kennaugh, per tutti gli altri è stato buio pesto ed in pratica non è rimasto che domandarsi, in sostanza, quale sarebbe stato l'ordine di salita sul podio. A togliere ogni dubbio ci ha pensato Wiggins, che si è prodotto nell'assolo finale che l'ha fatto giungere a braccia alzate tutto solo all'arrivo. A 35" Thomas ha fatto sua la volata per il secondo posto su Kennaugh mentre targato Sky è stato anche il quarto posto con Ian Stannard, giunto con ben 5'41" di distacco. Scontato anche l'epilogo del campionato nazionale lussemburghese dove come al solito sono stati i fratelli Schleck a farla da padrone: Andy si è accontentato della piazza d'onore, lasciando che fosse il fratello Frank a vestire la maglia di campione nazionale per la quarta volta in carriera.

Nel citare anche i successi di Nicki Sörensen in Danimarca e Alexander Kristoff in Norvegia (3° il campione del mondo Thor Hushovd) chiudiamo con Peter Sagan, che con uno splendido assolo solitario si è regalato il primo titolo nazionale slovacco tra i professionisti, portando così a otto il conto personale di successi stagionali. Per una panoramica completa di tutti gli altri risultati potete consultare questa pagina.

Vivian Ghianni

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