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Giro Bio 2011: Pienezza Zalf in quel di Pianezze - Agostini rivince, Cattaneo staccato ma ancora leader | Cicloweb

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Giro Bio 2011: Pienezza Zalf in quel di Pianezze - Agostini rivince, Cattaneo staccato ma ancora leader

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Per Stefano Agostini seconda vittoria di tappa al GiroBio 2011 © ScanferlaRiprese le fatiche da Lonato del Garda, dopo il lungo trasferimento operato dall'Abruzzo nel giorno di riposo, il GiroBio ha dato il via al trittico di giornate che sanciranno finalmente chi sarà il vincitore di quest'edizione 2011 che, dopo l'epilogo di quest'oggi, si presenta ancora assai incerta. Chi nel decisivo tappone di domani con arrivo a Gallio arriva col morale a mille è senza dubbio la Zalf che non solo quest'oggi è riuscita a centrare il secondo successo di tappa ma vede ben quattro corridori nelle prime dieci posizioni della generale e può cercare di giocare quindi su più fronti per attaccare la leadership di Mattia Cattaneo che, se dalla cronometro di Alba Adriatica sembrava uscita rafforzata, di certo altrettanto non lo è stata quest'oggi, in cui la defaillance del corridore lombardo rilancia decisamente le ambizioni altrui, visto che ora si hanno ben 5 corridori racchiusi in meno di un minuto.

Sorride di gusto quest'oggi (anche lui per la seconda volta) Stefano Agostini, finora autore di una corsa superlativa: il campione italiano infatti non si è limitato solamente a cercare il successo di tappa (vero obiettivo dichiarato alla vigilia) ma specialmente in salita ha mostrato una condizione eccellente che gli ha portato in dote, giorno dopo giorno, anche la leadership dei gran premi della montagna. Meriti che l'atleta padovano non può non condividere assieme alla squadra, rivelatasi determinante per il successo odierno e che ora lo pone come mina vagante alla vigilia del giorno più duro.

Avvio di corsa (non hanno preso il via la "maglia nera" Marcelli e il campione italiano della cronometro Mammini, che punterà a ripetersi tra una settimana in Sicilia) caratterizzato come di consueto da un'andatura elevatissima (media della prima ora che ha sfiorato i 50 orari) che non favorisce i tentativi di allungo: il primo viene operato dopo una trentina di chilometri da Lupori della Bedogni, che però viene riagguantato dopo il sessantesimo chilometro dopo aver toccato un vantaggio massimo di 55"; è poi la volta di Ferraresso (Generali-Ballan) ma anche per lui sono appena una ventina i chilometri d'avanscoperta. Poco prima del chilometro 120 però nasce finalmente un tentativo discretamente corposo: all'attacco vanno Pavan (Gavardo), Bedin (Generali), Aldegheri (Mantovani), Palandri (Gragnano), Di Corrado (Colpack) e la coppia dell'Hopplà costituita da Parrinello e Fedi. Sembra essere un'azione in grado di percorrere (anche per la qualità dei battistrada) più strada dei predecessori, tanto da guadagnare subito una trentina di secondi ma la reazione del plotone improvvisamente non si fa attendere, sotto l'impulso di Mastromarco, Gavardo e soprattutto della nazionale russa, la più determinata a ricucire il gap. La rincorsa ha buon gioco e così, dopo 132 chilometri percorsi, il gruppo ritorna compatto, pronto per affrontare la prima delle due ascese di Molvena (prima vi è il 2° T.V. di giornata vinto da Lasca). Giunti in salita, come nelle giornate precedenti è il Team Colpack a condurre le operazioni, iniziando ad operare una prima importante selezione (restano in una ventina a comporre il gruppo principale) ed uno dei più attivi è senza dubbio Edoardo Zardini, che allunga e va a conquistare il GPM, seguito da Agostini e Anacona. I tre proseguono in discesa e vengono raggiunti da un altro Zalf, ovvero Bongiorno, pedalando con circa dieci secondi di vantaggio sui più immediati inseguitori, vale a dire: Aru, Greselin, Puccio, Battaglin, Busato, Moser, Zilioli, Locatelli e D'Elpidio.

La situazione resta però instabile ed anche il leader Cattaneo, assieme al secondo della generale Novikau, riesce a riportarsi sulla testa della corsa mentre al comando, dopo che il quartetto al comando era stato raggiunto dagli inseguitori, vanno Zilioli e Busato (Colpack e Zalf ancora protagoniste quindi) con una manciata di secondi di vantaggio. Inizia pertanto la seconda ascesa verso Molvena e la situazione si fa ancor più frizzante: con la Zalf ora a condurre il drappello di testa ci prova Locatelli a far la differenza ma senza successo mentre giungono i primi importanti verdetti di tappa. Moreno Moser, fin qui brillante, perde infatti decisamente terreno e scivola nelle retrovie ed in difficoltà va anche Mattia Cattaneo, che anche quest'oggi nel momento topico si trova isolato al cospetto dei suoi avversari (mentre in precedenza si era ritirato Matteo Di Serafino, settimo classificato nella generale fino a stamane). Le schermaglie continuano ma in vista della vetta il gruppetto si ricompatta ed è ancora Zardini ad aggiudicarsi il GPM, nuovamente davanti ad Agostini con Aru in terza posizione.

Nel tratto di discesa si susseguono gli avvicendamenti ma nessuno riesce a fare la differenza, così in molti iniziano a pensare che l'azione decisiva possa svilupparsi negli ultimi chilometri in leggera ascesa verso Pianezze, dove non si può escludere la volata ristretta. A questo punto però la Zalf confeziona il colpo: a poco meno di 3 chilometri dall'arrivo Agostini allunga, con Battaglin pronto nel fargli il buco in testa al drappello. Un tentativo che ha buon gioco, visto che il campione italiano guadagna subito circa 10 secondi e si invola verso il traguardo: la sua azione non subisce tentennamenti e superato l'ultimo chilometro diviene imprendibile, andando a conquistare il secondo successo personale in questo GiroBio nonchè importanti secondi d'abbuono. A 8" Stefano Locatelli, ritrovato moralmente dopo la sfortunata cronometro di Alba Adriatica costellata di inconvenienti, conquista la seconda posizione davanti a Battaglin e ad un Salvatore Puccio che sembra aver ritrovato la gamba delle giornate migliori. A 10" chiudono Aru e Bongiorno, a 12" Zardini, a 13" De Ieso (senza dubbio una delle sorprese di questo Giro) e Anacona mentre Zilioli a 18" chiude la top-ten. Più consistenti gli altri distacchi: Busato giunge dopo 40", Ciavatta e D'Elpidio a 42", Novikau a 45" mentre Mattia Cattaneo di secondi ne accusa 48". Praticamente compromesse invece le possibilità di successo e di podio di Moreno Moser, giunto al traguardo con 2'57" di ritardo in 42esima posizione che lo fanno scivolare al 14esimo posto della generale con ben 3'27" da recuperare.

Alla vigilia della decisiva tappa di domani quindi Cattaneo conserva la maglia rossa con un vantaggio nei confronti di Anacona ridotto a 31" (e le tante salite di domani possono costituire un trampolino di lancio ideale per il colombiano), 45" su Stefano Agostini che grazie alla prova di quest'oggi sale sul podio, 54" su Novikau e 56" su Aru. La Zalf potrà però giocare le sue chanche anche con Battaglin (6° a 1'16"), Busato (7° a 1'25") e Bongiorno (risalito al 9° posto a 2'18") mentre una prestazione maiuscola occorrerà a Stefano Locatelli (8° a 2'10") per tentare almeno l'assalto al podio.

Ancora poche ore e poi i 186 chilometri da Bassano del Grappa a Gallio, con un menù che propone le ostiche ascese al Passo del Brocon, Selva di Grigno e Rifugio Granezza, ci consegneranno il probabile vincitore di questo GiroBio 2011.

Vivian Ghianni

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