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Criterium del Delfinato 2011: Van den Broeck gioca d'anticipo - Tappa al belga, maglia a Vino

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In pieno sforzo Van Den Broeck s'è dimenticato anche di chiudersi la maglia © Bettiniphoto

Che vittoria per Jurgen Van den Broeck al Delfinato. Il ventottenne belga nella prima tappa in linea della prestigiosa breve corsa a tappe francese ha mostrato di nuovo tutte le sue qualità in salita che l'anno scorso lo portarono al quinto posto finale al Tour. Se qualcuno pensava che il Belgio e l'Omega Pharma abbiano solo Gilbert, oggi si è ricreduto perchè sul traguardo di Saint-Pierre-de-Chartreuse lo spilungone cresciuto nella Us Postal ha messo in riga Joaquin Rodriguez, Cadel Evans e Alexandre Vinokourov che non sono riusciti a riprenderlo quando a 7 km dalla fine è partito per andarsi a prendere la prima vittoria in carriera.

Van den Broeck ha davvero sorpreso per il modo in cui è riuscito a conquistare la tappa: ripresi dal gruppo i tre fuggitivi di giornata (Vandousselaere, Duque e Jérome, vantaggio massimo 5'40") a 10 km dall'arrivo, sulle prime rampe della salita finale è partito Sioutsou, subito seguito dal belga dell'Omega Pharma. Ai due si è aggiunto l'immancabile Voeckler che quando ha visto il gruppo di nuovo vicino a 4,5 km dall'arrivo è ripartito facendo così il gioco di Van den Broeck. Sioutsou si è subito staccato e gli altri due hanno continuato insieme per un altro km ma quando il gruppo è tornato di nuovo vicino, è stato stavolta il belga ad allungare e a sbrazzarsi facilmente del francese. Negli ultimi 4000 metri Van den Broeck ha quindi offerto un saggio della sua abilità da cronoman (oro ai mondiali Juniores di Lisbona) abbinata alle doti di buon scalatore. Le rampe non durissime della salita che portava all'arrivo hanno consentito infatti al fiammingo di resistere al ritorno di JRO, partito all'inseguimento agli 800 mt, e di imporsi con meritata gloria in questa bella tappa che ha tastato il polso al lotto dei favoriti per la classifica finale.

Tra questi si sono distinti ovviamente coloro che sono arrivati immediatamente dietro al vincitore di giornata (con Vinokourov in particolare che va in giallo), mentre sono affondati Gesink e Basso. Se per l'italiano c'era da aspettarselo, è più clamorosa la débacle dell'olandese. Anche se manca poco meno di un mese dal Tour de France è comunque lecito suonarlo un campanello d'allarme in casa Rabobank. Sorprende in positivo invece la prestazione di Boasson Hagen, stranamente a suo agio nel duro finale e arrivato a ridosso dei primi insieme a Roche. Si è difeso bene anche il numero 1 della corsa Brajkovic: 10° a 15" dal vincitore in compagnia di un altro bel nome come Wiggins, lo sloveno ha dimostrato personalità facendo lavorare molto la squadra in salita al pari della Bmc di Evans.

La classifica vede adesso in giallo il vecchio kazako con 5" su Van den Broeck, a seguire Evans, Wiggins e EBH. Domani si parte da Voiron e si arriva a Lione: 179 km facili fatta eccezione per lo strappo finale: 1400 mt al 5% che potranno ulteriormente mostrare chi è già in forma e chi deve ancora lavorare molto in vista del Tour. Oggi le prime indicazioni le abbiamo avute e ci han detto che magari i belgi dovranno attendere ancora per trovare un successore a Van Impe nell'albo d'oro della Grand Boucle, ma Van den Broeck è un candidato serio per migliorare il 5° posto dello scorso anno e magari provare la grossa impresa negli anni a seguire. Ma le buone notizie non ci sono solo per i belgi ma anche per i francesi: quel Thibaut Pinot, classe '90, settimo all'arrivo e nono della generale fa ben sperare al movimento transalpino che ancora oggi si aggrappa alle invenzioni di Voeckler per ritrovare un po' di gloria.

E gli italiani? Con Basso venuto in Francia dichiaratamente per ritrovare il colpo di pedale, oggi il migliore è stato il suo compagno Bellotti, 44° a 1'24", ma si è visto spesso davanti anche Quinziato per spalleggiare il proprio capitano Evans. Da qui in avanti non mancano comunque le occasioni per tutti i 14 italiani in gara per dare qualche incoraggiante segnale.

Marco Fiorilla

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