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Giro delle Pesche Nettarine 2011: Cattaneo esulta nel dì di Bonacci - A Faenza la classifica non cambia

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Dal nostro inviato

L'esultanza di Nicola Bonacci sul traguardo di Faenza © IsolapressParte quando mancano due chilometri all'arrivo ed in testa ci sono 25 uomini, Nicola Bonacci. Tutti lo guardano, nessuno si move ed il ragazzo della Reda - Mokador guadagna subito un centinaio di metri. Resiste, tiene duro. Correre sulle strade di casa porta anche a compiere miracoli di tal specie. E così il faentino Nicola Bonacci alza le braccia al cielo proprio in quel di Faenza, dopo quattro anni tra gli Under 23, alcuni buoni piazzamenti ma nessun successo. Nessuno sino ad oggi.

L'ultima tappa del Nettarine ha poco da decidere, in quanto il dominatore della corsa, Mattia Cattaneo, vanta quasi un minuto sul diretto avversario, Nicola Boem. «Ma attenzione, la crisi è sempre dietro l'angolo», affermava la maglia verde al raduno di partenza. La crisi non arriverà.

La Trevigiani lavora tutto il giorno per tenere cucita la corsa ma dopo venti chilometri se ne vanno via in quattro. Il velocista della Delio Gallina Marco Amicabile e tre uomini della Viris Vigevano: Matteo Azzolini, Adrian Ezequiel Richeze e Mattia Pozzo.

Guadagnano sino a due minuti sul gruppo quando inizia la prima delle sei asperità di giornata, il Monte Trebbio. Lì Amicabile si stacca, così come Adrian Ezequiel Richeze, e si ritira, mentre Pozzo ed Azzolini proseguono. Il secondo transita per primo sul Trebbio, staccando non di molto il compagno di squadra. Il gruppo veleggia ad 1'55" e la maglia verde lascia fare. Ivan Martinelli prova l'inseguimento ma il suo scatto è vano e subito annullato da Zalf e Trevigiani.

 

 

Sulla Cima Casale è di novo Azzolini a precedere Pozzo, con il gruppo che segue a 54". Pozzo è stanco (l'ultimo giorno di gare ed il caldo si sono fatti sentire) mentre Azzolini prosegue nella sua azione. Ora il vantaggio sul compagno di squadra sale a 32" e siamo all'imbocco della Cima Monticino.

Il gruppo lima, si porta a 59" dal battistrada e nella successiva discesa vengono ripresi Pozzo e Bazhkou, che aveva preso vantaggio in prossimità del Gpm. Al km 85 è però Davide Orrico del Team Colpack a fare la voce grossa: esce dal gruppo, riprende Azzolini e lo distanzia di 15". Il ritardo del plotone è sempre nell'ordine del minuto.

Nei pressi del Monte Albano attacca anche Gianfranco Zilioli. Sarà un fuoco di paglia, ma intanto raggiunge Orrico e così la coppia al comando precede il gruppo della maglia verde di 1'15". Dopo lo scollinamento di Monte Albano si portano avanti in sette. Oltre ai già citati Orrico e Zilioli ecco giungere Alberto Cecchin della Zalf, Daniele Aldegheri della Mantovani, Matteo Mammini della Mastromarco, Devid Tintori dell'Idea Shoes e Yauheni Ivanou del Futura Team Matricardi.

La Trevigiani non vuol prendere rischi e si mette a tirare a tutta, così le carte si rimescolano sulla salita di Monte Calbane. Bazkhou ci riprova ma Zardini e soprattutto Cattaneo sono alla sua ruota. Mancano 23 chilometri all'arrivo ed il Monte Carla da scalare. Qui Trentin si avvantaggia sull'ottimo Zardini e sul bielorusso Klimiankou della Palazzago.

Trevigiani e Zalf tirano ed a fine discesa si trova un primo gruppo, composto da 25 unità, contenente tutti i migliori. Tra questi Nicola Bonaccci, che ai duemila metri pianta tutti. «Sentivo la gamba che rispondeva - dirà visibilmente emozionato il faentino - e ci ho provato quando mancavano due chilometri. Credevamo molto nella vittoria di questa tappa e ci siamo riusciti».

 

 

Il gruppo giunge con 3" di margine, regolato da Trentin e Colbrelli. Mattia Cattaneo vince con 47" su Nicola Boem il Giro delle Pesche Nettarine 2011: «Sono molto stanco ma ce l'ho fatta. Sono davvero contento».

Aveva preso la maglia verde nella prima tappa, la cronosquadre serale di Imola. L'aveva persa il giorno dopo a favore di un Matteo Trentin strepitoso, se l'è ripresa andando in fuga con altri venticinque in direzione Punta Marina Terme. A Sassoleone ha dato una prova di forza, vincendo e convincendo, salendo sulle rampe dei "Gessi" con il 53. Questo significa non sentire la catena.

Oggi Mattia ha amministrato e si gode l'abbraccio del suo ds, Giuseppe Guerini. «Sapevamo che non era facile - dirà l'ex professionista bergamasco - e siamo molto felici per aver portato a casa questa maglia. Ora Cattaneo punterà a fare qualche buona tappa al GiroBio, anche se per adesso si gode la vittoria di questo Nettarine, sempre una corsa importante».

Se la Trevigiani ride la Zalf non può essere contenta della traferta romagnola: registra uno "zero" alla voce "vittorie", giunge seconda con un Boem certo in gran forma ma al di sotto di Mattia Cattaneo e colleziona piazzamenti anche nelle tappe che avrebbero strizzato l'occhio ai veneti. Certo, ci s'è messa anche la malasorte (Bongiorno caduto ieri e stamane ancora dolorante non è potuto essere di grande aiuto a Boem) ma sicuramente ci sarà da rivedere qualcosa.

Chi non si guarda indietro è Mattia Cattaneo. Timido, «forse anche troppo buono», come afferma, si prende una bella rivincita dopo gli anni scorsi non proprio incoraggianti. È nata una stella? Chi lo sa, troppo presto per dirlo. Ed anche se così fosse, Mattia, modesto com'è, non l'ammetterebbe mai.

Francesco Sulas

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