Il Portale del Ciclismo professionistico

.

GP E. Jacobs e GP N. Frantz WE 2011: Nel Queen's Day chi se non Vos? - Marianne 2 volte a segno

Versione stampabile

Marianne Vos mette in riga Arndt e Johansson per ben due volte © Anton Vos

Il primo GP Elsy Jacobs di Marianne
Si scrive Koninginnedag, significa Giorno della Regina. Il 30 Aprile è la Festa Nazionale in Olanda; feste, concerti, mercatini delle pulci in ogni strada e negozi aperti anche di notte, tutto in onore della famiglia reale olandese. Le strade di ogni città del Paese si colorano d'arancione. Marianne Vos, che del pedale è la Regina indiscussa, decide di festeggiare questo giorno speciale con una vittoria lussemburghese, al Grand Prix Elsy Jacobs.

La corsa è dedicata alla ciclista Elsy Jacobs, nata a Pfaffenthal, Lussemburgo, nel 1933. Pistard e stradista, stabilì a Milano il record dell'ora, correva l'anno 1958. Stesso anno, un'altra vittoria di Elsy; la prima in un Mondiale su strada, disputatosi in quella stagione a Reims. Nella città della Marna, trentaquattro anni più tardi, sarebbe nata Pauline Ferrand Prevot, giovane Campionessa di Ciclocross, Mountain Bike ed ottima interprete delle corse su strada. Ieri ha azzeccato la fuga giusta, ha provato a stare con le migliori, ha chiuso quinta, lasciandosi alle spalle tal Nicole Cooke. Per ora può bastare.

Il fine settimana era iniziato venerdì sera con il City Trophy Elsy Jacobs, breve cronometro a squadre disputatasi sulle strade di Lussemburgo (vittoria della HTC-Highroad) tra due ali di folla festanti, a dimostrazione che questa non è solo terra di Franck ed Andy. Si è continuato a correre sabato con il Grand Prix Elsy Jacobs, dove si è fatto sul serio.

La gara parte ed arriva nella cittadina di Garnich per compiere un primo giro di circuito. Si sale verso Nord-Est, si inverte la rotta a Mersch e si ritorna a Sud-Ovest, toccando Mamer (luogo natale di Nicolas Frantz). L'anello misura 54 km o poco più, a cui va aggiunto un circuito attorno a Garnich.

Sono da compiere sei giri da 10 km, all'interno di ognuno di essi due ascese impegnative. Su queste côtes si fa selezione, s'è sempre fatta, dacché l'Elsy Jacobs viene disputato (prima edizione nel 2008 e vittoria di Monia Baccaille). Il gruppo compie un primo giro del circuito a ranghi compatti, come a testarne la bontà. Alla secona tornata la Stevens, già in fuga alla Freccia Vallone, scappa. Marianne Vos non si fida e la segue. Va a finire che le due si portano dietro altre sette ragazze. Basta scorrerne i nomi per comprendere l'importanza di quest'azione: Vos e Stevens, Johansson, Brand, Arndt, Van Vleuten, Cooke coadiuvata dalla nostra Tatiana Guderzo e Pauline Ferrand Prevot.

C'è collaborazione, il vantaggio s'impenna sul minuto quando mancano 40 km all'arrivo, quindi cresce ancora, 1'45". A 30 km dalla fine il gruppo inseguitore deve recuperare alle nove fuggitive 2'30". Missione: impossibile. All'ultima tornata, le migliori se ne vanno sulla prima sallita. Vos, Arndt e Johansson si avvantaggiano mentre la Ferrand Prevot non riesce a mantenere i ritmi di questi colossi del pedale rosa. Ha tempo per rifarsi, la bella Pauline dalla bionda treccia.

Nei pressi del traguardo Marianne Vos fa i conti dei Grand Prix Elsy Jacobs che ha nel proprio palmarès e, non trovandone alcuno, decide che è giunta l'ora. Arndt prova invano a resistere allo sprint dell'olandesina mentre Emma Johansson chiude sul gradino più basso del podio. Il resto delle fuggitive arriva dopo un paio di minuti. Sono sparpagliate, scombussolate, anche. Van Vleuten, Ferrand Prevot, Cooke e Stevens pagano 2'14". Tatiana Guderzo, dopo aver aiutato l'olimpionica compagna di club, ha una flessione e chiude a 2'31". Lucinda Brand arriva 4'48" dopo le tre meraviglie.

Il gruppo, in cui pedalano atlete che oggi sono state poco più che figuranti, giunge sul traguardo con un ritardo di 7'00" e viene regolato da Martine Bras, davanti a Liesbeth De Vocht, Sofie De Vuyst e la nostra Rossella Callovi. Nel Koninginnedag, il Giorno della Regina, chi poteva vincere, se non Marianne Vos?

Nessuna rivincita al GP Nicolas Frantz
Il giorno dopo, le prime cinque classificate dell'Elsy Jacobs si danno appuntamento per la rivincita. Il Grand Prix Nicolas Frantz per rimescolare le carte. Sotto il sole che bacia il Lussemburgo si parte da Mamer, dova nacque nel 1895 Nicolas Frantz, ciclista lussemburghese che, dopo il ritiro, ebbe l'onore di essere direttore sportivo di Charly Gaul.

Bridie O'Donnel è la prima a tentare la fuga ma la HTC-Highroad la va subito a riprendere tenendo ben cucita la corsa, nonostante i numerosi quanto infruttuosi tentativi d'attacco. I 54 chilometri iniziali del giro ampio sono identici a quelli dell'Elsy Jacobs. Al primo passaggio da Mamer inizia un circuito di 7,1 km da ripetere otto volte. La Worrack transita sul traguardo con 15" di vantaggio sul gruppo compatto. La tedesca transita per prima anche sul Gpm situato all'interno dell'anello di Mamer.

A tre giri dalla fine Vos, Johansson e Ferrand Prevot danno un'accelerata. I danni che provocano sono notevoli tant'è che portano via un gruppetto con Van Vleuten, Arndt e la nostra Noemi Cantele. La varesina non si fa trovare impreparata. Ashleigh Moolman insegue e verrà ripresa dal gruppo. Marianne Vos all'utimo giro decide che lo sprint di ieri non s'ha da ripetere e se ne va sulla salita. Dietro Arndt prova a tenere ma capisce presto che è una battaglia persa. Meglio restare in gruppo. Marianne vince con 42" di vantaggio - e non sono nemmeno troppi per lei - su Arndt, Johansson, Van Vleuten, Ferrand Prevot e Cantele.Il gruppo, giunto a 1'06" dalla Vos, è stato regolato in volata da Liesbeth De Vocht, che ha preceduto Rochelle Gilmore.

Dopo il weekend di corse lussemburghese si cambia continente. Alcune voleranno in America per i Campionati Panamericani, altre ricaricheranno le batterie prima di metter piede in Asia, dove si terrà il Tour of Chongming Island, corsa a tappe il cui culmine sarà la quinta prova di Coppa del Mondo.

È attesa invece da un riposo che durerà tutto il mese di Maggio Marianne Vos, che corre senza soluzione di continuità da Gennaio; prima ciclocross, poi pista, infine strada. Sempre, o quasi, davanti a tutte. Cede momentaneamente la scena alle altre, le farà divertire, le lascerà scornarsi tra di loro per un po' per poi tornare a correre e rimettere le cose in chiaro. Come se le gerarchie non fossero sufficientemente cristalline.

Francesco Sulas

RSS Facebook Twitter Youtube

30/Jul/2017 - 20:30
ESCLUSIVO: le immagini del folle che ha tagliato la strada al gruppo facendo cadere decine di corridori al Giro d'Italia

24/May/2016 - 21:06
All'An Post Rás giornata di gloria per James Gullen nella tappa "di montagna": Fankhauser diventa leader

24/May/2016 - 17:07
Giro, nel giorno della nuova delusione di Vincenzo Nibali vince Alejandro Valverde davanti a Kruijswijk e Zakarin

23/May/2016 - 22:12
An Post Rás, nella seconda tappa vince il padrone di casa Eoin Morton

23/May/2016 - 16:00
Giornata di rinnovi: André Greipel e Marcel Sieberg alla Lotto Soudal fino al 2018, Geraint Thomas prolunga con la Sky

23/May/2016 - 13:11
Benjamin Prades vince l'ultima tappa del Tour de Flores ma non basta, la generale va a Daniel Whitehouse

23/May/2016 - 12:39
Brutte notizie per il ciclismo elvetico: l'IAM Cycling comunica che cesserà l'attività a fine stagione

23/May/2016 - 11:22
Conclusi i Campionati Panamericani: l'ultimo oro è dell'ecuadoriano Jonathan Caicedo

22/May/2016 - 23:59
Il Tour of California si conclude con una imperiosa volata di Mark Cavendish. Classifica finale a Julian Alaphilippe

22/May/2016 - 23:39
Il Tour of Bihor si chiude nel segno dell'Androni Giocattoli-Sidermec: tappa a Marco Benfatto, generale a Egan Bernal

22/May/2016 - 23:20
Women's Tour of California: gioie finali per Kirsten Wild e Megan Guarnier. Le altre corse: ok Bertizzolo e Lepistö

22/May/2016 - 22:44
Velothon Wales, Thomas Stewart supera Rasmus Guldhammer e Ian Bibby

22/May/2016 - 22:24
Dilettanti, ulteriori vittorie per Nicola Bagioli e Riccardo Minali alla Due Giorni Marchigiana

22/May/2016 - 22:22
Scatta l'An Post Ras: la prima tappa va all'olandese Taco Van der Hoorn grazie ad un colpo di mano