Tour of Turkey 2011: Tenacia Greipel, fuga e volata - Intanto Efimkin strappa la maglia di leader a Peterson

dal nostro inviato

Ma che bella la Turchia e il suo Giro numero 47. La Fethiye-Finike ci ha infatti regalato, oltre a uno scenario meraviglioso per i corridori che hanno pedalato nel finale tra le rocce scoscese e il mare, una tappa che ha visto cambiare per l'ennesima volta il padrone della maglia di leader grazie a un'azione orchestrata da alcune squadre che hanno messo in difficoltà Peterson e la Garmin, ma anche Wurf e i pochi supersititi della Liquigas. Così Alexander Efimkin è riuscito a balzare dalla terza posizione della classifica alla prima, regalando al Team Type 1 il primo mezzo sorriso di una stagione costellata di piazzamenti tra Europa, Asia e Africa.

A porre forse definitivamente la parola fine sull'enigma "Chi arriverà in maglia turchese ad Alanya?" è stato infatti il Team Type 1 con la collaborazione di altre squadre come l'Astana ma soprattutto la FDJ che sulla salita a 67 km dall'arrivo ha fatto saltare il labile banco della Garmin. Il team francese, in grande spolvero sulle strade turche, ha cercato di lanciare il giovanissimo Pinot, 5° in classifica a 2'02", verso il podio virtuale e giunti a Kas, quando la strada ha iniziato a impennarsi, il forcing di ben 5 suoi atleti ha fatto vittime eccellenti e stoppato la fuga del mattino. Peterson e Wurf si sono tristemente staccati mentre i 12 fuggitivi andati via dopo 50 km sono stati raggiunti. Si è dunque formato un gruppo di 30 corridori che è andato spedito fino a Finike distanziando il gruppetto di Wurf e Paterson, coadiuvati dai soli Bellotti e Navardauskas, di 2'19". La risultante delle azioni di oggi, oltre a significare leadership per Efimkin, porta Zeits e Pinot rispettivamente in seconda e terza posizione lasciando il vecchio leader Peterson giù dal podio per 17".

Tra i 12 corridori in fuga erano già presenti delle pedine di Efimkin, Pinot e Zeits (vedi i vari Bodrogi, Sulzberger e Bazayev) ma anche il sornione André Greipel che ha approfittato della situazione per anticipare tutti quanti sul traguardo di Finike (uno dei pochi dove l'anno scorso non riuscì a imporsi) dimostrando di saper vincere non solo gli sprint di massa, cosa già accaduta alla Tre Giorni di La Panne. Tra gli italiani sono riusciti ad accodarsi al gruppo dei più forti Riccardo Chiarini e i due corridori della Farnese più a proprio agio su questi percorsi: Noè e Bisolti.

Così quando mancavano 50 km dall'arrivo è iniziata una vera e propria crono a squadre mista con Astana, Type1 e FDJ (12 corridori in totale su 30) a tirare a tutta per far guadagnare posizioni ai propri capitani. In questo modo non c'è stato molto spazio per i giochi di squadra in casa Farnese e all'ultimo km a provare il colpaccio sono stati Marycz della Saxo Bank e la NetApp che, per farsi perdonare la pessima figura di ieri, con Konig ha provato ad anticipare la certa vittoria di Greipel. Ma il tedesco accasatosi quest'anno in Belgio non si è fatto sorprendere e con una volata lunga ha ricucito sui due e vinto nettamente su García Etxeguibel della combattiva Caja Rural e sul mesto Bartosz Huzarsky, alla seconda delusione consecutiva dopo i fasti di Pamukkale. Chi ha invece dovuto assistere passivamente alle fasi finali della tappa è stato Chiarini: negli ultimi tortuosi chilometri il corridore di Marradi ha preso in pieno una tartaruga e scheggiato il carro della propria bici, cosa che lo ha costretto a non potersi alzare sui pedali per giocarsi le sue chances.

Domani i corridori sono attesi dalla Takirova-Manavgat, 138 km abbastanza agevoli con un solo Gpm posto dopo 4 km, ed Efimkin dovrà gestire 1'13" su Zeits e 1'33" su Pinot. Il Team Type 1 guidato da Podenzana si è dimostrato un gruppo abbastanza solido oggi, cosa sottolineata dallo stesso Efimkin nella conferenza stampa, ma dovrà esserlo anche domani perchè questo Giro si sta dimostrando davvero duro e imprevedibile.

Marco Fiorilla