Coppa delle Nazioni 2011: Klimiankou doma la fuga del giorno - Vittoria bielorussa, Aru sempre in rosso
- Toscana - Terra di Ciclismo - Coppa delle Nazioni 2011
- Palazzago Elledent Rad Logistica - MCipollini [Dilettanti] 2011
- Christian Delle Stelle
- Eliot Lietaer
- Fabio Aru
- Georg Preidler
- Jan Polanc
- Kanstantsin Klimiankou
- Klemen Stimulak
- Matvey Zubov
- Patrick Lane
- Romain Bardet
- Salvatore Puccio
- Sébastien Reichenbach
- Tim Mikelj
- Tim Wellens
- Pianeta giovani
dal nostro inviato
Nessuno sconvolgimento in classifica nella quarta tappa del Toscana-Terra di Ciclismo, 166 chilometri distribuiti tra Capannori e Subbiano ma un po' d'Italia ha modo di esultare anche quest'oggi: ad imporsi in uno sprint ristretto è stato infatti il bielorusso Kanstantsin Klimiankou, tesserato nel nostro paese nelle file della Palazzago.
Una bella affermazione quella del ventiduenne, che premia anche la generosità della nazionale ex sovietica, più volte protagonista di tentativi di fuga nelle giornate precedenti. Se vogliamo però il team bergamasco quest'oggi può esultare doppiamente, dal momento che Fabio Aru è riuscito a mantenere la leadership nella classifica generale e può così prepararsi ad affrontare l'ultima decisiva tappa di domani indossando ancora le insegne del primato. Un epilogo che si preannuncia appassionante, dal momento che sono nuovamente i migliori piazzamenti a mantenere in testa il corridore sardo nei confronti dell'austriaco Preidler, ancora appaiati con lo stesso tempo nella generale. La gara parte a ritmi più tranquilli rispetto alle giornate precedenti, anche in virtù delle fatiche patite dal gruppo nella giornata precedente.
Chi però è subito decisa a far bene è la nazionale slovena, protagonista dopo una decina di chilometri del primo tentativo di fuga con Tim Mikelj, che superati i 20 km di gara può vantare già un vantaggio di 2'20" sul gruppo. Lo sloveno resiste fin sulla salita che porta verso San Casciano Val di Pesa e quando viene riassorbito dal plotone lascia spazio ai compagni di squadra Jan Polanc e Klemen Stimulak. La coppia guadagna 1'20" sul gruppo, affrontando al comando anche la prima asperità di giornata del Passo di Sugame ma la situazione torna a normalizzarsi prima della seconda ascesa, col gruppo che torna compatto e che dà poco spazio a nuovi tentativi di avanscoperta.
Si arriva così sulla Crocina, al culmine della quale mancano circa 25 chilometri al traguardo ed è l'australiano Lane ad allungare, seguito poi dal francese Bardet e dal lussemburghese Jungels mentre il belga Wellens si preoccupa unicamente di incamerare altri punti per consolidare la leadership dei Gpm. Lane e Bardet sono i più convinti sulla riuscita del tentativo e guadagnano subito una trentina di secondi di vantaggio. Alle loro spalle si forma un quartetto inseguitore, composto dal belga Lietaer, dal russo Zubov, dal bielorusso Klimiankou e da Jungels, rimasto all'attacco. Ai -9 il vantaggio del duo di testa è di 26" mentre ai -5 i quattro inseguitori riescono a rientrare sulla testa della corsa con la prima parte del gruppo che veleggia ancora ad una trentina di secondi.
L'accordo dei battistrada è ancora ottimo e sono così in sei a presentarsi sul traguardo per lo sprint: con una volata potente è Klimiankou ad imporsi davanti a Zubov (avversario ostico, in quanto da juniores fu campione del mondo dell'inseguimento a squadre su pista nonché medaglia di bronzo iridata nella corsa a punti), col francese Bardet costretto ad accontentarsi della terza piazza ma che si consola risalendo in classifica generale (ora e sesto a 51" da Aru). Alle spalle dei sei lo svizzero Reichenbach regola il gruppo dei migliori per la settima piazza a 32", gruppo nel quale sono presenti sia Puccio (11esimo e nuova maglia viola della classifica a punti) che Aru (14esimo) mentre il grosso del gruppo, regolato da Delle Stelle, giunge staccato di 1'45".
Domani conclusione sulle strade bianche di Gaiole in Chianti, dove gli strappi secchi sterrati decideranno chi sarà il vincitore di questa appassionante gara. Per l'Italia ultima giornata di fatiche nella speranza di riuscire a mantenere le insegne del primato.