Vuelta al País Vasco 2011: Vino, il cielo in un Astana - Assolo del kazako. JRO torna leader
- Vuelta Ciclista al País Vasco 2011
- Katusha Team 2011
- Lampre - ISD 2011
- Pro Team Astana 2011
- Rabobank Cycling Team 2011
- Alexandr Kolobnev
- Alexandre Vinokourov
- Amaël Moinard
- Fabio Andrés Duarte Arevalo
- Francesco Bellotti
- Francesco Gavazzi
- Joaquim Rodríguez Oliver
- Jérôme Pineau
- Paul Martens
- Tony Martin
- Óscar Freire Gómez
- Uomini
Un bravo leader deve sempre dare l'esempio ai suoi compagni di squadra. L'inizio di questa stagione per l'Astana non è stato particolarmente esaltante, tanto che tra tutte le squadre di prima divisione (i Pro Teams) la formazione kazaka era ultima, a pari con l'Euskaltel, come numero di vittorie ottenute (ma a podi il conteggio dice 7-1 per i baschi), appena una con Di Gregorio alla Parigi-Nizza: per invertire la rotta è dovuto intervenire in prima persona il simbolo della squadra, un personaggio che va decisamente oltre il concetto di capitano, Alexandre Vinokourov. Il grande Vino ha scelto l'arrivo di Zuia-Murgia, traguardo della terza tappa della Vuelta al País Vasco, per dare a tutti una splendida dimostrazione di classe e per cercare, con questa vittoria, di dare una bella scossa a tutti i suoi compagni. Una vittoria che forse giunge un po' inaspettata alla vigilia di una tappa molto impegnativa come quella di Arrate, ma sappiamo che sui finali nervosi l'imprevedibilità di Vinokourov può sempre fare la differenza.
Complice anche il caldo ed il beltempo, una combinazione di fattore che raramente ricordiamo in questa corsa, la tappa parte fin da subito con un'andatura elevata ed i primi tentativi di fuga vengono tutti annullati nel volgere di poche centinaia di metri. Bisogna attendere il km 25 per vedere la prima azione importante: Tony Martin, ormai fuori classifica, parte da solo, guadagna una quarantina di secondi e dopo circa 20 chilometri viene raggiunto da Garate, Niemiec, Egoi Martínez, Pineau, Bellotti e Moinard, quest'ultimo in fuga anche ieri. Nonostante un vantaggio che tocca anche i 3'15", l'accordo tra i battistrada è molto precario ed intorno al km 90 il gruppetto si spezza: Moinard, Bellotti e Pineau continuano in testa mentre gli altri si lasciano riprendere dal gruppo. L'azione dei tre fuggitivi si esaurisce solamente sull'Alto de Altube, a circa 13 km dall'arrivo, sotto la spinta di Rabobank e Lampre, intente a tirare per Freire e Gavazzi rispettivamente.
Le rampe dell'Alto de Altube non sono abbastanze dure per fare selezione ma in diversi provano a scattare e a portare via un gruppetto: ci riescono Van Garderen, Kolobnev e Seeldraeyers che guadagnano fino ad un massimo di 11" ad appena 8 km dall'arrivo. Purtroppo per loro la strada non è pianeggiante fino al traguardo ma a circa 5 km dall'arrivo c'è lo strappo del Santuario de Oro, breve ma pendenze piuttosto impegnative. Come ieri è Fabio Duarte ad accendere la miccia con uno scatto molto potente: il piccolo colombiano riesce a fare il vuoto in salita mentre alle sue spalle in gruppo si fraziona. Appena finisce la velocissima discesa è Vinokourov a partire sulla slancio ed in kazako inizia qui il suo fantastico assolo fino al traguardo: in poche pedalate prende e stacca Duarte e quell'attimo in più che impiega il gruppo ad organizzarsi diventa fatale; Vinokourov guadagna fino a 12" ma sulla linea il suo vantaggio si riduce a 8".
Dopo il grande lavoro dei chilometri precedenti arriva quindi una beffa per la Rabobank che piazza Oscar Freire secondo e Paul Martens terzo mentre Francesco Gavazzi è settimo. In classifica generale la maglia gialla di leader torna sulle spalle di Joaquim Rodríguez che con il 10° posto odierno ha fatto meglio di Andreas Klöden (19°) e di Samuel Sánchez (21°), i due corridori a pari tempo con lui in classifica generale. Per il resto nessuna novità nelle prime dieci posizioni della generale: con gli otto secondi recuperati oggi Vinokourov risale in 11a posizione a 10" da Rodríguez. Da segnalare infine due ritiri eccellenti, quelli di Ivan Basso (causa leggera bronchite) e di Danilo Di Luca: entrambi puntano molto sulle classiche delle Ardenne e questo incidente di percorso potrebbe condizionare il loro avvicinamento.
Come detto, domani ci sarà la tappa più difficile altimetricamente parlando: negli ultimi anni l'arrivo ad Arrate ha sempre creato una grande selezione e chi si sente battuto nella cronometro finale dovrà per forza attaccare a fondo e non lasciare nulla di intentato.