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Giro delle Fiandre WE: Ronde Van Vleuten, prima di Coppa - Annemiek batte Antoshina. Terza Vos

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Annemiek Van Vleuten sul podio della Ronde Van Vlaanderen © Rvv.be

Aveva scaldato i motori sotto la pioggia dell'Omloop Het Nieuwsblad - era fine febbraio - cogliendo un buon sesto posto e nella prima di Coppa del Mondo, in quel di Cittiglio, era salita sul gradino più basso del podio. È ritornata sulle pietre delle Fiandre, Annemiek Van Vleuten, e non certo con i favori del pronostico. La ragazza di Vleuten, cittadina nei pressi di Utrecht, era però tenuta d'occhio da chi il ciclismo lo mastica da decenni.

Lei, calciatrice prestata alle due ruote a causa di un infortunio e che il ciclismo non l'ha più lasciato, mette in atto un vero e proprio contropiede negli ultimi due chilometri del Giro delle Fiandre. Va a vincere in solitudine, non prima di essersi scrollata di ruota la Campionessa russa Tatiana Antoshina. Un'olandese nelle Fiandre, un'olandese volante. La connazionale e compagna di squadra Marianne Vos si accomoda sul gradino più basso del podio e deve rimandare l'appuntamento con la vittoria nella Classica dei muri al 2012, se sarà.

La corsa inizia con il ritmo di una gara in circuito pianeggiante. Scatti e controscatti, ogni allungo può essere quello buono per trovare la fuga giusta. I muri? Il primo è il Rekelberg, posto dopo 20 km di corsa. Gara veloce e le cadute non mancano; in una di esse rimangono coinvolte, tra le altre, l'iridata Giorgia Bronzini e la Van Vleuten. Steenbeekdries e Taaienberg spezzettano il gruppo in decine di piccoli plotoni, mentre sull'Oude Kwaremont è la AA Drink-Leontien.nl di Kirsten Wild e Chantal Blaak a tenere alta l'andatura.

Sull'Eikenberg tutte le favorite sono davanti quando, un po' inaspettato, arriva l'attacco di Emma Pooley. La britannica leader di Coppa, che aveva dichiarato di non trovarsi a suo agio sulle pietre, tenta il colpo a sorpresa. L'incantesimo non funziona come a Cittiglio e così il suo affondo viene presto rintuzzato dalla Nederland Bloeit, con la preziosissima Loes Gunnewijk a dettare un ritmo infernale.

È poco prima del Molenberg che se ne vanno in due: la tedesca Sarah Düster, anch'essa della Nederland Bloeit, e la belga Ludivine Henrion. Guadagnano 43" ma dopo il Molenberg vantano un minuto sul gruppo tirato dalla Diadora-Pasta Zara. Il ds Manel Lacambra si dev'essere raccomandato con le sue ragazze affinché non lascino troppo margine alle fuggitive. Una distrazione del genere con Emma Pooley è stata fatale a Cittiglio solo sette giorni fa. Per non ripetere l'errore Olds e Zabelinskaya tirano il drappello, composto da una ventina di atlete.

Si arriva al punto cruciale della corsa, il Kapelmuur. La Düster dà la sua benedizione alla Henrion e se ne va, restando sola al comando. Il gruppo delle venti inseguitrici si spezzetta ulteriormente, con davanti Vos, Arndt, Johansson, Verbeke e la tricolore Monia Baccaille. L'infaticabile Olga Zabelinskaya cerca di ricucire il gap mentre la compagna Shelley Olds è scivolata nel secondo plotone. Sarah Düster scollina da sola sul Bosberg e quando la terza vittoria tedesca in un Fiandre (Arndt e Teutenberg trionfarono qui nel 2008 e nel 2009) dista soltanto tremila metri, ecco il primo gruppo riportarsi sulla fuggitiva.

Tatiana Antoshina approfitta del momento e parte in contropiede ma la Nederland Bloeit ha deciso che questa corsa dovrà essere sua. O con la fuga della Düster, o con un colpo da finissuer di Vos o Van Vleuten, secondo i piani del Team Manager Jeroen Blijlevens. Annemiek Van Vleuten, classe '82 come la Antoshina, segue la coetanea al momento dello scatto. Marianne Vos resta, come logica vuole, nel primo gruppo inseguitore.

La coppia guadagna una decina di secondi sul gruppo, che ormai ha capito che Annemiek e Tatiana arriveranno al traguardo. La Antoshina è un'ottima passista ma non ha lo spunto veloce per cotrastare la Van Vleuten. Ai 250 metri l'olandese, che dodici mesi fa doveva ancora cogliere il suo primo successo tra le élite, lancia la volata vincente. La Antoshina altro non può fare se non accontentarsi del secondo posto. A completare il podio, quest'oggi colorato per due terzi di verde, Marianne Vos, che regola il gruppetto giunto a 10" dall'amica Van Vleuten.

Noemi Cantele sarà nona, ben supportata da una Emma Pooley che perde le insegne del primato. Se la vittoria della Van Vleuten non era ampliamente preventivabile, lo era il cambio di leader in Coppa del Mondo. Proprio Van Vleuten comanda ora la classifica davanti alla stessa Pooley e ad Emma Johansson. Tra le italiane, oltre al nono posto della Cantele, da segnalare il 16esimo di Monia Baccaille ed il 19esimo di Elena Berlato, che continua la striscia positiva dopo la più che buona prova offerta a Cittiglio (dove terminò 12esima).

La Coppa del Mondo ritornerà sabato 16 Aprile con la Univé Ronde van Drenthe. La corsa si disputa sulle strade olandesi e qui nel 2010 Annemiek Van Vleuten, la ragazzina di Utrecht che voleva fare la calciatrice, forse emulando il concittadino Van Basten, fu seconda solo alla compagna Loes Gunnewijk. Dopo la prima maglia di leader di Coppa, dopo il primo Fiandre vinto, Annemiek proverà in tutti i modi a migliorare se stessa.

Francesco Sulas

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