Settimana Coppi e Bartali 2011: Visconti prova a zittire i critici - È Sella il vincitore della corsa emiliana
- Settimana Internazionale Coppi e Bartali 2011
- Androni Giocattoli - C.I.P.I. 2011
- Colnago - CSF Inox 2011
- FDJ 2011
- Farnese Vini - Neri Sottoli 2011
- Lampre - ISD 2011
- Benoît Vaugrenard
- Diego Ulissi
- Emanuele Sella
- Emanuele Vona
- Filippo Savini
- Francisco Javier Vila Errandonea
- Gianni Meersman
- Giovanni Visconti
- Giuseppe Muraglia
- Jackson Rodríguez
- Johan Esteban Chaves Rubio
- Luca Ascani
- Paolo Longo Borghini
- Sandy Casar
- Stefan Schumacher
- Stefano Pirazzi
- Thibaut Pinot
- Wesley Sulzberger
- Uomini
Qualcuno si era forse dimenticato che, oltre a poter primeggiare nelle tappe più dure delle corse a tappe, Emanuele Sella in quelle corse poteva trionfare anche nella classifica generale. Era già successo nel 2005, quando grazie alla vittoria nella cronoscalata di Val Palot, il vicentino si aggiudicò il Brixia Tour. Oggi Emanuele Sella si è ripetuto vincendo la classifica finale della Settimana Coppi e Bartali e anche stavolta, oltre allo splendido assolo della tappa di Gaggio Montano, decisive sono state le prestazioni nelle due crono della breve corsa a tappe. Chi doveva dirlo che uno scricciolo di 53 kg distribuiti lungo 165 cm poteva superare l'esame del tic-tac? Eppure il colpaccio è riuscito. Merito anche dell'Androni che, dopo aver vinto a sorpresa la cronosquadre di Riccione, ha favorito il successo del suo capitano nella tappa più dura. Ma bisogna anche aggiungere che a Sella nella tappa di Gaggio Montano non bastava semplicemente vincere, bensì vincere con quanti più secondi di distacco in vista della cronometro piatta di ieri. Prorpio per questo lo scalatore vicentino nella tappa a lui più congeniale non ha aspettato gli ultimi km per staccare tutti, ma è andato via da solo sulla penultima salita, quasi anticipando di 24 ore la crono che poi l'avrebbe riportato sul gradino più alto del podio di una corsa a tappe.
Oggi l'ultimo ostacolo per il Salbaneo era la Fiorano Modenese-Sassuolo con i suoi due passaggi sul Monte Evangelo e tre sul Monte Gibbio. Una frazione adatta per chi voleva tendere un'ultima imboscata al leader della corsa. Ma Sella ha dimostrato di essere inattaccabile e, sorretto da una grande condizione e da una grande squadra, ha prima lasciato andare una fuga di 7 atleti con il solo Patxi Vila potenzialmente pericoloso (con lui Savini, Chaves Rubio, Muraglia, Pinot, Vona e Longo Borghini), e una volta ripresi gli attaccanti a poco più di 40 km dall'arrivo ha controllato i principali avversari sull'ultima ascesa al Monte Gibbio.
Solo l'indomito Pirazzi ci ha provato seriamente scattando lungo i primi tornanti della salita, troppo breve per poter fare distacchi ma non abbastanza per selezionare il gruppo, per cui dopo lo scollinamento (sul Gpm 1° Ulissi) si sono trovati davanti in 25, tutti i migliori tranne Schumacher, a inseguire nel secondo troncone a 16" per via di un guasto meccanico. Ascani nel finale ha provato inutilmente il colpo del finisseur cercando di evitare la volata a ranghi ristretti che alla fine ha premiato il più veloce: Giovanni Visconti. Nella volata il siciliano ha dato una bici a Jackson Rodríguez e a Gianni Meersman. Il belga dell FDJ non ha saputo sfruttare la superiorità numerica della sua squadra che nel drappello che si è giocato la tappa aveva altri tre uomini: Vaugrenard, Casar e Sulzberger. Visconti con l'abbuono è arrivato a un soffio dal podio, ma Pirazzi per soli 6" è riuscito a mantenere il piazzamento prestigioso, sorta di premio alla sua generosità mostrata anche oggi. A Visconti, venuto alla Coppi e Bartali per affinare la condizione, rimane invece la consapevolezza che potrà giocarsi sicuramente bene l'unica carta ardennese a sua disposizione.