Settimana Coppi e Bartali 2011: Sella, il viaggio prosegue a Gaggio - Assolo del vicentino che ritorna leader

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Ad una settimana esatta dal 17 Marzo, festa dei 150 anni dell'Italia unita, ci sono molte bandiere tricolori sventolanti alle finestre. Sembra quasi che la Nazionale azzurra sia in finale a qualche Mondiale o Europeo. C'è chi, invece, il tricolore prefersice metterselo addosso, vestirlo. È capitato un paio di volte nella sua ancor giovane carriera a Giovanni Visconti, oggi terzo di tappa ma autore di un bell'inseguimento. Gli inseguiti erano Stefano Pirazzi ed il vincitore, oltre che nuovo leader, Emanuele Sella.

Quant'è lontano quel 1 Giugno 2008, la conquista della maglia verde di miglior scalatore al Giro, la squalifica, quindi la risalita? Per Emanuele, vestito allora di un verde dal sapore acre, che ha attraversato un periodo buio, vuoto, privo di colori, diciamo bianco, oggi la maglia rossa di leader della Settimana Internazionale Coppi e Bartali si concretizza. Ecco il tricolore di Emanuele Sella in tre momenti diversi della vita! Vero che lo scalatore vicentino aveva fornito buonissime prove già ad inizio 2011. Vero che aveva vinto la terza tappa del Cinturo de l'Emporda, era il 4 Novembre 2009, ma primeggiare in Italia, con un assolo, è tutt'un'altra storia. Gianni Savio ha scommesso su di lui per rilanciarlo e l'azione parrebbe avere buon esito.

Pareva una bella azione anche quella promossa, dopo 45 km di corsa, da quattro coraggiosi: Matteo Fedi (De Rosa-Ceramica Flaminia), Christian Meier (Unitedhealtcare Pro Cycling), Juan Villegas (Colombia Es Pasión-Café de Colombia) e Simone Campagnaro (D'Angelo&Antenucci-Nippo). Arrivano ad ottenere un vantaggio di 3'40", poi il gruppo si sveglia ed i fuggitivi perdono terreno. Campagnaro sente la fatica, Baliani e Vicioso sentono il bisogno di attaccare ed a 48 km dal traguardo in testa troviamo un quintetto: Fedi, Meier e Villegas, cui si sono aggiunti, appunto, Vicioso e Baliani. Il gruppo naviga a 53" dai battistrada, rinviene, recupera i fuggitivi. Si forma al comando un drappello di ventuno unità, tra cui Sella e Visconti. Il gruppo li vede, questi ventun fuggitivi, li tiene a cuocere, giunge a cinquanta metri da loro.

Inizia la prima delle tre ascese a Gaggio Montano (il finale si corre in un circuito abbastanza impegnativo) ed attacca Rujano che, oltre che far rima con "montano", quando vede la strada salire non riesce proprio a non dar spettacolo. È anch'egli una scommessa di Gianni Savio. Proprio il Team Manager che l'aveva lanciato, correva il lontano 2005, l'accoglie, sei anni dopo, nella sua Androni, come un figliol prodigo reduce da esperienze infruttuose ma fortificatrici. Se Rujano ha la gamba è uno dei migliori al mondo, in salita, e lo dimostra. Transita per primo al Gpm di Gaggio Montano, aprendo la via al compagno, Emanuele Sella.

In realtà nella discesa successiva se ne vanno Adriano Malori e Stefano Pirazzi. Sella pazienta, riprende loro i secondi persi, a poco a poco. Quando si accoda alla coppia, Malori non prosegue nell'azione, mentre Sella e Pirazzi se ne vanno e si portano in testa alla corsa. Una ventina di secondi il loro vantaggio, dietro il gruppo è tirato da Giovanni Visconti, desideroso di recuperare. Invece non c'è spazio per i rientri: Sella e Pirazzi portano il loro vantaggio da 25" a 30", quindi il vicentino se ne va, transitando da solo sull'ultimo Gpm. Pirazzi resta a 14" dal leader della corsa mentre da dietro si muovono Visconti, oggi motivato più che mai, ed Ascani.

Ad un paio di chilometri dall'arrivo il ritardo dei due da Sella va oltre il minuto, un gap impossibile da colmare a meno di imprevisti. Pirazzi resiste e concluderà al secondo posto, distanziato di 34". Merita di certo un elogio per i numerosi tentativi di attacco portati, il ventiquattrenne di Fiuggi. Tenta e ritenta, troverà l'occasione buona, il giorno perfetto. Visconti è terzo al traguardo, a 55" da Sella. Interessante notare un Diego Ulissi giunto quarto, con un distacco di 59": il ventunenne di Cecina, già secondo dietro a Voeckler nell'ultima tappa della Parigi-Nizza, promette bene e questa potrebbe essere per lui la stagione della svolta.

Domani la sede di partenza ed arrivo sarà Crevalcore; non più azioni di gruppo, fughe da lontano, attacchi da finisseur ma una cronometro di 14 km e rotti, senza un metro di dislivello. Compito semplice, all'apparenza. In attesa di difendersi dagli specialisti del tic-tac, Sella si gode il primato, il ritorno alla vittoria in una gara italiana ed il rosso di cui s'è vestito con una splendida azione in solitaria.