Milano-Sanremo 2011: Tutti in Riviera! - Giornata di sole per la Classicissima. Arrivo previsto per le 16.30
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Succede tutti gli anni. Nel terzo sabato di Marzo ogni corridore che si rispetti si trova davanti a 298 km da percorrere. Non particolarmente duri altimetricamente parlando, ma infiniti, spossanti, per alcuni infinitamente gratificanti. Anche e soprattutto per questo chi vince la Classicissima è sempre un Campione. Perché la sua classe è come la Sanremo, infinita. Si attraverseranno sei province (Milano, Pavia, Alessandria, Genova, Savona ed Imperia). Il raduno, come di consueto, davanti al Castello Sforzesco, quindi l'uscita da Milano, una vera e propria sfilata di gregari e Campioni. Andatura turistica, ché di strada da percorrere a velocità elevata ce n'è tanta, troppa per molti.
Il via ufficiale sarà dato attorno alle 9.45 da Via della Chiesa Rossa, estremità a Sud del capoluogo lombardo. Come da anni accade, sulle strade che attraversano campi coltivati e risaie partirà una fuga senza troppe pretese, per la felicità degli sponsor. Ci vorranno 142 km per giungere al Passo del Turchino, il punto più elevato - si fa per dire, visti i 532 metri s.l.m. del valico - toccato dalla corsa.
Superato il tunnel che trapassa l'Appennino inizia una bella discesa verso Voltri, quartiere estremo di Genova in quanto a posizione geografica. Discesa che, in caso di pioggia, potrebbe diventare viscida, addirittura selettiva. C'è chi ricorda la Sanremo del '91, quella con la fuga di Chiappucci proprio nella discesa bagnata del Turchino. Una fuga verso la vittoria per "el Diablo". Tornati sulla costa si procede sulla via Aurelia, in mezzo a paesaggi mozzafiato, direzione ovest. Savona viene superata senza difficoltà, ma sarà poco dopo che si apriranno le danze. Siamo al km 199, in località Noli.
Si entra in paese dopo una galleria artificiale, se ne esce subito, attraversando le antiche mura del borgo. Si sale verso le Manie e le rampe non sono affatto dolci. L'ascesa sotto lo sguardo severo della torre medievale è molto impegnativa. Un paio di tornanti consentono una bella vista sul mare ma le pendenze si accentuano proprio in questi punti. Chi vorrà operare una prima scrematura sul gruppo, come fece Marzio Bruseghin nel 2008, dovrà aumentare la velocità in questo tratto. Superato il paese di Voze si giunge sul bell'altipiano delle Manie, per poi scendere in picchiata su Finale Ligure. Si ritorna a pedalare sulla costa, con i Capi (nell'ordine Mele, Cervo e Berta) a spezzare il ritmo e stuzzicare le velleità d'attacco. Un tempo erano capaci di fare la selezione, i capi, ora sono solo un antipasto prima della Cipressa.
Si è superata Imperia ed a San Lorenzo al Mare - sono stati percorsi 270 km - inizia la penultima ascesa della Classicissima. La si affronta con il rapportone e si frena nei tornanti. Di solito se ne va più d'uno, su queste rampe. Spesso si verificano belle azioni anche nella discesa, tortuosa, stretta, molto tecnica, che riporta il gruppo sull'Aurelia. Celestino, che è originario di Andora, poco lontano da qui, questa discesa la conosce a menadito. Ogni edizione un attacco, così prevedibile eppure ben studiato, riuscito. Il contachilometri si avvicina, lento ed inesorabile, a segnare 298 km percorsi.
Quasi alle porte di Sanremo (km 287) si esce dall'Aurelia e si sale. Nuovamente, seriamente, per l'ultima volta. Direzione: Poggio. Qui non c'è più modo di nascondersi. Chi non ha interesse o non può permettersi di arrivare in volata deve agitare le acque, scattare, portare via un gruppetto e scollinare con i secondi necessari sul gruppo. I velocisti meno avvezzi alla salita stringono i denti, già concentrati sulla discesa e sulla volata. Gli altri controllano, si studiano. Arriva la discesa, mancano 6 chilometri e 200 metri al traguardo. Metà di discesa impegnativa, metà di strada pianeggiante, favorevole agli inseguitori, all'interno di Sanremo.
Ai -3 è di nuovo Aurelia, la via si allarga, se non ci sarà collaborazione i treni dei velocisti avranno vita facile a recuperare terreno. Curva a 90° a sinistra, curva a 90° a destra. L'ultimo chilometro introduce i corridori sul Lungomare Italo Calvino. La via è leggermante più stretta di prima, gli spettatori vedono i propri beniamini davvero da vicino. Si giunge all'altezza della vecchia stazione ferroviaria di Sanremo, il traguardo fa capire che per il gruppo è finita la lunga corsa. Arrivano i treni, come in un tempo non troppo lontano. A volte giungono anche locomotive in solitaria. Di certo saranno davanti i più astuti, i più in forma, i più scaltri. In una sola parola, i Campioni.
