Il Portale del Ciclismo professionistico

.

Il caso: Pellizotti, fine dei sogni - «Non voglio più saperne del ciclismo»

Versione stampabile

Franco Pellizotti © Bettiniphoto

Dopo 10 mesi forse si è arrivati a mettere la parola fine sulla "vicenda doping" che ha visto coinvolto Franco Pellizotti: il delfino di Bibione oggi è stato squalificato dal TAS di Losanna per due anni con una sentenza che ha ribaltato quella emessa in precedenza dal TNA del Coni; assieme a Pellizotti è stato fermato per due anni anche Pietro Caucchioli anche se nel suo caso il TAS si è limitato a confermare quanto già deciso del Tribunale Nazionale Antidoping. Il forse iniziale è perché ci sarebbe ancora la via del tribunale ordinario, difficilmente percorribile visto quello successo a Keisse, libero di correre solo in Belgio e ridotto quasi al verde tra i vari processi.

Dobbiamo ricordare che la vicenda di Pellizotti è nata non per un controllo antidoping positivo, bensì per delle anomalie in alcuni valori del passaporto biologico: il primo fatto che viene messo in evidenza dalla decisione odierna è una sorta di salvezza del passaporto biologico che rischiava di essere totalmente screditato in caso di assoluzione rischiando di creare un clima di grande battaglia su ogni caso; sarebbe stata una sconfitta atroce per l'UCI che avrebbe dovuto constatare la fine di un progetto che aveva sempre sostenuto con grande fermezza. Che poi a nostro avviso il passaporto biologico sarebbe uno strumento utile e valido se usato con buon senso e la collaborazione e cooperazione di tutte le parti del ciclismo.

Il caso di Pellizotti ha qualche punto in comune anche con quello di Contador perché entrambi erano stati assolti dal tribunale nazionale (e quindi liberi di correre), tutti e due perché le anomalie (i valori per uno, il clenbuterolo per l'altro) erano spiegabili con tesi diverse dall'assoluzione volontaria di prodotti dopanti: al TAS, evidentemente, queste giustificazioni e questi dubbi non sono bastati e ora anche la posizioni dello spagnolo potrebbe complicarsi.

Un altro punto di discussione è senz'altro l'entità della squalifica che, sommando il periodo di stop ai risultati cancellati, raggiunge in pratica i tre anni pieni: la sospensione, infatti, parte da maggio 2010 e terminerà il 4 maggio 2012, proprio alla vigilia del Giro d'Italia che potrebbe così diventare la corsa del rientro agonistico di Pellizotti, però il TAS ha decretato anche la cancellazione di tutti i risultati ottenuti a partire dal 7 maggio 2009 quindi addio podio al Giro (Sastre diventa secondo e Basso terzo) e addio anche alla maglia a pois del Tour de France.

Eppure i valori anomali si Pellizotti si riferivano proprio al Tour (a quanto s'è saputo) e allora perché togliergli anche il podio al Giro? Forse Franco, avvisato dei suoi valori, ha voluto ignorare tutto, tirare dritto e continuare come se nulla fosse successo: a quel punto l'UCI potrebbe essersi trovata costretta ad intervenire di forza e una squalifica pesante ed esemplare potrebbe essere la punizione per aver provato a contestare il passaporto biologico ed anche un deterrente per chi volesse provarci in futuro.

Ovviamente le prime dichiarazioni di Pellizotti (raccolte da Ainara Hernando di Ciclismoafondo.es) sono di grande sconforto e delusione: «Mi sento ingannato - ha detto l'ex Liquigas - non me lo aspettavo e sono deluso da questo sport e dalla giustizia. Sono una vittima del passaporto biologico ma ciò non vuol dire che la tecnica usata sia valida: lo strumento in se è buono e funziona ma bisogna sfruttarlo in altro modo. Quasi sicuramente non tornerà ad essere un ciclista perché quando scadrà la mia squalifica il ciclismo continuerà a essere mal gestito da dirigenti che continueranno ad operare sempre nello stesso modo. Al momento sono deluso, stanco e non ho voglia neanche di guardare una corsa».

Sebastiano Cipriani

RSS Facebook Twitter Youtube

30/Jul/2017 - 20:30
ESCLUSIVO: le immagini del folle che ha tagliato la strada al gruppo facendo cadere decine di corridori al Giro d'Italia

24/May/2016 - 21:06
All'An Post Rás giornata di gloria per James Gullen nella tappa "di montagna": Fankhauser diventa leader

24/May/2016 - 17:07
Giro, nel giorno della nuova delusione di Vincenzo Nibali vince Alejandro Valverde davanti a Kruijswijk e Zakarin

23/May/2016 - 22:12
An Post Rás, nella seconda tappa vince il padrone di casa Eoin Morton

23/May/2016 - 16:00
Giornata di rinnovi: André Greipel e Marcel Sieberg alla Lotto Soudal fino al 2018, Geraint Thomas prolunga con la Sky

23/May/2016 - 13:11
Benjamin Prades vince l'ultima tappa del Tour de Flores ma non basta, la generale va a Daniel Whitehouse

23/May/2016 - 12:39
Brutte notizie per il ciclismo elvetico: l'IAM Cycling comunica che cesserà l'attività a fine stagione

23/May/2016 - 11:22
Conclusi i Campionati Panamericani: l'ultimo oro è dell'ecuadoriano Jonathan Caicedo

22/May/2016 - 23:59
Il Tour of California si conclude con una imperiosa volata di Mark Cavendish. Classifica finale a Julian Alaphilippe

22/May/2016 - 23:39
Il Tour of Bihor si chiude nel segno dell'Androni Giocattoli-Sidermec: tappa a Marco Benfatto, generale a Egan Bernal

22/May/2016 - 23:20
Women's Tour of California: gioie finali per Kirsten Wild e Megan Guarnier. Le altre corse: ok Bertizzolo e Lepistö

22/May/2016 - 22:44
Velothon Wales, Thomas Stewart supera Rasmus Guldhammer e Ian Bibby

22/May/2016 - 22:24
Dilettanti, ulteriori vittorie per Nicola Bagioli e Riccardo Minali alla Due Giorni Marchigiana

22/May/2016 - 22:22
Scatta l'An Post Ras: la prima tappa va all'olandese Taco Van der Hoorn grazie ad un colpo di mano