Classica Sarda 2011: Brutt, che bel finisseur! - Sul podio Sella e il solito Sagan
Si chiude con un altro successo est-europeo l'appuntamento di febbraio del ciclismo con la Sardegna. Dopo il trionfo di Sagan nella corsa a tappe, con tre successi parziali e la vittoria finale, è Pavel Brutt ad alzare le braccia sul traguardo di Chiaramonti della Classica Sarda, seconda edizione.
Se la prima, la Olbia-Pantogia, si risolse con uno sprint che ha visto vincere Visconti, la seconda non poteva avere questo risultato: il percorso, snodatosi tra le province di Oristano e Nuoro, era tutto saliscendi, senza un metro di pianura, e gli ultimi 10 km di Chiaramonti erano tutti in leggera salita, in linea con le tappe del Giro che abbiamo visto questa settimana insomma.
La corsa si è parzialmente risolta già nei primi chilometri: un po' a sorpresa vanno in fuga 22 atleti, tra i quali sono presenti molti dei protagonisti di questa settimana. A cominciare da Sagan, che lentamente sta guadagnandosi la fama di corridore insaziabile, scortato dai compagni Nibali e Oss vogliosi di successi personali dopo aver aiutato lo slovacco a portare a casa il Giro. Ai tre Liquigas rispondono ben quattro Androni: Monsalve, Sella, De Marchi e Ferrari sono chiamati a portare a casa un successo dopo gli innumerevoli piazzamenti di questi giorni. La Lampre non sta a guardare e piazza nel tentativo Cunego e Gavazzi, ma anche gli Astana Kiserlovski e Tiralongo non sono decisamente uomini che lasciano dormire sonni tranquilli. Completano il tentativo Brutt e Porsev (Katusha), Gatto e Favilli (Farnese Vini), Bookwalter e Beyer (BMC), Busche e King (Radioshack), Chtioui (Acqua & Sapone), Zaballa (Miche), Thomas (Sky, ma in gara con la Gran Bretagna),
Nel tentativo non sono rappresentate solo Colnago, Spidertech e Ora Hotels. Il che rende inevitabile che prenda il largo, visto che solo gli uomini di Reverberi appaiono intenzionati a un serio inseguimento. Il vantaggio cresce lentamente nelle prime due ore di gara, poi il gruppo molla e sale a 10 minuti. Alché, al rifornimento di Bonorva, il gruppo abbandona la corsa, lasciando ai 22 l'onere di giungere a Chiaramonti.
Ventidue che poco più in là, in località Ploaghe diventano 21, perchè una rovinosa caduta coinvolge Busche, Sagan e Chtioui: è il tunisino a farne le spese maggiori. Portato in ambulanza all'ospedale, gli verranno applicati cinque punti di sutura sull'arcata sopraccilare sinistra, e per il momento è in osservazione. Busche e Sagan invece rientrano agevolmente.
La gara si accende a 24 km dal termine, con un allungo di Favilli, Zaballa e Ferrari, ai quali si aggiungono Oss, Brutt e Thomas. Può essere l'azione buona, ma il fato ne condiziona l'esito: Oss fora e dunque la Liquigas si trova da una posizione di vantaggio a dover inseguire. Il vantaggio giunge ai 22", e a questo punto tirare per prendere gli evasi non basta. Perciò i più forti scattano per riprenderli: Nibali e Sagan, Cunego e Gavazzi, Sella, Kiserlovski e Gatto. Ai meno 10 km dall'arrivo, prima dell'inizio della ascesa finale, gli inseguitori sono addosso agli evasi, e rimangono dunque in dodici a giocarsi la corsa.
È Sella a rompere gli indugi, mentre il suo compagno Ferrari si lascia sfilare. Il vicentino scatta due volte, la prima senza successo, dopo la seconda riesce ad avvantaggiarsi di una decina di secondi. Cunego dietro si sacrifica per Gavazzi, poi è Kiserlovski a tentare, tutto solo, di raggiungere Sella. Invano. Cunego riprende a tirare, mantenendo il vantaggio non superiore ai 10". Ai 2000 metri dalla linea del traguardo parte Nibali, alla ricerca del successo personale: il catanese avvicina Sella, ma non riesce a riprenderlo. La forma non è ancora quella migliore, evidentemente, ed è anche normale che sia così. Poi, la sorpresa: dal gruppetto scatta Pavel Brutt, che i più ricorderanno come "bidonista" di fiducia in più di un Giro d'Italia, capace di vincere una tappa (Contursi Terme 2007) proprio grazie a una fuga. Il russo salta prima Nibali, poi aggancia Sella e lo surclassa allo sprint sul lastricato di Chiaramonti. Dietro, intanto, Nibali mollava e Sagan tentava la rimonta, aggiudicandosi il terzo gradino del podio davanti a Gavazzi e Gatto, che si dimostrano ancora una volta ruote veloci capaci di tenere su arrivi pendenti.
Per Brutt è la conferma delle prestazioni discrete viste durante il Giro di Sardegna: il ragazzo, che in carriera tra le altre cose - oltre al successo del Giro - vanta un GP di Lugano, era reduce da una stagione a dir poco deludente. Deluso senz'altro è invece Sella, sesto podio in sei giorni di gare per l'Androni in Sardegna. Su Sagan, invece, c'è ben poco da aggiungere: superati gli esami di maturità, il ragazzo studia per laurearsi in una delle università del ciclismo. Il primo esame è il 19 marzo, alla Milano-Sanremo, e chissà che non lo passi già a pieni voti.