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CdM Pista Manchester 2011: Anche Wiggins ha i suoi applausi - Inseguimento, la GBR rilancia la sfida

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Bradley Wiggins e gli altri ragazzi del quartetto britannico dell'inseguimento © Getty ImagesOggi era la grande giornata del ritorno sul tondino di Bradley Wiggins: l'idolo britannico vincitore anche di 3 titoli olimpici, diventato definitivamente un star con il quarto posto al Tour de France del 2009, aveva come compito riportare ad alti livelli il quartetto da un po' di tempo costretto ad inseguire i giovani australiani. E l'effetto Wiggins si è anche sentito, ma non a sufficienza, perché non hanno mai nascosto gli atleti britannici di aspirare a qualcosa di più della vittoria, piuttosto facile visto anche il campo partenti: il Record del Mondo era l'obiettivo, ma questo non è stato raggiunto. Non solo il quartetto formato da Wiggins, Thomas, Burke e Clancy non ha fatto il record ma ha fermato i cronometri a 3'55"438 un tempo si di assoluto valore ma che, ad oggi, non sembra affatto impossibile per gli Aussie guidati da un indiavolato Jack Bobridge: sarà richiesto molto di più al Campionato del Mondo di Apeldoorn e forse lì vedremo abbassarsi ancora il tempo che resiste dai Giochi Olimpici di Pechino. Ma le ottime prestazioni di giornata, quelle che hanno colpito di più, sono state quelle fatte segnare dalle nazionali che si consideravano meno competitive dall'Olanda al Belgio, dalla Francia alla Korea del Sud e persino dalla Grecia capace di far fermare i cronometri con un tempo di poco superiore a 4'14" di assoluto rispetto per questa nazione. L'Italia chiude al terzultimo posto e se la classifica può sembrare impietosa l'Italia ha fatto segnare, però, il miglior tempo di tutta l'edizione della Coppa del Mondo: c'è tanto da lavorare, gli uomini ci sono, ma non bisogna perder tempo visto come anche tutte le altre nazioni migliorino ogni mese che passa. La Coppa del Mondo viene conquistata poi definitivamente dalla Spagna che ha dimostrato una grandissima regolarità ad ogni tappa, senza mai vincere è salita tre volte sul podio (un secondo e due terzi posti).

Chi invece ha dominato senza possibilità di smentita è la statunitense Sarah Hammer nell'Omnium donne, già a Calì aveva stupito tutti vincendo 4 prove consecuitve e calando un poco nell'ultima giornata, ma stavolta ha fatto di meglio perchè non è calata mai: ha vinto ancora 4 specialità, il Giro Lanciato, l'Eliminazione, l'Inseguimento e lo Scratch e nelle restanti due cioè la Corsa Punti e i 500 metri si è piazzata seconda e poi terza. Dietro di lei tutte le altre ad inseguire ma a distanze siderali: Kirsten Wild, seconda, con 29 punti di distacco, 33 per Malgorzata Wojtyra e addirittura 42 per la tedesca Lisa Brennauer. Un risultato del genere non richiede altri commenti se non quello di cosa si potranno inventare le avversarie per battere questo fenomeno americano che sta passando un periodo di forma incredibile: l'unica che potrebbe impensierirla, la vincitrice della Coppa del Mondo Tara Whitten, non era presente a Manchester, ma nella sfida di Calì era già chiaro chi era la più forte.

Francia assoluta dominatrice, invece, della Velocità a squadre: il team transalpino formato da Gregory Bauge, da Kevin Sireau e da Michael D'Almeida s'è preso il lusso di battere proprio i Campioni del Mondo, i tedeschi Maximilian Levy, Stefan Nimke e Renè Enders; quest'ultimo sostituiva il tradizionale primo frazionista Robert Forstemann in gara con il Team Erdgas la sua squadra di club. La grande delusione del pubblico è venuta dalla squadra di casa, il Team Sky con Chris Hoy, Jason Kenny e Matthew Crampton solo terzi, ma soprattutto con mezzo secondo da recuperare alla Francia (e presumibilmente anche alla Germania quando tornerà Forstemann). La Francia, vincendo a Manchester, conquista nettamente la Coppa del Mondo avendo vinto tutte le tappe, tre, a cui ha partecipato: il coach Florian Rousseau può essere più che soddisfatto del suo team.

L'ultima finale ufficiale di questa stagione della Coppa del Mondo è stata quella del Keirin femminile: nessuna spettacolare caduta o particolare colpo di scena ma una bella volata compatta decisa al fotofinish. La vittoria è andata alla cinese Shuang Guo, argento nella Velocità individuale, davanti alla francese Clara Sanchez che con questo secondo posto porta in Francia un'altra Coppa del Mondo; terzo posto per Victoria Pendleton e solamente quinta e sesta le due australiane Anna Meares e Kaarle McCulloch che non hanno sfruttato al meglio il gioco di squadra.
La Francia si aggiudica anche la classifica per nazioni con 308 punti davanti alla Gran Bretagna con 302, l'Australia terza ha solamente 218 punti, l'Italia, 25esima,  30.

Prima della premiazione finale si è però svolto un torneo Keirin organizzato dalla federazione giapponese, il paese da dove proviene questa specialità, che metteva in palio un montepremi da 130.000 euro: uno dei più alti del ciclismo. La vittoria e i 15.000 euro spettanti al vincitore sono andati al tedesco Maximilian Levy che così si è un po' ripreso dalla delusione di aver perso la Velocità a Squadre.
Ora le nazionali avranno poco più di un mese di tempo per rifinire la condizione in vista dei Campionati del Mondo di Apeldoorn dove si vedrà se gli equilibri della Coppa del Mondo si manterranno anche nel Mondiale dove spesso non accade: quel che è certo è che sempre meno protagonisti affronteranno con decisione le prove non olimpiche per conservare le migliori energie e i migliori uomini per le gare che contano sul serio.

Laura Grazioli

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