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Ladies Tour of Qatar 2011: Il momento è Qatartico - Parte dal deserto la stagione su strada del ciclodonne

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Paesaggio desertico, strade sporche e tanto vento al Tour of Qatar © Velonews.competitor.comTre settimane dopo la prima corsa maschile domani prenderà il via anche la stagione del ciclismo femminile. Il Ladies Tour of Qatar giunge quest'anno appena alla sua terza edizione ma questa corsa voluta espressamente dalla seconda moglie dell'emiro Hamad Bin Khalifa Al Thani s'è subito ritagliata uno spazio importante e di anno in anno sono sempre di più le squadre e le campionesse che vogliono prendervi parte, alcune per fare la gamba al caldo in vista della prime gare europee, altre per mettere finda subito qualche vittoria nel palmarès.

Al via ci saranno 15 squadre per un totale di 90 atlete con un livello altissimo visto che ci saranno le ultime quattro campionesse del mondo su strada, Bastianelli, Cooke, Guderzo e Bronzini. L'Italia sarà rappresentata da ben quattro squadre, la selezione nazionale, la nuovissima MCipollini-Giordana, la Gauss e il Vaiano: la squadra che parte con le ambizioni maggiori è proprio la nazionale di Dino Salvoldi che potrà contare su Giorgia Bronzini, plurivittoria della corsa con tre successi e alla sua prima uscita ufficiale con la maglia iridata; oltre a Giorgia c'è da segnalare anche il ritorno alle competizioni su strada di Annalisa Cucinotta.

Alla MCipollini-Giordana, invece, mancherà una velocista in grado di insidiare le più forte ma il trio Bastianelli, Cooke e Guderzo può dinamitare la corsa: in caso di arrivo a ranghi compatti poi ci saranno comunque Baccaille e Callovi. «I tracciati non sono i più congeniali alle nostre atlete – spiega il Team Manager Walter Ricci – ma non andremo là per allenarci. Siamo pronti al confronto e cercheremo comunque di raccogliere qualche importante risultato».

In casa Gauss le atlete da seguire con maggiore attenzione saranno Luisa Tamanini e Valentina Scandolara ma il DS Luisiana Pegoraro preferisce mantenere un profilo basso: «Siamo felici di ripartire, il primo impatto servirà per prendere le misure, per capire a che punto siamo e per fare una bella esperienza internazionale in ottica futura. Come sempre, partiremo motivate per raggiungere il massimo risultato». Nessun obiettivo dichiarato anche per il Vaiano che però si stringerà tutto attorno a Rasa Leleivyte, vincitrice di una tappa e terza nella classifica finale l'anno scorso: «Sono molto felice di partire per questa nuova ed importante avventura per la nostra squadra - racconta il presidente Stefano Giugni - e speriamo di riuscire a toglierci qualche bella soddisfazione, pur consapevoli della forza delle altre squadre partecipanti. Qualsiasi risultato arriverà sarà comunque ben accetto». In totale saranno ben 21 le cicliste azzurre in gara e tra loro ci sarà anche Noemi Cantele che farà il suo esordio con la maglia della Garmin-Cervélo.

Lungo le sue tre tappe il percorso non offre ovviamente spunti altimetrici di rilievo quindi per la classifica generale saranno importantissimi gli abbuoni non solo al traguardo ma anche, forse soprattutto, quelli nei traguardi volanti intermedi: nelle due stagioni passate la vittoria finale è andata sempre all'olandese Kirsten Wild che ha costruito i soui successi proprio sprintando e guadagnando secondi ad ogni occasione possibile. L'insidia maggiore, però, sarà rappresentata dal vento che soffierà intenso in quasi tutte le tappe e che potrebbe ridurre notevolmente il gruppo lungo gli infiniti rettilinei del Qatar: tra gli arrivi di tappa segnaliamo quello di Lusail, dove si trova il circuito che ospita una prova del motomondiale.

Kirsten Wild, da brava olandese, s'è dimostrata in passato la migliore interprete in queste condizioni ventose e anche quest'anno sarà lei la favorita per la vittoria finale. Continuerà la rivalità con Giorgia Bronzini (due volte seconda) ma va fatta grande attenzione anche al gruppo della HTC (Hosking per le volate, Visser e Van Dijk per sfruttare i ventagli), a Kirsty Broun (Australia, terza nel 2009), a Elizabeth Armitstead (Garmin), a Rochelle Gilmore (Lotto), alla giovanissima americana Coryn Rivera, a Martine Bras (Nazionale Olanda), alla pistard francese Pascale Jeuland e consigliamo di tenere un occhio pure sulla Skil-Koga, squadra che vanta atlete del calibro di Regina Bruins, Susanne De Goede (se saprà ritrovarsi) e della possibile sorpresa canadese Alison Testroete.

Sebastiano Cipriani

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