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Ciclomercato: Una Quickstep rivoluzionata - Parlano i 13 nuovi atleti del team belga

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Foto di gruppo per la nuova Quickstep © Bettiniphoto

Sembra proprio una rivoluzione: dodici nuovi visi. Anzi tredici, con l'ultimo ingaggio, quello del ceco Stybar. La Quickstep ha deciso di stravolgere il suo gruppo di atleti. Durante la presentazione della squadra nella hall dell'Expo di Courtrai, sia Patrick Lefévère che il leader Tom Boonen sono felici della scelta. «Questa squadra è più forte dell'anno scorso. È più equilibrata. Saremo presenti sia nelle classiche che nelle volate».

Oltre che dare ampio spazio alla gioventù con i neopro' Julien Vermote, Frédérique Robert, Guillaume Van Keirsbulck, lo staff tecnico della squadra belga ha deciso di innalzare il tasso di qualità all'interno del team. Soprattutto per due obbiettivi principali: classiche e volate, come dice Boonen.

Iniziamo con la squadra attorno a Tom per le classiche: Marco Bandiera è uno dei ultimi arrivati. Provenienza: Katusha. Il giovane veneto vuole assolutamente partire forte e farsi vedere nelle classiche. «Sono molto felice di aver potuto trovare una sistemazione per la stagione ventura. La mia situazione iniziava a essere difficile da sopportare, anche se avevo l'opportunità di rimanere un altro anno alla Katusha. Volevo andare via dal team russo per avere più possibilità di mettermi in luce, andare più forte di quest'anno. Anche se è lui che mi ha voluto al suo fianco, Pippo Pozzato ha compreso la mia decisione. Oltre che alle classiche, credo di participare al mio primo Giro d'Italia. Non ho ancora preso il via alla corsa rosa e, almeno quest'anno, vorrei esserci. Per un italiano, il Giro ha un fascino davvero unico».

Insieme all'appoggio del veneto o del giovane Kristof Vandewalle (che arriva della Topsport Vlanderen), Tom Boonen potrà anche contare sulla presenza del campione nazionale olandese Niki Terpstra. Un carattere duro ma che consentirà alla Quickstep di poter avere più carte in mano durante le classiche. L'olandese si sente in ogni caso pronto per mettere a disposizione il suo atteggiamento di attaccante. «Con la Milram, ero molto isolato nelle classiche. Dunque dovevo inventarmi qualcosa, per questo prendevo tutte le fughe possibili anche se sapevo già la fine della storia. Quest'anno, voglio veramente ripagare la fiducia del team nei miei confronti. Sono molto felice di fare parte della Quickstep e sarò una pedina importante per le classiche. Questo mi entusiasma».

Al di là delle classiche, la Quickstep spera per il 2011 di dare file da torcere alle corazzate come la HTC o la Lotto. Perciò ha ingaggiato alcuni corridori per costruire un bel treno o per avere più carte da giocare allo sprint: il primo è l'italiano Francesco Chicchi. Il corridore toscano in arrivo dalla Liquigas ha voglia di rilanciarsi. «Ho lasciato la Liquigas serenamente. Come fra vecchi amici. Adesso la Quickstep, un ambiente che ho già conosciuto in passato. Qui voglio provare l'avventura del Giro».

Poi c'è il tedesco Gerald Ciolek, proveniente dalla Milram. «Quando ho firmato con la Quickstep, è stato un sogno diventato realtà: questo team ha fatto la storia. Dall'inizio, ho sentito un grande ambiente e poi ho ritrovato il mio amico Andreas Stauff. Obiettivi? Le volate e dare una mano alla squadra per le classiche».

Infine, oltre a Andy Cappelle, c'è il figliol prodigo, il belga Gert Steegmans che viene dalla RadioShack. Un ritorno a casa con un grande voglia di riscatto: «Credo nelle miei potenzialità. Le mie ultime prestazioni con la casacca della RadioShack l'hanno provato. Ritornando alla Quickstep, voglio di nuovo assaporare il gusto di sollevare le braccia al cielo. Qui ho ritrovato le mie vecchie abitudini. Indubbiamente lavorerò per Tom e Sylvain, ma se loro avranno un giorno storto, voglio giocarmi le mie carte».

Inoltre, la Quickstep ha deciso di puntare su tre corridori, tre pedine che si definiscono complete e che possono fare bene nelle classiche delle Ardenne o in gare a tappe come la Parigi-Nizza. Il primo è un olandese e si chiama Marc De Maar, campione nazionale delle Antille Olandesi, in arrivo dell'Unitedhealthcare. «È la bellezza della nostra squadra: non abbiamo un solo uomo per le classiche, dunque vedremo gara per gara, a seconda della condizione di ognuno di noi. Comunque voglio far bene in corse come il Giro di Catalogna, il Romandia e il Giro di California».

Due secondi posti al Giro delle Regioni, la vittoria al Gp della Liberazione: un palmarès già buono per lo sloveno Jan Tratnik. L'anno scorso nel team Zheroquadro Radenska, Continental, quest'anno in una squadra Pro Tour. Un cambio radicale per un giovane che sembra uno juniores con la sua faccia da baby. Però le gambe possono girare bene. Ne è convinto Patrick Lefévère, e ancor di più Davide Bramati che ha scoperto questo talento sulle strade di Roma. Il corridore d'Idrija ha lo spirito di un neopro'. «Mi sono integrato nella Quickstep senza problemi particolari. I corridori mi hanno accolto benissimo e la squadra non mi mette pressione perché sono giovane e voglio imparare. Per i due prossimi anni, voglio accumulare l'esperienza e provare a fare risultati. Ho l'opportunità di fare parte di una grande squadra Pro Tour con grandi corridori come Boonen o Chavanel. Loro saranno molto importanti nella mia crescita. Quest'anno, spero di poter fare le classiche delle Ardenne. Ma quello che conta per me è il Giro delle Fiandre. Sono un ciclista da classiche, e spero di fare una buona stagione».

Infine, la sorpresa del capo: si chiama Zdenek Stybar. Il big boss della Quickstep si chiama Zdenek Bakala. Un ceco che assicura la continuità del team belga. Sembra perciò normale dover trovare un ceco fra i corridori. Zdenek Stybar, campione del mondo uscente nel ciclocross, ha firmato un contratto fino al 2013. Con il suo talento, ha tutto per riuscire sulla strada. «Che sogno. Faccio adesso parte di una delle migliori squadre del mondo. Arrivare alla Quickstep è un passo in avanti per la mia carriera. Voglio scoprire quello che valgo su strada, però non metterò da parte il ciclocross. La mia stagione da stradista inizierà al Giro di California».

Jérôme Christiaens

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