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Vuelta a España 2010: FantAntón rimonta geniale - Il basco su Mosquera, Nibali a 23" | Cicloweb

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Vuelta a España 2010: FantAntón rimonta geniale - Il basco su Mosquera, Nibali a 23"

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Secondo successo in questa Vuelta per Igor Anton © BettiniphotoLa salita di Andorra è una di quelle che negli ultimi anni non hanno mai fatto grande selezione: strada larga e pendenza non eccessiva hanno sempre invitato più a stare a ruota che ad attaccare. Oggi invece non è stato così ed i corridori hanno dimostrato che anche su queste salite regolari si possono fare distacchi, anche importanti relativamente all'ascesa affrontata. Con la vittoria di oggi, la seconda in questa Vuelta, Igor Antón s'è ripreso la maglia roja di leader e probabilmente ha fatto capire che il corridore più in palla è proprio lui e che sarà l'uomo da tenere maggiormente d'occhio sulle prossime salite.

Questo piccolo scalatore basco di 27 anni sta vivendo quest'anno la sua migliore stagione da quando è professionista e con la Vuelta ha un conto in sospeso dal 2008: quell'anno stava andando forte ed era in piena lotta per un posto sul posto quando una caduta in discesa nella tappa dell'Angliru lo costrinse al ritiro. Forse anche per colpa di quell'incidente nel 2009 Antón ha fatto molta fatica a ritrovarsi ma già nei primi mesi del 2010 è arrivata la svolta: Contador battuto in salita al Castilla y León, Freccia e Liegi corse da protagonista e ora una Vuelta da favorito.

L'altra notizia del giorno, però, è la crisi che ha colpito Joaquím Rodríguez quando mancavano 3.2 km all'arrivo: il corridore catalano della Katusha è apparso completamente svuotato, forse una crisi di fame, forse un semplice "fuori giri" ma in ogni caso ciò è bastato per fargli perdere la bellezza di 59", a cui va aggiunto l'abbuono e che potevano essere ancora di più se non ci fosse stato un superlativo Karpets a scortarlo nel finale.

In una tappa che prevedeva praticamente 190 km di pianura prima della salita finale non c'erano molte tattiche da inventarsi ma, nonostante tutto, l'andatura è stata incredibile tirata nei primi chilometri e la fuga buona è partita dopo 50 km: i fortunati che hanno avuto via libera dal gruppo sono stati Tschopp e Cherel e poco dopo metà tappa il vantaggio della coppia al comando ha sfiorato anche i quindici minuti. La fuga non era affatto pericolosa in termini di classifica e per un po' si è avuta anche l'impressione che tutti i favoriti si temessero a vicenda e che nessuno volesse concedere un abbuono "pesante" all'altro: Tschopp e Cherel, quindi, ci credevano e non facevano male. Alla fine però è stata la Rabobank a prendere con decisione la testa del gruppo e a far letteralmente crollare il vantaggio: alle porte di Andorra la Vella, addirittura, i nove uomini "orange" occupavano la prime nove posizioni del gruppo in un inseguimento in piena regola che s'è concluso positivamente sulle prime rampe di salita.

La decisione degli uomini Rabobank è stato però di difficile comprensione perché è vero che l'ascesa era molto adatta alle caratteristiche di Menchov e che il russo ha vinto qui nel 2007 ma va anche detto che Denis era piuttosto malconcio dopo la caduta nella tappa di Xorret del Catí in cui aveva anche accusato un bel ritardo. Probabilmente in Menchov c'era la voglia di tentare il tutto per tutto per cercare di rientrare in classifica ma alla fine così non è stato: Denis è stato il primo dei big a staccarsi e alla fine è arrivato con un ritardo di 5'06" che lo fa uscire definitivamente di classifica.

Tra gli altri uomini di classifica la corsa si accende a 4.5 km dall'arrivo ed è subito grande battaglia. Gli uomini della Katusha hanno fatto un bel lavoro in testa al gruppo e dopo una gran trenata di Pozzato è toccato a Karpets: Vladimir s'è messo in testa ma in poche pedalate s'è ritrovato con un margine di una ventina di metri sul resto del gruppo. A questo punto da dietro sono partiti gli scatti per chiudere il buco: prima Tondo, poi Mosquera, poi anche Nibali; alla fine s'è formato un terzetto con Joaquím Rodríguez, con Vincenzo Nibali e con Ezequiel Mosquera, con quest'ultimo sempre in testa a fare il ritmo e con Antón ad inseguire solitario a poche decine di metri. Il colpo di scesa avviene, come detto, a 3.2 km dall'arrivo: JRO ha ceduto di schianto, s'è fatto superare da Antón e non è riuscito nessuno a tenere le ruote degli altri inseguitori. A 2.6 km dall'arrivo la stessa sorte capita anche a Vincenzo Nibali anche se il corridore della Liquigas è riuscito a salvare molto bene in questo momento di difficoltà.

All'ultimo chilometro Igor Antón è riuscito finalmente a ritrovare la scia di Mosquera e subito s'è lanciato verso il successo di tappa: il corridore della Xacobeo, logorato dal gran lavoro svolto in precedenza, s'è dovuto inchinare e ha lasciato strada libera ad Antón. Sul traguardo il distacco tra i due è di appena 3". Da dietro, nel frattempo, era uscito come un fulmine Xavier Tondo che era quasi riuscito a riportarsi sulla coppia al comando e che arriverà al traguardo staccato di appena 10". A 15" è arrivato un ottimo Marzio Bruseghin, in coppia con Uran, mentre Nibali alla fine ha accusato un ritardo di 23" come Frank Schleck e Moncoutie. Joaquím Rodríguez ha pagato 59" e per uno che perderà ancora parecchio nella cronometro di Peñafiel non è un buon segno: il auo sogno rosso è durato appena un giorno anche se era quello a cui più teneva, nella sua terra e davanti ai suoi tifosi.

In classifica Antón fa il pieno e oltre alla maglia rossa di leader della generale si prende anche quella verde della classifica a punti e quella bianca della combinata. Nibali è passato dalla terza alla seconda posizione nella generale ma il suo ritardo dalla vetta è salita a 45": l'avere una cronometro dalla sua parte gli potrebbe dare sicuramente un po' di tranquillità ma ci sono anche altri quattro arrivi in salita in cui Vincenzo non può più permettersi di perdere tanto da Antón. A 1'04" troviamo Xavi Tondo mentre Rodríguez è scivolato in quarta posizione a 1'17" da Antón: se non è una debacle poco ci manca. Con la bella prestazione odierna anche Mosquera è risalito ma quello che più ci fa piacere è vedere Marzio Bruseghin in sesta posizione, primo degli uomini Caisse d'Epargne: ancora una volta Marzio s'è distinto per la freddezza e la capacità di gestirsi in salita. La classifica è comunque ancora molto corta ed anche un Frank Schleck, decimo a 2'30", non può e non deve considerarsi fuori dai giochi. 

Sebastiano Cipriani

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