Il Portale del Ciclismo professionistico

.

Vuelta a Colombia 2010: Rujano in salita, ma comanda Henao - Il resoconto dei primi nove giorni

Versione stampabile

José Rujano nella sua cavalcata trionfale verso El Líbano © www.ciclismodecolombia.com

Dici ciclismo e dici Sudamerica e ti vengono in mente due cose: i folti baffi di Gianni Savio e le orecchie a sventola di José Rujano.

Per un po' le strade dei due s'intrecciarono e fu connubio fertile - e culminato con il podio al Giro 2005 - ma anche difficile, com'è sempre stata la strada per il folletto venezuelano, uno che non a caso si esalta sulle salite impervie.

Non era una salita impossibile quella verso El Líbano, ma il sigillo di Rujano sulla nona tappa della Vuelta a Colombia resta un'impresa ragguardevole, al termine di 229 km molto impegnativi e con un vero e proprio show messo in atto sull'ultima rampa, il primo arrivo in salita della 60esima edizione della corsa colombiana. Uno show iniziato fin dalle prime rampe dell'ascesa, che vedono il 28enne venezuelano disintegrare il gruppo di testa, ancora piuttosto folto, e portarsi sui fuggitivi insieme a Henao, Duarte, Colorado e al leader Sevilla.

I tatticismi e i marcamenti incrociati à la Contador-Schleck a queste latitudini vanno decisamente poco di moda, tanto che il quintetto dura ben poco. Il primo a rompere gli indugi è Duarte, con una progressione in realtà un po' timida, cui si accoda Sevilla. Quando invece si muove Rujano, fa quasi immediatamente il vuoto: il solo Henao riesce a seguirlo per qualche centinaio di metri, ma molla ben presto e attende  il compagno Sevilla, mentre Duarte accusa decisamente il colpo e rimane con un gruppetto di 11 atleti, che comprende tra gli altri Laverde, Freddy Gonzalez e Ivan Parra.

Mentre il vantaggio di Rujano aumenta rapidamente, una caduta frena Sevilla, assistito prontamente dall'ammiraglia: Henao ha il via libera, mentre da dietro è rabbiosa e notevole la rimonta di Duarte, che raggiunge lo spagnolo e Freddy Montaña, impegnati nel tentativo di limitare il distacco dal venezuelano. Distacco che alla fine è di 1'28" su Henao, nuovo leader della generale, e di 1'56" su Duarte, che chiude terzo, davanti a Sevilla e Montaña.

Smaltita la delusione per non poter partecipare al Giro, Rujano ha deciso di lasciare l'ISD-Neri e di puntar forte sulla doppietta nella corsa nazionale colombiana, dopo lo storico successo del 2009 (fu il primo vincitore sudamericano non colombiano e il primo straniero dal '57, terzo in assoluto). Ma prima di questa nona frazione, le cose non erano certo andate bene, anche e soprattutto per merito dei talentuosi rivali.

Primo tra tutti, Sergio Luís Henao, che, alla prima partecipazione assoluta nella Vuelta a Colombia, sta confermando le impressioni di chi ne parla come un predestinato del pedale. Il 22enne del team Orgullo Paisa ora distanzia Rujano di ben 3'41" nella classifica generale e riassapora la maglia di leader dopo essere stato il primo ad indossarla, grazie all'ottima cronosquadre disputata con sua formazione (nella quale milita, insieme a Sevilla, anche l'altro talentino Betancur, classe '89 e recente vincitore del GiroBio).

Proprio lo scalatore spagnolo aveva conquistato il primato provvisorio al termine della seconda tappa, vinta da una vecchia conoscenza del ciclismo italiano, quel Jaime Castañeda, passato professionista neppure ventenne con la Lampre nel 2006 e capace di sprintare - ai limiti del regolamento - proprio davanti a Sevilla, Pérez Arango (altro ex Selle Italia e Caisse d'Epargne, come Rujano) e Henao.

Dopo l'"interim" dell'esperto Jairo Pérez - tappa e maglia al termine della terza frazione - sono le salite della quarta frazione - la Barrancabermeja-Bucaramanga - a riportare Sevilla in vetta alla generale. La breve tappa (117 km) viene disputata a ritmi infernali: il forcing dell'Orgullo Paisa non lascia scampo a nessuno, regala a Henao il primo successo parziale nella Vuelta, e soprattutto infligge un durissimo colpo ad alcuni tra i principali contendenti per la classifica finale. Félix Cárdenas si salva, insieme a Gonzáles Barrera, e perde 33", Rujano cede ben 2'59" crollando nel finale, mentre Duarte cede ben 3'31", finendo per staccarsi fin sulla prima salita, probabilmente per problemi di stomaco.

L'iridato under 23 di Varese ha però carattere da vendere e conquista la quinta tappa, anch'essa breve e impegnativa, con una bella volata su Sevilla, battuto al fotofinish. Tutti i migliori terminano nel primo gruppo e la classifica resta sostanzialmente congelata anche nella frazione seguente, con arrivo a Tunja.

Proprio la sesta frazione era stata un antipasto di quanto visto ieri, con l'attacco da lontano di Rujano, già sull'Alto de la Cumbre: l'offensiva è ben orchestrata dal Lotería de Boyacas e vede l'altro venezuelano Medina in fuga e utile punto d'appoggio per José. La coppia guadagna oltre 2' su tutti i migliori, capaci però di trovare il giusto accordo e sfruttare il tratto meno impegnativo per riacciuffare Rujano. Ripreso Rujano, la battaglia tra i big si place e s'avvantaggia un quartetto con il giovane venezuelano Alarcón, il boliviano Soliz, Quintero e Laverde. L'ex corridore di Panaria e CSF ottiene il primo successo dal ritorno in patria, staccando tutti nel finale e regalando il secondo alloro consecutivo al Colombia es Pasión.

Interlocutorie, in attesa delle giornate più impegnative di lunedì e martedì, sono state la settima e l'ottava tappa. la prima, nel giorno della festa nazionale colombiana, è andata ad un altro vecchio protagonista al Giro d'Italia, quel Freddy González capace di portare a Milano la maglia verde per due volte. González ha avuto ragione di una fuga di 11 unità, staccando tutti e precedendo il gruppo dei migliori di 2' circa.

Oltre 200 km di fuga hanno invece regalato a Diego Calderón il successo nella Duitama-Bogotá, altra frazione caratterizzata da un arrivo solitario del vincitore e da una solta di tacito armistizio tra Sevilla, Henao, Duarte, Rujano e Cárdenas.

Di quanto accaduto ieri s'è detto e la generale appare molto ben delineata, con Henao che avvantaggia di 43" Sevilla. Lo spagnolo si dedicherà verosimilmente a coprire le spalle al talento locale, che del resto gode di ben 3' di vantaggio sul terzo in graduatoria, l'altro 22enne Darwin Atapuma, che ha condotto fin qui una corsa molto regolare. Cárdenas, crollato ieri, non rappresenta più un problema, con 20'12" sul groppone, mentre anche Duarte, con i suoi 4'49", sembra dover dire addio ai sogni di gloria.

Rujano è 6° a 3'41" ed è senza dubbio il rivale che più deve preoccupare la coppia dell'Orgullo Paisa nei 203 km verso La Tebaida, in programma oggi. La salita verso l'Alto La Linea, con i suoi 3200 metri di altitudine, sarà un passaggio fondamentale di questa Vuelta a Colombia, che non offrirà nei giorni a seguire altre scalate così temibili. Può essere terreno perfetto per Rujano, se sarà confermare i decisi miglioramenti visti ieri, ma d'altro canto l'arrivo disterà 46 km dalla vetta e molto potrebbe dipendere dalla compattezza dell'Orgullo Paisa, oltre che ovviamente dalle forze del loro leader Henao.

Stefano Rizzato

RSS Facebook Twitter Youtube

30/Jul/2017 - 20:30
ESCLUSIVO: le immagini del folle che ha tagliato la strada al gruppo facendo cadere decine di corridori al Giro d'Italia

24/May/2016 - 21:06
All'An Post Rás giornata di gloria per James Gullen nella tappa "di montagna": Fankhauser diventa leader

24/May/2016 - 17:07
Giro, nel giorno della nuova delusione di Vincenzo Nibali vince Alejandro Valverde davanti a Kruijswijk e Zakarin

23/May/2016 - 22:12
An Post Rás, nella seconda tappa vince il padrone di casa Eoin Morton

23/May/2016 - 16:00
Giornata di rinnovi: André Greipel e Marcel Sieberg alla Lotto Soudal fino al 2018, Geraint Thomas prolunga con la Sky

23/May/2016 - 13:11
Benjamin Prades vince l'ultima tappa del Tour de Flores ma non basta, la generale va a Daniel Whitehouse

23/May/2016 - 12:39
Brutte notizie per il ciclismo elvetico: l'IAM Cycling comunica che cesserà l'attività a fine stagione

23/May/2016 - 11:22
Conclusi i Campionati Panamericani: l'ultimo oro è dell'ecuadoriano Jonathan Caicedo

22/May/2016 - 23:59
Il Tour of California si conclude con una imperiosa volata di Mark Cavendish. Classifica finale a Julian Alaphilippe

22/May/2016 - 23:39
Il Tour of Bihor si chiude nel segno dell'Androni Giocattoli-Sidermec: tappa a Marco Benfatto, generale a Egan Bernal

22/May/2016 - 23:20
Women's Tour of California: gioie finali per Kirsten Wild e Megan Guarnier. Le altre corse: ok Bertizzolo e Lepistö

22/May/2016 - 22:44
Velothon Wales, Thomas Stewart supera Rasmus Guldhammer e Ian Bibby

22/May/2016 - 22:24
Dilettanti, ulteriori vittorie per Nicola Bagioli e Riccardo Minali alla Due Giorni Marchigiana

22/May/2016 - 22:22
Scatta l'An Post Ras: la prima tappa va all'olandese Taco Van der Hoorn grazie ad un colpo di mano