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Route de France 2010: Ha già passato la ventIna - Teutenberg: 21esimo centro

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La volata vincente di Yoko-Ina Teutenberg a Locmine © Sito Uff. della corsaMagari qualcuno se l'aspettava grande protagonista già ieri, dove nel prologo non era andata oltre un sedicesimo posto a 23" dalla Düster. Magari con un gap tale era pressoché impossibile pensare di vestire le insegne del primato pur vincendo la tappa odierna. L'unico dato di fatto è che Ina Teutenberg è tornata al successo col ventunesimo timbro stagionale, giusto per ricordare che l'assenza dalle competizioni da un Giro Donne marchiato da ben quattro successi parziali non ha poi tolto così tanto smalto all'esperta velocista tedesca. Non potrebbe essere altrimenti, visto che almeno inizialmente l'idea era quella di non fare lo sprint per sé, come siamo abituati ormai da anni a vedere, bensì per favorire la compagna Adrie Visser, particolarmente pimpante nelle ultime settimane (successo di tappa in Turingia e piazza d'onore all'Open de Suède).

Nessun mistero comunque sulla volontà di mettersi a disposizione della squadra, in quanto la stessa Teutenberg ha dichiarato a fine gara come non si sentisse in condizione super, anche per via del periodo di riposo dalle gare, e che sull'ultima asperità di giornata aveva addirittura temuto di perdere le ruote del gruppo. Già, perchè considerare la frazione da Guingamp a Locmine segnata da un copione scritto fin dalla partenza a vantaggio delle ruote veloci non rende onore alla schermaglie vissute nel finale sulla salita di Plumelien, posta a circa 5 chilometri dalla conclusione. E principalmente non rende onore a Marianne Vos che, dopo un bel tentativo della campionessa francese Lesueur (a -20 dalla conclusione aveva ancora 1'30" da gestire nei confronti del plotone, che l'ha riassorbita proprio sull'ultima asperità), ha improvvisamente aperto il gas per cercare di portare a buon fine il numero che non le era riuscito invece in Svezia in Coppa del Mondo. Alla fine quindi il concetto può essere ribadito: si rischia di compromettere un buon risultato sicuro allo sprint (ed anche in questo caso Marianne non va oltre la quinta posizione) ma dal punto di vista dello spettacolo agli occhi degli appassionati di punti se ne guadagnano eccome, se poi si è anche una fuoriclasse poi... L'azione della Vos dà una sfaldata al gruppo, tanto che inizialmente non più di una ventina di atlete restano ad inseguire la scatenata olandese (mentre atlete come Antoshina, Vysotska, Guderzo e Marta Bastianelli perdono tra i 25 e i 28 secondi e non riescono a colmare il divario prima del traguardo). Ripresa l'olandese un altro drappello di ragazze recupera la testa del gruppo ed è così che all'ultimo chilometro sono poco più di quaranta atlete a disputarsi il successo. La Teutenberg, come detto, sembra aver tutta l'intenzione di mettersi a disposizione della Visser ma l'atleta olandese perde la ruota della tedesca a circa 300 metri dall'arrivo. A questo punto Ina decide di prendere direttamente in mano la situazione e si produce in una grande rimonta cercata, voluta, sofferta, che si corona sul traguardo con l'ennesima vittoria della stagione. Mastica sicuramente amaro invece Giorgia Bronzini, che non riesce a prevalere nei confronti diretti con la Teutenberg da quasi un anno (l'ultima volta fu nel settembre 2009, nella seconda tappa del Giro di Toscana) e che porta quindi a casa una nuova piazza d'onore comunque non disprezzabile. Ben più felice è invece Annemiek Van Vleuten che, in virtù delle sue doti velocistiche, agguanta la terza piazza e l'abbuono che le permette di sopravanzare per 4" Sarah Düster che l'aveva beffata ieri per pochi centesimi. Buona anche la prova odierna di Monia Baccaille che, dopo essere stata sempre nelle posizioni d'avanguardia sull'ultimo strappo, ha colto un soddisfacente quarto posto in volata. Detto del quinto posto della Vos e del sesto della Visser non resta che menzionare nell'ordine Armitstead, Leleivyte, Broun e Bras per completare la top-ten di giornata.

Domani altro possibile arrivo in volata, anche se la Côte de Lavaré a circa 6 chilometri dalla conclusione potrebbe nuovamente stuzzicare la fantasia di qualcuna.

Vivian Ghianni

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