Route de France 2010: Star Düster Memories - Sarah prima nella crono d'apertura
Anche in quel 2007 era estate, 24 luglio. La venticinquenne Sarah Düster vinceva la sua prima gara da professionista. Si trattava, allora come oggi, di un prologo, quello della Thüringen Rundfahrt. Quel giorno si gareggiava a squadre e la Düster veniva impiegata tra le fila della Raleigh Lifeforce di Karin Thürig, che nei 4,3 km attorno a Gera blindava il miglior tempo. Nessuna squadra sarebbe riuscita a far registrare un tempo più basso e vincente.
Tre anni dopo il prologo ritorna. C'è sempre un prologo che anticipa un evento, è lapalissiano. Cambia la corsa, siamo alla Route de France 2010. Oggi però niente doppie file, ognuna corra per sé. La scena è un lungo rettilineo bretone, misura 5,9 Km. L'avversario di tutte è il cronometro. Da Lanvollon a Plohua, biglietto di sola andata, tutti quanti si aspettano che la più veloce sia un'altra tedesca, Ina-Yoko Teutenberg. Vincendo oggi timbrerebbe la sua vittoria numero 21 del 2010. È la regina incontrastata delle volate ed oggi si tratta di uno sprint su distanze più lunghe del solito, niente di più. La campionessa di Düsseldorf accuserà invece un ritardo di 23" dalla connazionale Düster, che per 66 centesimi di secondo batte Annemiek van Vleuten. E pensare che a poche ore dall'inizio della corsa a tappe l'olandese esplosa in questa stagione non era prevista tra le partenti. Gli organizzatori, con un coup de théâtre che in realtà era nell'aria, invitano all'ultimo momento la Nederland Bloeit.
Nella squadra guidata da Jéroen Blijlevens milita appunto la Van Vleuten. E la Gunnewijk. E la Kanis. E soprattutto Marianne Vos. Piatto più che ricco, insomma, con l'olandesina volante che cercava la vittoria sin da oggi. Più lenta di 11" rispetto alla Düster. Non avrebbe dovuto partecipare alla Route de France, non dovrebbe più stupire per queste sue performance, ma tant'è. Oggi conclude 5a di tappa ma è lì, insieme alle migliori, preceduta dalla sempre presente Judith Arndt e seguita a ruota da Visser ed Antoshina, che stanno attraversando un momento di forma invidiabile. Boyarskaya e la leader della classifica delle giovani, Lizzie Armitstead, sono poco indietro, non troppo.
Chi però calamita su di sé gli applausi è oggi Sarah Düster, brunetta già vittoriosa alla Thüringen Rundfahrt, era la 5a tappa, che con una lunghissima volata verso l'Oceano si porta a casa tappa e maglia arancione di leader della corsa. Vero è che, nonostante la corsa non presenti affatto asperità (non è prevista la maglia per la leader dei Gpm, per dire), potrebbe perderla già da domani, per via del vantaggio esiguo, se vogliamo usare un eufemismo, sulla van Vleuten.
Attenzione però ad una vecchia volpe, quell'Olga Zabelinskaia che ha appena portato in casa Safi-Pasta Zara la vittoria alla Thüringen Rundfahrt e che oggi ha terminato sul gradino più basso del podio, a soli 11" dalla Düster. «Olga in questo periodo sta facendo bene e probabilmente il meglio non l’abbiamo ancora visto», continua a ripetere la sua ds, Diana Ziliute. L'ex campionessa lituana, che dodici mesi fa vinceva il prologo della Route de France, sa quel che dice e nelle prossime tappe ci sarà da attendersi fuoco e fiamme dalle sue ragazze, a cominciare proprio dalla Zabelinskaya.
Da domani ci si aspetta battaglia un po' da tutte, perciò, dopo il buon antipasto bretone odierno. La caccia alla maglia arancione è apertissima. La corsa è prestigiosa, non sarà la Grande Boucle Féminine ma concettualmente vi somiglia molto. Ecco, in questo tracciato che taglia orizzontalmente la Francia del Nord, qualche salita in più non avrebbe certo dato fastidio a nessuno, specie a chi in salita ci sa vincere. Ma in tempi di magra, anche e soprattutto per il ciclismo femminile, bisogna sapersi accontentare e far di tante tappe piatte virtù.