Sei Giorni di Fiorenzuola 2010: Prima sera: Marvulli-Pérez - È iniziata ieri la Sei Giorni
Per chi non ama il ciclismo su pista, cercare di capire le emozioni che trasmette una Sei Giorni è un'impresa ardua: in fondo si tratta di venti corridori che girano in tondo, su un anello, per varie prove, che si somigliano tutte. Ma per chi, invece, ama questa disciplina la Sei Giorni rappresenta un momento che non si può mancare, un evento, non solo sportivo, ma anche mondano: perché vi assicuro che assistere ad una gara stando in tribuna, come allo stadio, o seduti a un tavolino a centropista godendosi un po' di fresco (molto poco, a dire il vero) dà alla competizione un sapore molto diverso.
Ieri sera è iniziata la 6 Giorni delle Rose, l'unica in Italia e l'unica estiva, e possiamo dire anche l'unica che si svolge in un piccolo paese e non in una grande città come Rotterdam, o Monaco, o Brema: è di certo un vanto per questa cittadina del piacentino. Ed è un vanto anche a causa della sitauzione della pista italiana perché, non raccontiamocela, non basta certo un velodromo coperto (e nemmeno tre, o quattro, o cinque...) a risolvere i problemi gestionali di questo settore: è inutile dare sempre colpa ai soldi che non ci sono (che comunque è vero), i problemi sono proprio di gestione e di interesse; così mentre alcune nazioni prosperano con la pista, come l'Australia, noi scompariamo.
Fiorenzuola però non si rassegna a scomparire e per la tredicesima volta dà vita a uno spettacolo memorabile nel quale sono presenti alcuni dei seigiornisti più importanti del mondo, come lo svizzero Franco Marvulli, l'argentino Walter Pérez, l'olandese Danny Stam, i campioni d'Europa dell'americana Wojtech Hacezky e Jan Dostal e i "Danish Dynamite" della Saxo Bank Alex Rasmussen e Michael Mörkov.
Ovvio che questi sono i grandi nomi stranieri presenti, ma anche l'Italia si presenta con un bel numero di atleti a partire dai campioni italiani del Madison Angelo Ciccone e Alex Buttazzoni, il velocista della Liquigas Jacopo Guarnieri, la coppia della De Rosa Giairo Ermeti e Matteo Montaguti, e il trio friulano Fabio Masotti, Alessandro De Marchi e Andrea Pinos.
In mezzo a tutti questi corridori ce n'è uno che merita una menzione speciale, non si tratta di un grande nome, di un campione di spicco, ma è quello che ha corso più edizioni, 11 su 13, e che, nonostante il ritiro dalle competizioni lo scorso anno, ha deciso di allenarsi solo per poter partecipare alla 6 Giorni di Fiorenzuola: Josef Zabka.
Le danze hanno preso il via alle 9 di sera (prima hanno corso esordienti e allievi) con una delle prove più classiche della pista: la corsa a punti. Le regole sono semplici: un corridore per coppia, ogni 10 giri uno sprint e i punti (5, 3, 2, 1) assegnati dal primo al quarto. I punti non vanno in classifica generale, ma la coppia che al termine avrà ottenuto più punti ne guadagnerà 20 per la classifica e poi 12, 8, 6 e così via. Subito sugli scudi la coppia numero 1 di Franco Marvulli e Walter Pérez che si piazzano davanti ai danesi Rasmussen e Mörkov. Walter Pérez è proprio in forma e si aggiudica anche la prova successiva, lo scratch, che è il più simile a una gara su strada: 10 giri con volata finale.
La coppia italiana che più si è messa in mostra ieri sera è stata quella di Giairo Ermeti e Matteo Montaguti, quest'ultimo ha vinto l'eliminazione (ad ogni giro l'ultimo a passare la linea viene eliminato) davanti ad Angelo Ciccone e poi, in coppia, si sono imposti anche nella serie di sprint (una prova simile alla corsa a punti, ma i punti guadagnati negli sprint stavolta vanno in classifica generale).
Uno dei momenti più intensi delle Sei Giorni sono le prove cronometrate, in questo caso, il giro lanciato: il beniamino di casa è Angel Dario Colla, l'argentino infatti detiene il record della pista di 21"55, fatto registrare nel 2008, ma stavolta si trova due avversari davvero impegnativi: gli ex campioni del mondo dell'americana Rasmussen e Mörkov che beffano l'argentino (lanciato da Antogna) di soli 2 centesimi. È impressionante la struttura fisica di Alex Rasmussen: un vero colosso.
La classifica al termine della prima tappa vede così al comando Marvulli e Pérez con 40 punti davanti ai danesi con 36: ma questo è solo l'inizio.
