Tour 2010: Le dichiarazioni della 2a tappa
Ecco le dichiarazioni dei protagonisti al termine della seconda tappa del Tour de France.
Sylvain Chavanel (Quick Step) da Letour.fr
«È stato un bello spettacolo oggi. Avevo detto che in questo Tour sarei partito con una buona condizione e in effetti la mia forma non è tanto distante da quella migliore possibile: ho provato a giocarmi le mie carte in questa tappa e sono riuscito a vincere. Questo è il giorno più felice della mia carriera sportiva. Quando ci penso mi vengono in mente tutti i problemi di inizio stagione ma non ho mai mollato: tutte quelle sofferenze, però, mi fanno godere ancora di più questo momento fantastico. Questa tappa me l'ero segnata già da molto tempo, ora ho tre minuti di vantaggio nella generale e spero di andare lontano».
Jérôme Pineau (Quick Step) da Letour.fr
«Non poteva andare meglio: questa mattina avevamo decido che io e Sylvain avremmo provato a turno a metterci nelle fughe, ci siamo riusciti entrambi e già non era facile. A quel punto ci siamo messi d'accordo: lui avrebbe aiutato me sui Gpm e io poi lo avrei aiutato nel finale per vincere la tappa ma praticamente non ha neanche avuto bisogno di me. Un giorno come questo, forse, accade una volta sola nella carriera, per la squadra è stato il giorno perfetto. Sicuramente mi spiace per le cadute che ci sono state: a volte le sfortune di alcuni fanno la felicità di altri».
Tony Martin (Team HTC-Columbia) da Letour.fr
«Sono felice di non essere caduto ma se fosse capitato anche me mi avrebbe fatto piacere se il gruppo si fosse fermato. Non c'è stata alcuna protesta oggi, è stato solo un atto di solidarietà nei confronti dei fratelli Schleck, e di altri favoriti, che sono caduti e che ci hanno messo parecchio a riprendersi. Abbiamo deciso di arrivare tutti assieme perché Chavanel aveva tre minuti di vantaggio e non aveva senso rischiare in discesa e in volata con la strada bagnata. Siamo stati sfortunati: nella discesa dello Stockeu c'era un po' d'olio, anche una motocicletta è scivolata, non era molto normale come situazione. Domani sarà un altro giorno e se ci sarà una grossa caduta decideremo cosa fare: non penso che sarà come oggi, penso che andrà tutto bene e che avremo un finale abbastanza normale».
Fabian Cancellara (Team Saxo Bank) da Comunicato stampa
«Subito dopo la caduta il mio primo pensiero è stato per Andy e Frank. Loro due sono i capitani della squadra e volevo mostrare solidarietà, rispetto e lealtà a loro e alla corsa aspettandoli anche a costo di perdere la maglia gialla».
Thor Hushovd (Cervélo Test Team) da Comunicato stampa
«Mi sento un po' frustrato per quello che è successo oggi, la squadra ha lavorato un sacco e avevamo ottime chance per la vittoria: mi sento come se ci avessero tolto qualcosa. Non tutti i velocisti erano nel primo gruppo ma non c'era assolutamente un motivo per non disputare la volata. C'è stato un patto per non sprintare e io ho perso una grande opportunità per vincere la tappa e per fare punti importanti per la maglia verde».
Alberto Contador (Astana) da Comunicato stampa
«È stato folle. Su queste strade era impossibile non cadere: sono finito a terra in discesa a circa 60 km/h e intorno a me ho visto tutti per terra, era impossibile restare in piedi. È stata la giornata peggiore perché domani ci sarà una tappa impegnativa con il pavé e le botte si faranno sentire ancora di più: ora cercherò di recuperare mettendomi un po' di ghiaccio sui lividi. Appena ho saputo che Andy era dietro ho subito ordinato ai miei compagni di rialzarsi: lui avrebbe fatto lo stesso con me. C'è stato un momento di disaccordo perché non tutti volevano fermarsi visto che davanti c'erano corridori pericolosi: per fortuna alla fine s'è scelto per la via più logica e anche quelli davanti hanno aspettato».