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Campionato Italiano in linea Under 23 2010: Chi il più bello di Colvendrame? - Venerdì i Tricolori Under 23 a Pieve di Soligo

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Rabottini in maglia tricolore © MatteoRabottini.itArchiviato da pochi giorni il Giro Bio, il panorama dilettantistico italiano si appresta a vivere un altro appuntamento molto atteso con la Settimana Tricolore, che in questa stagione ha nelle strade venete le deputate a decretare i nuovi campioni italiani.

Ad aprire le danze saranno gli Élite senza contratto, che su un tracciato pianeggiante di quasi 175 chilometri totali (in cui potranno ugualmente nascere soluzioni in grado di anticipare o prevenire la volata di gruppo) saranno di scena nella giornata di domani a Motta di Livenza. I riflettori principali però saranno puntati sulla prova riservata agli Under 23 che nella giornata di venerdì 25 designerà il successore di Matteo Rabottini, attraverso l'ostico tracciato che si sviluppa attorno a Pieve di Soligo. Qualunque sia l'esito finale di gara l'osservazione del profilo altimetrico porterebbe a pensare che difficilmente il titolo possa finire sulle spalle di un atleta di secondo piano, in quanto la presenza di tratti che rendono difficile il recupero delle energie presumibilmente si farà sentire nelle gambe e la presenza in gara di vari protagonisti reduci dall'impegnativa esperienza del Giro Bio sarà un altro fattore da non trascurare.

Il tracciato, costituito da un circuito lungo 20,6 chilometri da ripetere otto volte per complessivi 164,8 chilometri, presenta la sua prima asperità circa quattro chilometri dopo la partenza, con un'ascesa di due chilometri e mezzo circa con pendenze che raggiungono l'8%, con la strada che prosegue attraverso un falsopiano da tenere indubbiamente in considerazione prima che venga affrontata la tecnica discesa delle "Case Bianche". Terminata la picchiata i corridori non si troveranno ad affrontare un tratto vero e proprio di pianura, e ciò non può che costituire l'ideale prologo per l'ascesa di Colvendrame, ovvero la salita più dura del giorno in virtù dei suoi ottocento metri con pendenze che giungono fino al 12%. Non è però finita, in quanto un ulteriore tratto in falsopiano rischierà di tagliare le gambe a quanti potrebbero trovarsi a corto di energie nelle fasi cruciali, mentre chi si dimostrerà più fresco degli altri contendenti potrebbe sfruttare l'occasione per tentare (o proseguire) l'assolo prima dell'ultima discesa, e quindi dell'arrivo posto in leggera salita.

Gli elementi in grado di rendere la gara assai interessante quindi non mancano, pertanto non resta che soffermarsi sui favoriti e i possibili protagonisti di questo campionato italiano. Trattandosi di un'edizione che si disputa in Veneto è naturale aspettarsi un particolare occhio di riguardo da parte delle formazioni di casa, su tutte la Zalf Désirée Fior, che sembra presentarsi come la meglio attrezzata in vista dell'appuntamento. Il team di Luciano Rui punterà molto sulla voglia di riscatto di Enrico Battaglin, reduce da un Giro Bio condizionato da una caduta e concluso a ridosso della top ten. Il vincitore del Giro delle Regioni potrà comunque contare su un percorso certamente adatto alle proprie caratteristiche e cercherà di aggiungere un nuovo prestigioso alloro ad una stagione fin qui senza dubbio positiva. In casa Zalf, però, si può contare sul buon momento di forma di un altro reduce del Giro, vale a dire Diego Zanco, quinto classificato grazie ad una condotta di gara regolare e che potrebbe essere un'ideale pedina per tentare l'anticipo. In caso di arrivo di un gruppo ristretto di corridori invece potrebbe essere Andrea Pasqualon (forse ancor più di Sonny Colbrelli, che pure non va trascurato), vincitore di ben cinque gare tra cui il Trofeo Piva, la carta da giocare mentre la presenza dei vari Canola, Collodel e Agostini potrebbe essere sfruttata in un'azione a lunga gittata.

Alla Zalf si contrappone naturalmente, nell'ideale derby tutto veneto, la Trevigiani Dynamon Bottoli, che verosimilmente tenterà il colpo grosso con Alessandro Stocco, anche lui uscito molto bene dal Giro Bio e con l'obiettivo di cercare il successo anche nella prova a cronometro, e con Tomas Alberio, che nel caso in cui non dovesse perdere le ruote dei rivali in salita sarebbe cliente pericolosissimo in una volata ristretta. A loro si affiancano atleti come Bertazzo e Graziato, per i quali il percorso si presenta impegnativo, ma che se sganciati nel gruppetto giusto potrebbero dire la loro; ed il giovane Enrico Barbin, che recentemente si è fatto notare con buone prestazioni.

Detto in precedenza di Battaglin tra coloro che cercano riscatto nel Tricolore, non si può assolutamente dimenticare da questo stesso punto di vista la presenza di Stefano Locatelli, che cercherà di smaltire la delusione per l'esito del Giro Bio con una prestazione degna dei giorni migliori, come quella che ad esempio lo portò ad imporsi nella scorsa stagione al Palio del Recioto. Il bergamasco rientra senza dubbio nel novero dei più attesi e la sua Colpack De Nardi può contare anche sulla forma eccellente di Paolo Locatelli, che potrebbe essere sfruttato per un tentativo di fuga da lontano. Di certo non male si presenta anche la Palazzago, in cui saranno soprattutto in tre gli aspiranti al risultato: Gabriele Pizzaballa, piacevole sorpresa nelle frazioni più impegnative del Giro Bio nel quale pure ha fatto la sua corsa dignitosa il sardo Fabio Aru, in grado di dire la sua in salita. Attenzione anche al primo anno Daniele Dall'Oste, già azzurro in occasione del Giro delle Regioni e reduce da un brillante successo in una corsa ostica come la Trento-Monte Bondone.

Restando in Lombardia occorre tener conto anche dell'Unidelta, tornata già in gara dopo le vicende che l'hanno portata all'esclusione dal Giro Bio e pertanto decisa a sfruttare il Campionato Italiano come occasione in cui prendersi decisamente delle rivincite. Il nome principale in questo caso non può che essere quello di Omar Lombardi, che con i suoi successi distribuiti tra Pesche Nettarine e prima frazione del Giro ha senza dubbio attirato l'attenzione su di sé, ed il secondo posto colto nella Trento-Bondone ha dimostrato certamente che la sua condizione è ancora ottima. Ad affiancarlo ci sarà anche Luca Benedetti, altro atleta che ha vestito l'azzurro in stagione ed è ancora alla ricerca del successo pesante più volte sfiorato. Qualche ambizione la coltiva anche la Mantovani che si affiderà principalmente a Edoardo Zardini, con Daniele Aldegheri e Dal Santo pronti eventualmente a dire la loro.

Rabottini ad Imola © Uff. stampa Settimana Tricolore 2009Tra i reduci del Giro Bio occhio anche ad Alessio Marchetti, atleta di punta della Cicli Casati, mentre è interessante anche il lotto di pretendenti proposto dalle varie formazioni toscane: la Mastromarco avrà in Antonio Santoro un indubbio protagonista, dal momento che il terzo posto ottenuto al Giro Bio non può non far pensare ad una corsa che lo veda assente nel momento clou (mentre Mammini, verosimilmente, punterà soprattutto sulla prova a cronometro); il Team Hopplà conta sul vincitore del Pesche Nettarine Matteo Fedi e su Kristian Sbaragli; la Bedogni Grassi dei veloci Lasca e Parriniello ha in Salvatore Puccio un atleta regolare che può certamente ben figurare, mentre Francesco Manuel Bongiorno è la miglior carta da giocare per la Futura Team Matricardi.

Con un'ultima citazione per atleti che, per caratteristiche o indole battagliera, potrebbero contribuire a movimentare la gara fin dalle prime battute, come Palini della Gavardo o Boem della Ort-Reale Mutua, non resta che attendere la giornata di venerdì, quando per colui che indosserà la maglia tricolore si aprirà decisamente anche un orizzonte ben più ampio. Quello che un giorno conduce al professionismo.

Vivian Ghianni

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