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Giro Bio 2010: TUrbino Dumoulin - L'olandese vince la cronometro. Betancur resiste | Cicloweb

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Giro Bio 2010: TUrbino Dumoulin - L'olandese vince la cronometro. Betancur resiste

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Tom DumoulinL'impegnativo tracciato di 30,5 chilometri su cui si snodava l'unica prova a cronometro di questo GiroBio poteva costituire un'insidia in caso di una situazione di classifica ancora molto aperta. Conclusa questa giornata invece ci troviamo di fronte a ben pochi mutamenti e, anzi, ad una Colombia che, chiamata sulla difensiva, ha finito per uscirne decisamente rafforzata a livello di squadra. Per la prima volta nel corso di questo GiroBio difatti i sudamericani riescono ad occupare l'intero podio della classifica generale e a questo punto pongono il leader Betancur in una posizione ideale in vista delle ultime due insidiose frazioni.

 Quasi inevitabile che la giornata odierna proponesse una corsa nella corsa, con alcuni corridori alla ricerca di un segno tangibile da lasciare prima della conclusione e i maggiori interessati alla classifica generale la cui preoccupazione era naturalmente quella di risalire più posizioni in classifica generale. A spuntarla alla fine è stato l'olandese Tom Dumoulin e la cosa non sorprende più di tanto, in quanto proprio grazie ad un'ottima prestazione contro il tempo il corridore della nazionale orange si era aggiudicato vittoria parziale e classifica finale del Gran Prix du Portugal, prima prova della Coppa delle Nazioni 2010. Dumoulin è stato bravissimo a gestire le energie soprattutto nella seconda parte sul tracciato, ovvero quella che chilometro dopo chilometro andava all'insù per concludersi nel centro storico di Urbino, dopo che la prima parte filava via molto veloce da Tavullia (trattandosi del paese d'origine di Valentino Rossi verrebbe pensare che non ci sia cosa più normale di questa) fino al primo rilevamento cronometrico, fissato al chilometro 15,5. Bravissimo l'olandese, dicevamo, in quanto la prima parte di tracciato aveva esaltato il passo di Derik Zampedri, atleta noto ai più attenti per i  vari titoli conquistati nel ciclocross nelle scorse annate, che aveva fermato il cronometro sul tempo di 19'11", appena un secondo meglio del polacco Gawronski mentre Dumoulin si è attestato in quarta posizione a 6". Sia il corridore del Team Trentino che Gawronski hanno però pagato dazio nei confronti dell'olandese nella seconda parte, concludendo rispettivamente in quinta (a 49") e settima (a 1'04") posizione. Dumoulin invece, dimostrandosi atleta in grado di reggere ottimamente anche le salite non troppo impegnative (cosa che gli ha permesso di concludere in stagione anche il Giro delle Regioni nelle prime quindici posizioni), è riuscito a dare il meglio di sè e a fermare il cronometro sul tempo di 46'06" ad una media superiore ai 39 orari. 

Una prestazione notevole, che ha iniziato a far sperare il tulipano (partito relativamente presto) in qualcosa di realmente importante man mano che i migliori andavano via via concludendo la propria prova. Tra i colombiani il motto di giornata era sicuramente quello del "primo: non prenderle" e se i primi due della generale, Betancur e Beltrán, si sono limitati a seguire quanto più possibile quest'intento, decisamente ottima è stata la prestazione di Winner Anacona, ben più avvezzo dei suoi compagni di squadra a questo tipo di prova tanto da lottare concretamente per il successo. Alla fine solamente 11 secondi hanno separato il corridore (che durante l'anno veste la maglia del team toscano Caparrini Le Village Vibert) da Dumoulin ma soprattutto gli hanno permesso di fare il deciso balzo verso la terza posizione in classifica generale. Per Betancur la prova non ha riservato troppi patemi ed il capoclassifica ha concluso in 12esima piazza con un ritardo di 1'28" ma riuscendo a guadagnare nei confronti del proprio compagno di squadra Beltrán, che invece ha fermato il tempo sui 48'39" (2'33" di ritardo). Tanto è bastato affinchè la classifica generale attuale veda Betancur con un vantaggio di 3'49" su Beltrán e 5'19" su Anacona, un tris tutto colombiano agevolato anche dalla giornata negativa di Antonio Santoro. Per l'atleta lucano, terzo al mattino con un distacco di 4'07", un dazio pagato pesantemente soprattutto nella prima parte di tracciato, che non ha poi portato ad un'inversione di tendenza nella seconda parte: così alla fine sono stati ben 3'51" i minuti accusati sul traguardo dal vincitore ma soprattutto quasi altri 2 minuti e mezzo accusati da Betancur e che ora l'hanno fatto scivolare in ottava posizione a 6'30" dalla vetta.

Non tutto da buttare comunque nella giornata odierna per gli italiani, con la nota più lieta rappresentata sicuramente da Alessandro Stocco, atleta già capace di concludere sul podio il campionato italiano a cronometro nella scorsa stagione, gara di cui sarà uno dei principali favoriti tra pochi giorni. Per l'atleta della Trevigiani un buonissimo terzo posto di tappa con un distacco di 24" ma soprattutto una prestazione che gli permette di risalire dalla settima alla quarta piazza della generale e di poter aspirare concretamente al podio finale. Molto buona anche la prestazione di Alessio Marchetti, quarto al traguardo a 42" mentre il sesto posto (a 56") di Diego Zanco, già protagonista di un'azione da lontano nella giornata di ieri, non ha intaccato la quinta posizione nella generale dell'atleta della Zalf. Tra gli atleti più attesi contro il tempo la seconda parte di tracciato si è fatta sentire inevitabilmente per chi è in grado di esprimere una certa competitività su tracciati meno ostici altimetricamente, cosa che offre una spiegazione alle prestazioni di Leonardi (10° a 1'26" dopo una buona prima parte di gara), Mammini (17esimo a 1'58") e Boaro (25esimo a 2'30"). Stefano Locatelli ha invece fatto registrare una prestazione in linea con quella di Betancur, facendo appena un secondo peggio del colombiano per il 13esimo posto sul traguardo mentre Enrico Battaglin ha concluso in 23esima posizione a 2'20", con un tempo identico a quello di Edoardo Zardini, che è così arretrato dalla quarta alla sesta posizione nella generale.

Come si può notare di giorni di gara ne restano ben pochi ed infliggere distacchi abissali ad una nazionale colombiana fin qui quasi perfetta appare molto difficile. Alle insidiose strade toscane le ultime ardue sentenze, a cominciare dalla frazione di domani che, prima dell'arrivo a Vitolini proporrà qualche insidia che potrebbe favorire attacchi già nelle prime battute di gara.

Vivian Ghianni

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