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Emakumeen Bira 2010: Van Vleuten vince, Häusler sbanca - Arndt ko, il Bira è di Claudia | Cicloweb

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Emakumeen Bira 2010: Van Vleuten vince, Häusler sbanca - Arndt ko, il Bira è di Claudia

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Annemiek Van Vleuten fino a pochi mesi fa poteva essere considerata soltanto una delle molte comprimarie di Marianne Vos. Oggi no. Arriva sul traguardo di Orduña in solitaria, esibisce un sorriso che da solo dice più di mille parole e regala alla Nederland Bloeit il terzo successo all'Emakumeen Bira 2010. Passano 46", sopraggiunge sul traguardo Claudia Häusler, poi il buio. I tecnici HTC - Columbia ormai sono rassegnati alla sconfitta di Judith Arndt. L'anno scorso la tedesca dominò l'Emakumeen Bira, spartendosi le vittorie parziali con Nicole Cooke (oggi ritiratasi).
Quest'anno aveva palesato una forza cui solo Claudia Häusler, appunto, aveva saputo tener testa, guadagnando anche 12" secondi nella cronoscalata di ieri. Ebbene, oggi la tedeschina della Cervélo si è ampiamente rifatta sulla più esperta collega, la classifica parla chiaro. La Häusler vince l'Emakumeen Bira imponendosi, staccando la rivale di ben 4'35". In mezzo a loro, sul podio finale, spunta Annemiek Van Vleuten, che chiude la corsa con un ritardo dalla Häusler di 1'20" e qualche rimpianto per ciò che poteva essere e non è stato.

Il meteo suggerisce di indossare manicotti e di tenersi ben coperte. Il gruppo segue diligente le indicazioni mentre chi coperta proprio non ci vuole stare è Silvia Valsecchi. La lecchese della Fassa Bortolo - Ghezzi va in fuga solitaria ed arriva a guadagnare sino a 3' sul plotone, con l'HTC - Columbia su tutte che lascia fare senza patemi. La Valsecchi transita da sola sulla prima asperità di giornata, l'Alto de Mendaika, ma quando da dietro iniziano a fare sul serio non può che alzare le mani in alto in segno di resa.
La bagarre si scatena sulla Subida a Angulo, secondo Gpm di giornata. È un valico temibile, non sarà un Gavia né un Mortirolo ma si presta ai primi, seri attacchi della giornata. Judith Arndt vede Van Vleuten andar via con Andrea Bosman mentre la Cervélo si mette a fare l'andatura. Non è certo il tipo di gara che avrebbe sognato. L'incubo della Arndt si materializza quando, sulle ultime rampe della Subida a Angulo, la sua squadra liquefà. Judith rimane sola, isolata, ed è bizzarro che ciò avvenga proprio qui, ad Orduña, enclave dei Paesi Baschi, da cui è appunto isolata geograficamente.
Claudia Häusler, col suo sorrisetto diabolico, se n'è accorta da un pezzo e sferra l'attacco. In un amen guadagna 20" sulla Arndt, in meno ancora raggiunge Van Vleuten e Bosman, andate in fuga pochi chilometri prima. La compagnia è quella giusta, ora non conta altro che guadagnare sempre di più ed arrivare al traguardo. Raggiunto l'accordo, il terzetto sale e scende per questi aspri rilievi baschi che Arndt adorava sino a stamane, mentre da stasera li maledirà. La Häusler transita per prima sia sulla Subida a Angulo che sull'ultimo Gpm di giornata, l'Alto de Orduña, consolidando anche la maglia roja che contraddistingue la miglior scalatrice. Dietro Arndt è nervosa; nessuna collabora nell'inseguimento delle tre. D'altra parte non si capisce perché Vos dovrebbe protrarsi alla caccia di una sua compagna e di un'amica, Andrea Bosman. Nemmeno Johansson e Withelaw vedono il motivo di trasformarsi in cocchieri di Arndt, cui non resta che deporre la frusta e barcamenarsi con le sue sole, poche e uniche forze per limitare i danni. Tutto vano, perché le tre davanti hanno scollinato sulla Subida a Angulo con 2' di vantaggio sul gruppo dell'ormai ex maglia gialla.

Dopo l'Alto de Orduña il loro vantaggio raddoppia, mentre dietro Arndt ha alzato bandiera bianca da qualche chilometro. L'imboscata delle Cervélo è riuscita. La Häusler davanti è conscia di avere in mano l'Emakumeen Bira, Van Vleuten e Bosman un'ottima occasione per mettersi in luce e vincere. L'ex luogotenente di Marianne Vos, diligente quando serve, animata da spirito di leader in molte occasioni in questo 2010, sferra l'attacco dopo l'Alto de Orduña. Le tiene testa Häusler mentre Andrea Bosman non ne ha la forza. Al traguardo sarà terza, con un distacco di 1'39". La tedesca della Cervélo, in odor di liderato, e la Van Vleuten non abbassano il ritmo e nel finale è proprio la bella Annemiek a martellare ancor più forte, staccando la Häusler con una tirata cui poche avrebbero saputo tener testa.
Arriva da sola e con tutto il tempo di festeggiare sul traguardo. Stavolta è davvero prima, Annemiek, non come ad Amélie les Bains, Tour de l'Aude 2010, quando esultava con la compagna De Vocht, ignara che davanti a loro si fosse piazzata la statunitense Curi Mattis. Oggi nessuna beffa per Annemiek, oggi si stappa per davvero lo champagne. Festeggia anche Claudia Häusler, dall'ammiraglia arrivano notizie più che confortanti. Il gruppo se la sta prendendo comoda, solo nel finale Vos allunga sul plotone, giungendo a 4'56" sul traguardo, quarta. Dietro di lei la coppia Safi - Pasta Zara - Manhattan, Kozonchuk e Patuzzo, autrici di un'ottima Emakumeen Bira. Arndt non compare ancora all'orizzonte. Devono passare 5'33" perché si scorga sul rettilineo di Orduña la sua sagoma, in un gruppetto cui appartengono anche Bras, Johansson, la Campionessa Italiana Monia Baccaille, Inga Cilvinaite ed alcune altre atlete. Per Judith il sapore della sconfitta è oggi quanto mai amaro.

Claudia Häusler, con un'ottima condotta di gara ed una squadra ancora una volta una spanna sopra le altre, riesce ad invertire l'ordine della classifica generale dell'Emakumeen Bira 2009. In queste quattro tappe la giovane tedesca si è sempre dimostrata all'altezza della situazione, ha saputo cedere qualche secondo alla Arndt quando è stato necessario, è stata capace oggi di riprendersi con gli interessi quanto perduto in precedenza. I suoi occhi felici non fanno più mistero di puntare alla seconda maglia rosa in due anni. Van Vleuten si conferma essere una splendida realtà e promette di sparigliare ancor di più le carte nelle corse cui prenderà parte prossimamente. Con Vos l'accoppiata è delle più temibili.
Eleonora Patuzzo dimostra gran brillantezza, concludendo al sesto posto nella generale finale e dimostrandosi pronta per un gran Campionato Italiano ed un Giro d'Italia che potrebbe riservarle delle splendide sorprese. Judith Arndt perde da campionessa, ma il fatto che sia rimasta sola sulla prima vera salita di giornata dovrebbe destare preoccupazione in casa HTC - Columbia. Questo anche alla luce del Tour de l'Aude ben disputato da Evelyn Stevens ma costretta al ritiro per una caduta. Due corse a tappe importanti e due buchi nell'acqua, insomma, per la corazzata statunitense.
Il Giro d'Italia non è poi così lontano, per ulteriori informazioni chiedere a Claudia Häusler, che in terra basca ha dato prova di superiorità ed effettuato prove di dominio. Quest'anno la Häusler è partita più piano rispetto al 2009, non ha strabiliato al Tour de l'Aude ma è in crescendo e punta dritta verso lo stivale. Tre indizi fanno una prova. Prova di forza, di intelligenza, di superiorità.

Francesco Sulas

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