Giro 2010: Le dichiarazioni della diciassettesima tappa
Ecco le dichiarazioni dei protagonisti al termine della diciassettesima tappa del Giro d'Italia.
Ivan Basso (Liquigas-Doimo) da Raisport
«Sono molto contento di non avere più i favori del pronostico; ho il supporto dei miei tifosi e della mia squadra, questa per me è l'unica cosa importante».
Michele Scarponi (Androni-Diquigiovanni) da Raisport
«Un altro giorno superato: spero domani sia tutto tranquillo. Perchè ho fatto la volata? Un secondo alla volta ce la farò a vincere il Giro! Era un arrivo tirato, ci ho provato lo stesso. Tra Gavia e Mortirolo preferisco il Mortirolo per attaccare, ma sarà veramente un fine settimana durissimo. Non ho deciso se e dove attaccare, vedrò per strada venerdì cosa fare. Finora per il mio giro sono contento; mi è mancato il successo ma sono sempre coi primi. Il podio è alla portata, però tutto può succedere. Il favorito tra Arroyo, Basso ed Evans? Vinokourov!».
Damien Monier (Cofidis) da Raisport
«La squadra da giorni aveva dato l'incarico di entrare con almeno uno nelle fughe: oggi è stata dura, ma per fortuna abbiamo preso un grosso vantaggio sin dall’inizio. Poi nel finale ci sono stati degli scatti ed ho provato anch’io. All'arrivo mi sono girato perchè ho visto spesso gente che veniva battuta sul traguardo perchè non si era girata. È la mia prima vittoria, son veramente contento».
Simone Stortoni (Colnago-CSF Inox) da Raisport
«Finchè c'era Pozzovivo abbiam fatto di tutto per sostenerlo: oggi abbiamo saputo che si è fratturato la cresta illiaca. Dopo il ritiro, la nostra tattica è cambiata e abbiam deciso di buttarci in ogni fuga».
John Gadret (Ag2r-La Mondiale) da Raisport
«A casa ho tutti i libri e le cassette di Pantani. Però non conoscevo l'Italiano e molti libri erano in italiano, così me li son fatti tradurre da mia moglie che me li leggeva in vacanza. Mi spiace non aver fatto in tempo a correre con lui, la sua morte mi ha toccato tantissimo. Non sono uno che molla mai l'osso, finchè non sarà finito il giro tenterò qualcosa le salite anche se la fatica si sta facendo sentire».
David Arroyo (Caisse d'Epargne) da Raisport
«È stata una giornata tranquilla grazie alla mia squadra che ha fatto un lavoro fenomenale. Verona è più vicina e ogni giorno che passa il sogno potrebbe realizzarsi. È difficile stabilire esattamente con quanto devo arrivare a Verona per vincere il giro, preferisco fare i conti dopo le montagne che verranno».
Vincenzo Nibali (Liquigas-Doimo) da Raisport
«Siamo stati attenti che non andasse via in fuga qualcuno pericoloso, poi è stata una corsa regolare fino agli ultimi 20 km. Tutto come da programma».
Gilberto Simoni (Lampre-Farnese) da Raisport
«La Liquigas non si arrende e non si arrenderà, questo finale di giro può avere delle sorprese. Si parla di Basso ed Evans, ma io penso ci siano un terzo (Arroyo) e anche un quarto (Vinokourov) incognito. Nibali e Basso però sono una forza assieme. Io non so se riuscirò a fare qualcosa, ci sarebbe il Mortirolo ma nelle tappe col Mortirolo sono arrivato tre volte secondo, non mi porta molto bene».
