Il Costanzi... paga! - Colpo di reni per lo zalfino che fulmina Lasca
Nel 16esima Memorial Pezzoni per Under 23 di San Secondo Parmense, Edo Costanzi torna a vincere alla... Costanzi: in volata. È infatti il terzo successo stagionale per lo zalfino di Castelvetro Piacentino, ma il primo in uno sprint di gruppo. Proprio così, nelle prime due occasioni era arrivato solitario sulla linea bianca del traguardo. Fatto anomalo per lui, abituato fin dagli albori della sua carriera (fino all'anno scorsa tutta sotto la bandiera del Club Ciclistico Cremonese) ad aprire il gas in affollate volatone. «Ma quest'anno sono migliorato in salita, perdendo forse un po' di forza in volata»: soprattutto grazie a ciò ha vinto il Pezzoni, gara che presenta nella prima parte cinque salite e tre gran premi della montagna, ma che poi, data la posizione geografica di San Secondo (in piena Bassa Pianura fra Parma e il Po), prevede 65 chilometri piatti piatti. Insomma, il velocista che sopporta le salita è l'identikit perfetto del vincitore di questa corsa.
Costanzi, che ha nella testa il Circuito del Porto di Cremona, in programma il 2 maggio, ha interpretato la gara alla perfezione, lasciando sfogare le due maggiori fughe di giornata, restando sempre nelle prime posizioni del gruppo come a sorvegliare la situazione, e infine uscendo dalla ruota di Francesco Lasca negli ultimi cinquanta metri, battendolo al colpo di reni per mezza ruota, forse meno. Niente da fare invece per Delle Stelle, terzo, mentre la quarta piazza è andata al bravissimo Mirco Maestri, reggiano al primo anno nella categoria, un nome su cui puntare per il futuro.
Pensare che durante la gara non vi era stato nessun indizio che portasse a pensare ad un arrivo in volata. Tanto che, ripresi gli ultimi cinque fuggitivi a tre chilometri dal traguardo, solitario al comando vi era ancora Antonino Parrinello della Bedogni, riacciuffato dal gruppo a soli duecento metri dall'arrivo. Del resto, la prima consistente fuga è partita presto, già in pianura, e sul primo Gpm, quello di Costamezzana, ha preso un buon margine, con il russo Tsatevich fra i più in palla. Prima della successiva salita, quella di Case Mezzadri, sono davanti in 31, che però sull'ascesa perdono terreno. Passa per primo Taliani, dell'Hopplà, ma alla fine della discesa il gruppo torna compatto.
Neanche il tempo di guardarsi, di contarsi, che inizia la salita di Santa Lucia, la più dura di giornata. Attacca lo stesso Taliani, e gli corrono dietro Facchini (uno dei più attivi), Puccio, Cecchinel e poi anche Pagani. Un quartetto niente male insomma. Ma dopo la salita tutto si rimescola di nuovo, e davanti restano in 23, con Trevigiani e Zalf ben rappresentate. Costanzi intanto sta nell'avanguardia del gruppo, e quando, dopo una trentina abbondante di chilometri, la corsa fa il suo ingresso nel circuito di San Secondo per i tre giri finali, il velocista della Zalf si ricongiunge, insieme ad altri tre corridori, al gruppo dei fuggitivi.
Si alza l'andatura, si forma un unico plotone: tutto da rifare. Parte il romagnolo Nicola Bonacci (Reda), ma ha i minuti contati. Sta fuori un giro e nel frattempo escono in nove al suo inseguimento: Alafaci e Zanelli della Lucchini, Ferro della Palazzago, Gazzara e Stocco della Trevigiani, Parrinello della Bedogni, Cecchinel e Collodel della Zalf e Barsottini della Cargo Compass. Riprendono Bonacci, e prima dell'ultimo giro Parrinello spara il colpo del tutto per tutto. Il resto è storia già narrata: il gruppo, come uno squalo, lo fagocita ai duecento metri, con il suo compagno Lasca che parte lungo per lo sprint e viene saltato da Costanzi. Lasca, secondo come nel 2007, ride amaro: «Sarà perché qui siamo a San Secondo...».
