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Happy Easter Richie Rich - Riccò torna a vincere. Spagna-JR

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Riccardo Riccò è tornato. Al rientro dalla squalifica per doping che lo ha tenuto lontano dalle corse per venti mesi, al corridore modenese della Ceramica Flaminia sono bastati appena nove giorni di gara per ritornare al successo: alla "Coppi e Bartali" era con ogni probabilità il corridore più atteso ma aveva solo preso le misure a quella vittoria che tanto voleva per lasciarsi alle spalle tutto quanto successo nell'ultimo periodo, alla Lombarda invece è arrivato il centro liberatorio. L'arrivo della 3a tappa della Settimana Lombarda, con quei chilometri conclusivi tutti in salita che portavano fino a Lumezzane, sembrava essere disegnato apposta per le caratteristiche di Riccardo: Riccò è infatti uno di quei corridori a cui basta poco per entrare in forma e il suo notevole spunto veloce gli permette di primeggiare su questi finali anche quando la condizione non è ancora al top.
Certo non sarà questa vittoria (e neanche la notizia di ieri della non positività di Vania Rossi, compagna di Riccò, alle controanalisi) ad aprire le porte del Giro d'Italia alla Flaminia o a Riccò ma, purtroppo, questo si era intuito già ben prima che Zomegnan rendesse note le squadre invitate e quelle che invece, salvo cambi clamorosi, resteranno a guardare da fuori. Sicuramente un personaggio come Riccò avrebbe fatto bene al Giro nonostante tutte le critiche o le discussioni che può portarsi dietro: adesso ad ospitarlo saranno invece le tante corse "minori" del calendario italiano chissà che la sua presenza e anche le sue possibili vittorie non porteranno un po' di luce e attenzioni in più su gare spettacolari ma sempre più spesso organizzate tra mille difficoltà, prime tra tutte quelle di carattere economico. Certo, l'immagine che si porta dietro il ragazzo di Formigine, alla luce anche dei fatti che avevano fatto seguito alla positività della compagna, è tutt'altro che positiva ma ora finalmente si può tornare a far parlare la strada che, in questo momento in cui tutto sta prendendo una piega favorevole, dovrebbe essere proprio l'unica cosa importante.
Nella tappa di oggi prima della volata finale a Lumezzane ci avevano provato in tanti, visto che il chilometraggio ridotto (125 km) era invitante anche per gli attacchi dalla distanza. Dopo 23 km è partita una fuga di nove uomini (Fabio Taborre, Paolo Ciavatta, Yukiya Arashiro, Luca Celli, Roberto Ferrari, Damiano Caruso, Claudio Corioni, Ruslan Pydgornyy, Pasquale Muto) che ha toccato un vantaggio massimo di circa 3' ma che si è esaurita a 4 km dal traguardo, proprio appena iniziata la salita verso Lumezzane. In contropiede il primo a giocarsi le sue carte è Serpa imitato, poco dopo, da Carrara: tutti tentativi che hanno avuto una vita molto breve e tutto si decide allo sprint. Qui Riccò sfrutta bene il lavoro della squadra, impone nettamente la sua legge e lascia Scarponi e Carrara, rispettivamente secondo e terzo, quasi due biciclette più indietro, segno che lo spunto è sempre quello dei bei tempi. Da elogiare anche la bella prestazione di Luca Zanasca (sesto) e sempre in cerca di continuità mentre al quinto posto troviamo un altro dei tanti ottimi giovani della Rabobank Continental, l'olandese Tom Slagter (classe '89).
Grazie agli abbuoni adesso il leader della Flaminia è salito in seconda posizione in classifica a 17" da Scarponi e promette già battaglia per le prossime due tappe: domani, infatti, si arriverà a Grumello del Monte con la salita di Gandosso che culmina a 3 km dall'arrivo mentre lunedì ci sarà la tradizionale conclusione a Bergamo dopo aver affrontato il Colle Gallo ed il Selvino. Non sarà facile spodestare uno Scarponi decisamente in palla in salita ma siamo sicuri che i tutti i contendenti (non dimentichiamo di Carrara, terzo a 18", e Niemiec, 4° a 26") ci faranno divertire: Riccò è tornato e i suoi rivali se ne sono accorti.

In Spagna, invece, il Gp Miguel Indurain fa ad antipasto alla Vuelta al Pais Vasco che inizierà lunedì. Una corsa dal tracciato tipico spagnolo: tanti su e giù, brevi salite e l'arrivo in cima alla durissima rampa che conduce alla basilica del Puy ad Estella. Nonostante le fughe da lontano ed i numerosi attacchi negli ultimi 15 km (Igor Anton è stato ripreso proprio all'ultimo km) ai piedi dell'ultima ascesa s'è presentato un gruppo compatto di una quarantina di uomini.
Dopo aver dominato la Volta a Catalunya arriva un altro successo di Joaquím Rodríguez che nel finale è stato bravissimo a lasciare sfogare tutti gli avversari piazzando poi il suo scatto al momento giusto senza che nessuno riuscisse a seguirlo. Il "Purito" della Katusha è veramente in grande condizione e sarà uno dei grandi favoriti proprio nei Paesi Baschi: quello che viene da chiedere è se non sia addirittura troppo in forma visto che l'Amstel è tra due settimane e la Liegi tra tre. Chi invece non riesce proprio a digerire questo arrivo è Valverde: il murciano (2°) per la terza volta sale sul podio in questa corsa ma non è riuscito ancora a metterla nel proprio lunghissimo palmares. Certo, il momento che sta attraversando Valverde non è affatto facile visto che l'UCI potrebbe decidere da un momento all'altro (anche se poi seguiranno ricorsi e contro ricorsi) di estendere la squalifica che vige sul suolo italiano a tutto il mondo: dura quindi essere concentrati al 100%. A completare il podio troviamo l'olandese Kreder, ormai stabilmente tra i primi nei percorsi vallonati. La Liquigas piazza due italiani nei dieci, Finetto 7° e Agnoli 10°.

Sebastiano Cipriani

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