Warning: include() [function.include]: open_basedir restriction in effect. File(/opt/plesk/php/5.2/share/pear/BackgroundProcess.class.php) is not within the allowed path(s): (/var/www/vhosts/oldsite.cicloweb.it/:/tmp/) in /var/www/vhosts/oldsite.cicloweb.it/httpdocs/sites/all/modules/background_process/background_process.module on line 22

Warning: require() [function.require]: open_basedir restriction in effect. File(/opt/plesk/php/5.2/share/pear/context.core.inc) is not within the allowed path(s): (/var/www/vhosts/oldsite.cicloweb.it/:/tmp/) in /var/www/vhosts/oldsite.cicloweb.it/httpdocs/sites/all/modules/context/context.module on line 3
Elia Viviani: «Popolarissima, pista e i pro'» - Intervista con l'atleta della Marchiol prossimo al professionismo | Cicloweb

Il Portale del Ciclismo professionistico

.

Elia Viviani: «Popolarissima, pista e i pro'» - Intervista con l'atleta della Marchiol prossimo al professionismo

Versione stampabile

Elia Viviani è un ragazzo del 1989 e sarà la nostra punta di diamante ai prossimi Campionati del Mondo su pista a Copenhagen (24-28 Marzo): è veloce, è determinato e si conosce molto bene. È partito per l'esperienza mondiale dopo aver inanellato tre vittorie molto importanti dall'inizio dell'anno e con la consapevolezza che terminata l'avventura danese se ne troverà di fronte una nuova: il professionismo.
Partiamo dall'ultima vittoria, quella di domenica alla Popolarissima, la seconda consecutiva per te: racconti brevemente come si è svolta la corsa?
«La corsa è stata caratterizzata da una fuga che ha avuto un massimo vantaggio di 4 minuti con 5 corridori di spessore: Coledan, De Marchi, Bontorin, Paolo Locatelli e un ragazzo della Termo Piave. Sulle due scalate del Montello il vantaggio si è ridotto perché il gruppo le ha fatte forte, ma regolare. Io ho provato a far fare la gara dura ai miei compagni, ma poi sono rientrati tutti e nel finale la fuga è stata ripresa a meno 10 km dall'arrivo. Gideoni, Trentin, Leonardi e Paoli mi hanno tenuto davanti, in particolare Trentin ha fatto un capolavoro portandomi a ruota di Nizzolo a 300 metri dall'arrivo e poi lì ho fatto tutto io: Nizzolo ha lanciato la volata a 150 metri, io l'ho affiancato, in rimonta, ma lui non si è accorto di avermi affianco e ha alzato le mani dandomi la vittoria alla fine netta, di quasi mezza ruota. Se non avesse alzato le mani nessuno sa come sarebbe andata a finire».
Andiamo a ritroso e parliamo del Giro delle 3 Province dove ti sei trovato davanti con un gruppetto: era programmato l'attacco oppure hai solo cercato di cogliere l'attimo per evitare la volata di gruppo?
«Al 3 Province avevo una marcia in più: ho forato e cambiato bici due volte, poi nell'ultimo giro io, Gomirato e Rocchetti siamo rientrati su una fuga di 12 corridori e ci siamo messi a lavorare per cercare di farla andare all'arrivo. Da dietro non si sono organizzati e così siamo arrivati: i velocisti della Trevigiani erano dietro, Guardini della Casati anche, ed erano loro che mi facevano più paura e così ho potuto tagliati fuori. Il problema maggiore poteva essere solo quello di essere da solo della mia squadra su 15 corridori, ma quello era il mio giorno: sono andato a prendere chiunque scattava, come Marco Coledan, ripreso all'ultimo km, e lì ho preparato la volata che mi è riuscita perfetta. Io sono veloce ma, con un Nizzolo o meglio con una Trevigiani-Bottoli così numerosa nel finale, perdo; idem contro Guardini e una Casati così unita per il suo capitano».
La vittoria nella Vuelta a Cuba invece è stata molto cercata per dedicarla a Franco Ballerini: quanto è stata importante per te?
«Sicuramente è stata importante perché c'era un motivo più di orgoglio e poi perché io la considero già la mia prima vittoria tra i professionisti: era una gara di secondo livello, ma era comunque per professionisti. Ne sono uscito con un grande bagaglio di esperienza: 15 tappe senza alcun riposo sono tante, ma ho dimostrato di essere sempre tra i primi e di non aver avuto giorni di crisi, mi sono stupito di me stesso a crono e in più è arrivata la vittoria che ha dato tranquillità alla Nazionale e una dedica al miglior cittì azzurro»
La Popolarissima è stata la tua ultima gara con la maglia della Marchiol dove ti sei ritagliato moltissime soddisfazioni: sentirai la mancanza?
«La Marchiol mi ha dato tanto, mi ha spianato la strada al professionismo: nel 2008 Guarnieri mi ha insegnato molto, nel 2009 ho avuto l'anno della conferma e questa parentesi del 2010 è stata un ringraziamento che dovevo alla squadra. Per la mancanza dico no, solo perché comunque il gruppo di lavoro è cambiato, lo staff della squadra è diverso e i corridori anche, però mi mancherà la vita da dilettante, le serate in casetta con i compagni e un così forte rapporto di amicizia con loro. Io penso che in questi tre anni alla Marchiol devo ringraziare soprattutto Lorenzetto, che è stato l'unico punto fisso di questa squadra in continuo combiamento, e poi Paolo Slongo e la Liquigas».
Per un capitolo che si chiude uno che se ne apre, ossia l'avventura nei professionisti: prima gara e prime ambizioni?
«Esordirò al Giro di Turchia l'11 aprile. Le mie ambizioni principali sono fare esperienza, prendere più consigli possibili dai miei compagni, ma è inutile nascondere l'evidenza: io voglio essere competitivo subito, i miei compagni stanno dimostrando che il ciclismo è cambiato e che i giovani possono essere in prima fila, quindi se ce ne sarà l'occasione non la butterò via. Sono consapevole che da oggi si azzera tutto e si ricomincia».
Passiamo al capitolo Mondiali di Copenhagen, visto che ti trovi già lì. Come ti sembra l'ambiente?
«Penso che ci sia la consapevolezza di aver fatto tutto quello che si poteva fare per preparare al meglio questo appuntamento. La forma c'è, perché anche ieri De Marchi e Coledan sono rimasti in fuga per oltre 100 km, Ciccone è uscito all'ultima curva per lanciare Buttazzoni, che poi è arrivato quarto, e io ho vinto: insomma ci siamo!».
Quest'anno torni a disputare la prova più adatta a te, lo scratch: quali pensi siano gli avversari da tenere più sotto controllo?
«Per lo scrach io ho ambizioni molto più importanti che fare esperienza; oramai sono due inverni che giro le piste di tutto il mondo e anche se sono giovane non ho scuse, consapevole però che lo scratch è una gara che può andare in mille modi: quindi giocherò le mie carte e poi giovedì sera tireremo le somme. Nello scratch sono tutti pericolosi, ma sicuramente qualsiasi australiano che partecipa sarà pericoloso, credo Travis Meyer, il francese campione del mondo in carica, Hayden Godfrey il neozelandese, e poi Chris Newton della Gran Bretagna che sarà il faro della corsa».
Partecipi anche ad altre due specialità: il quartetto e l'ominium. Partiamo con l'inseguimento a squadre: quale risultato vi attendete?
«Il quartetto può far un buon tempo, che comunque non sarà un tempo competitivo, ma è da considerare per noi il punto zero su cui lavorare in vista di Londra 2012».
Capitolo omnium: tu sei il campione italiano di questa specialità, in più ora è anche disciplina olimpica e il campo partenti sarà molto elevato. Con il ct Andrea Collinelli vi siete fissati dei traguardi precisi?
«Per quanto riguarda l'omnium vado senza alcuna certezza, sarà un punto di partenza per l'Olimpiade, vedremo le mie capacità e soprattutto capiremo se ho le potenzialità per cui valga la pena preparare e avviare un programma olimpico per una medaglia a Londra 2012».
Cicloweb ti augura buona fortuna per i Campionati imminenti, sperando di rivederti con una bella maglia a righe iridate! In bocca al lupo!
«Crepi il lupo e grazie a voi per lo spazio e l'interesse».

Laura Grazioli

RSS Facebook Twitter Youtube

30/Jul/2017 - 20:30
ESCLUSIVO: le immagini del folle che ha tagliato la strada al gruppo facendo cadere decine di corridori al Giro d'Italia

24/May/2016 - 21:06
All'An Post Rás giornata di gloria per James Gullen nella tappa "di montagna": Fankhauser diventa leader

24/May/2016 - 17:07
Giro, nel giorno della nuova delusione di Vincenzo Nibali vince Alejandro Valverde davanti a Kruijswijk e Zakarin

23/May/2016 - 22:12
An Post Rás, nella seconda tappa vince il padrone di casa Eoin Morton

23/May/2016 - 16:00
Giornata di rinnovi: André Greipel e Marcel Sieberg alla Lotto Soudal fino al 2018, Geraint Thomas prolunga con la Sky

23/May/2016 - 13:11
Benjamin Prades vince l'ultima tappa del Tour de Flores ma non basta, la generale va a Daniel Whitehouse

23/May/2016 - 12:39
Brutte notizie per il ciclismo elvetico: l'IAM Cycling comunica che cesserà l'attività a fine stagione

23/May/2016 - 11:22
Conclusi i Campionati Panamericani: l'ultimo oro è dell'ecuadoriano Jonathan Caicedo

22/May/2016 - 23:59
Il Tour of California si conclude con una imperiosa volata di Mark Cavendish. Classifica finale a Julian Alaphilippe

22/May/2016 - 23:39
Il Tour of Bihor si chiude nel segno dell'Androni Giocattoli-Sidermec: tappa a Marco Benfatto, generale a Egan Bernal

22/May/2016 - 23:20
Women's Tour of California: gioie finali per Kirsten Wild e Megan Guarnier. Le altre corse: ok Bertizzolo e Lepistö

22/May/2016 - 22:44
Velothon Wales, Thomas Stewart supera Rasmus Guldhammer e Ian Bibby

22/May/2016 - 22:24
Dilettanti, ulteriori vittorie per Nicola Bagioli e Riccardo Minali alla Due Giorni Marchigiana

22/May/2016 - 22:22
Scatta l'An Post Ras: la prima tappa va all'olandese Taco Van der Hoorn grazie ad un colpo di mano