CdM su pista, ecco le protagoniste - Si parte a Manchester, la truppa azzurra è nutrita

Appena concluso il campionato europeo di omnium, entra nel vivo la stagione del ciclismo su pista femminile, con il primo appuntamento di Coppa del Mondo, a Manchester. Il panorama mondiale ricalca, in linea di massima, quella maschile: a dominare sono le stesse nazionali con, pochissime eccezioni, è il caso della Lituania e di Cuba (dove non ci sono atleti maschili di rilievo).
Il programma olimpico che il CIO varerà per dicembre porterà al pareggiare il numero di medaglie tra settore maschile e femminile visto che le ragazze erano nettamente svantaggiate (7 medaglie contro 3). L'Italia rosa della pista se la cava molto meglio dei colleghi maschi, potendo disporre di una Giorgia Bronzini vincitrice sia della Coppa del Mondo che del Mondiale nella corsa a punti, mentre nel settore della velocità si sta, piano piano, ritrovando invece Elisa Frisoni, dopo alcuni anni difficili.




Le tre specialità veloci sono lo sprint (individuale e a squadre), il keirin e i 500 metri da fermo: solitamente le velociste tendono a partecipare a tutte e tre le prove. Andiamo a conoscere le possibili protagoniste di questo settore:

Victoria Pendleton (Gran Bretagna)
E' la regina indiscussa dello sprint mondiale, è veloce ed è abile in volata, è davvero raro vederle perdere uno sprint: il caso più recente è stato durante gli ultimi campionati del mondo contro l'olandese Willy Kanis, dove, dopo aver sconfitto l'olandese è esplosa in un pianto dirotto. La Gran Bretagna può vantare anche altre velociste interessanti come Anna Blyth, Jessica Varnish e la giovanissima Rebecca James.

Simona Krupeckaite (Lituania)
Simona Krupeckaite è la più forte velocista lituana, ha un fisico molto possente ma, nonostante questo, è decisamente abile negli sprint. A Pruszkow ha vinto il campionato del mondo nei 500m facendo segnare anche il nuovo record del mondo. In Coppa del Mondo nelle tappe di Calì e Pechino ha vinto sia lo sprint, che i 500m, che il Keirin. La sua compagna nella velocità olimpica è Gintare Gaivenyte.

Willy Kanis (Olanda)
I Paesi Bassi possono vantare solamente due velociste, ma sono due di primo livello: Willy Kanis ha vinto l'argento al mondiale dietro Victoria Pendleton e Yvonne Hijgenaar si è piazzata settima, in coppia si sono piazzate quinte nella velocità olimpica. Willy Kanis è anche la vincitrice della Coppa del Mondo nel keirin (ha vinto anche la prova di Melbourne) ed ha ottenuto un quarto posto finale nella classifica dei 500m.

Shuang Guo (Cina)
La Cina è il paese emergente dello sport in generale e non manca certamente nel ciclismo su pista, soprattutto grazie alle Olimpiadi di Pechino. Shuang Guo si è piazzata terza ai Giochi Olimpici, e ha collezionato una serie davvero numerosa di piazzamenti sul podio in varie prove di Coppa del Mondo. La Cina ha altre due velociste di primo livello Jinjie Gong (vincitrice della Coppa del Mondo nei 500m) e Lulu Zheng (seconda nella Coppa del Mondo per lo sprint).

Elisa Frisoni (Italia)
Dopo qualche stagione di appannamento la 24enne atleta in forza alle Fiamme Azzurre ha dato ottimi segnali nella scorsa stagione, sfiorando il podio per ben due volte nello scorso mondiale nelle specialità del keirin e dell'omnium, e cogliendo in Coppa due secondi posti, sempre nella specialità del keirin. Questa potrebbe essere davvero la stagione del rilancio definitivo.




Per il settore endurance, invece, le discipline praticate comprendono l'inseguimento (individuale e a squadre), lo scratch e la corsa a punti. Storicamente questo tipo di discipline si adattano di più alle caratteristiche delle stradiste che molto spesso si cimentano sull'anello con ottimi risultati. Scopriamo chi può ambire a primeggiare in questo settore:

Giorgia Bronzini (Italia)
L'Italia endurance presenta una formazione di prim'ordine in particolare grazie alla presenza di Giorgia Bronzini campionessa del mondo e detentrice della Coppa del Mondo nella Corsa a Punti. La piacentina, in forza alla Forestale, spesso si cimenta anche nella prova dello scratch, specialità nella quale ha colto un buon secondo posto nella prova di Coppa di Pechino dello scorso gennaio.

Elizabeth Armitstead (Gran Bretagna)
Uno dei migliori prospetti anche su strada, Lizzie Armistead, classe 1988, è una delle migliori atlete del mondo nello scratch, specialità in cui ha vinto la Coppa del Mondo e si è classificata al secondo posto al Campionato del Mondo di Pruszkow (nello stesso Campionato del Mondo ha vinto la medaglia d'oro nell'inseguimento a squadre). Fin da juniores è sempre stata tra le migliori atleti mondiali e già nel 2007 ha vinto il suo primo titolo europeo. Le altre atlete britanniche da segnalare sono Joanna Rowsell (vincitrice della Coppa del Mondo per l'inseguimento), Katie Colclough e Wendy Houvenaghel.

Ellen Van Dijk (Olanda)
Ellen Van Dijk è un'ottima passista, giovane classe 1987, molto forte a cronometro su strada e su pista è stata campionessa del mondo nello scratch nel 2008. In Coppa del Mondo ha vinto sia la corsa a punti sia l'inseguimento individuale nella tappa di Copenhagen. Oltre a Van Dijk l'Olanda può contare su Vera Koedooder un'altra notevole passista veloce vincitrice di due campionati del mondo juniores nella corsa a punti e nell'inseguimento.

Maria Luisa Calle Williams (Colombia)
Maria Luisa Calle è del 1968 ed è ancora in piena attività, ha un primato assoluto: è stata, infatti, la prima donna colombiana a vincere una medaglia olimpica nel ciclismo, il bronzo nella corsa a punti ad Atene nel 2004. Nel 2007 è stata campionessa panamericana dell'inseguimento individuale e nell'ultima edizione della Coppa del Mondo è arrivata seconda, sempre nell'inseguimento, nella tappa di Cali in Colombia. Altre colombiane da seguire sono Andrea Botero Coy e Lorena Marta Vargas Villamil.

Evgeniya Romanyuta (Russia)
La Russia non è riuscita a vincere nessuna delle classifiche generali della Coppa del Mondo ma Evegniya Romanyuta ha ottenuto due belle vittorie nella corsa a punti a Melbourne e nello scratch a Pechino. Ai Campionati del Mondo non è stata molto fortunata, non ha infatti terminato la prova dello scratch, l'unica alla quale era iscritta. Da segnalare anche Victoria Kondel e Elena Tchalykh.

Le altre italiane
Non solo Giorgia Bronzini per l'endurance azzurro femminile, bensì un movimento che gode certamente di buona salute. Pur orfano di Annalisa Cucinotta che dovrebbe tornare alle gare a dicembre 2010, il clan azzurro può vantare la campionessa europea Under 23 di corsa a punti Marta Tagliaferro, e le variamente medagliate nella categoria Juniores Valentina Scandolara e Barbara Guarischi. Monia Baccaille (recente bronzo euroopeo nell'omnium) e Tatiana Guderzo (che si cimenterà nell'inseguimento) sono simboli emblematici di eccellenti stradiste che non disdegnano fare capolino sugli anelli di tutto il mondo.