Britanniche e aussie dominano la scena - In Coppa del Mondo a Manchester, 4 ori Gran Bretagna, 3 Australia
Il primo week end (lungo) di Coppa del Mondo di ciclismo su pista ha senz'altro confermato quello che ci si attendeva all vigilia: le nazioni faro sono rimaste le stesse. Certo, la Gran Bretagna non ha divorato tutto il divorabile come successe 12 mesi fa, nella prima prova della Coppa del Mondo 2008/09, ma, complice una Pendleton in condizioni non eccelse (sua la sola prova della velocità individuale) e un'Australia che si è presentata agguerrita più che mai all'appuntamento, il bottino è stato di "soli" 4 ori (e un argento) sugli otto a disposizione.
L'Australia, dal canto suo, ne ha portati a casa 3 (con un argento e due bronzi), riproponendo una Anna Meares a livelli altissimi nelle specialità veloci (vittoria nei 500 metri e nella velocità a squadre in coppia con McCulloch e bronzo nel keirin) e trovando un ottimo successo anche nello scratch con Belinda Goss, atleta capace di ottime volate anche su strada. 
L'unico oro sfuggito dalle grinfie dell'asse anglo-australiano è andato alla possente lituana, tesserata Safi-Pasta Zara, Simona Krupeckaite, che si è imposta nel keirin e ha dimostrato, anche se visibilmente lontana dalla forma migliore, di rappresentare ancora un osso duro in tutte le specialità veloci (l'anno scorso vinse tutte e 6 le prove a cui partecipò).
Bella prova anche della giovane Elisabeth Armitstead, nuovo acquisto del Cervélo Test Team, vincitrice della corsa a punti con un'ottima rimonta nel finale, e che ha dato il suo contributo anche al successo, con annesso record del mondo, del terzetto dell'inseguimento britannico (Houvenaghel - già vincitrice nella prova individuale - e Rowsell le sue compagne nella prova). 
Dalle italiane, che pur si presentavano orfane dell'alfiere Bronzini, ci si aspettava onestamente qualcosina di più del settimo posto di Elisa Frisoni (che, con Tagliaferro, Baccaille e Guderzo ha corso con la maglia delle Fiamme Azzurre) nel keirin che, in fin dei conti, è stato il miglior risultato della spedizione azzurra oltremanica. Di altro sapore il decimo posto di Tatiana Guderzo (capace di aggiudicarsi anche uno sprint intermedio) nella corsa a punti, a cospetto di atlete sicuramente molto più avvezze di lei a bici senza freni e con rapporto fisso e anche l'ottavo di Monia Baccaille nello scratch è più un punto di partenza che uno di arrivo. Tanta esperienza invece, per le baby Tagliaferro, Guarischi e Scandolara con queste ultime qualificate per la finale della corsa a punti.
Prossimo appuntamento dal 19 al 21 novembre a Melbourne, con la squadra australiana che potrebbe addirittura migliorare quanto fatto in casa delle avversarie.
