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Cervélo già in testa, in rosa c'è Wild - Luisa Tamanini vince i Giochi del Mediterraneo

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La ventesima edizione del Giro Donne inizia nel segno della Cervélo Test Team che riesce a piazzare due atlete in testa alla classifica dopo il breve cronoprologo inaugurale disputato a Scarperia: la prima maglia rosa va quindi sulle spalle dell'olandese Kirsten Wild che ha preceduto la compagna di squadra americana Kristin Armstrong di 3"80.
Lo squadrone diretto in ammiraglia da Manel Lacambra dopo aver dominato in lungo e in largo in questa prima parte di stagione è sceso in Italia per continuare la serie di successi e questo cronoprologo è un segno dell'ottima forma delle ragazze: per Kirsten Wild questo è l'ottavo centro stagionale mentre Armstrong si consola col fatto di essere stata la migliore tra coloro che faranno classifica ed può puntare a vestire la maglia rosa già in occasione della cronometro di domenica.
Sul terzo gradino del podio troviamo la campionessa danese Linda Villumsen, portacolori del Team Columbia, che ha preceduto la compagna di squadra Ina Teutenberg, entrambe staccate di 4" mentre la prima delle giovani (nate dopo il 1° gennaio 1986) è un'altra danese Trine Schmidt, che vestirà quindi la maglia bianca. In ottica classifica generale bene Ljungskog (7a a 5"), Arndt (11a a 6"), Pooley (13 a 8") mentre ci si poteva aspettare qualcosa in più dalla campionessa del mondo contro il tempo Amber Neben, solo 18a a 9"; la migliore delle italiane è come prevedibile la varesina Noemi Cantele, recentemente vincitrice del titolo nazionale a crono la ragazze della Biglia ha chiuso in 12a posizione a 7"10 dalla prima classificata. Perde un po' anche Fabiana Luperini che però sul suo Monte Serra potrà recuperare con gli interessi i 16" accusati nel prologo mentre è andata piuttosto male la forte scalatrice americana Mara Abbott, mai a suo agio nelle crono, ma solamente 125a a 34" qui a Scarperia.
Domani subito una tappa con un finale molto impegnativo a Pratolino di Vaglia: gli ultimi km in salita taglieranno fuori dai giochi le velociste e tra distacchi ed abbuoni vari la classifica generale potrebbe assumente un volto completamente nuovo.


Intanto in mattinata a Pescara si sono disputati i Giochi del Mediterraneo che hanno visto per la prima volta il ciclismo femminile come parte del programma di gara: la nazionale italiana, grande favorita della vigilia, non ha deluso le attese e ha portato a casa ben due medaglia, quella d'oro con Luisa Tamanini e quella di bronzo con Giorgia Bronzini. Una gara molto particolare, ridotta a soli 50 km e con appena 16 ragazze al via, ma interpretata al meglio dalle ragazze con una Luisa Tamanini in grandissimo spolvero: dopo pochi km dal via la trentina della Selle Italia-Ghezzi si è inserita in un tentativo con la francese Krasniak, la spagnola Gil Parra e la turca Yetis. L'attacco decisivo però avviene proprio all'inizio dell'ultimo giro quando evadono dal gruppo ancora Julie Krasniak e Luisa Tamanini: questa coppia riesce a guadagnare circa 15" mentre in gruppo le altre italiane rompono i cambi. All'ultimo km poi un allungo di Luisa Tamanini mette in difficoltà la Krasniak che si stacca e taglierà il traguardo con 4" di ritardo: la 29enne italiana torna quindi al successo a distanza di quasi due anni e si può mettere così alle spalle un lungo periodo fatto di infortuni e cadute. Il gruppo chiude staccato di 10" regolato da Giorgia Bronzini che completa così il trionfo azzurro. Poco tempo per festeggiare perché ad attendere le ragazze c'era un lungo trasferimento fino in Toscana per il Giro Donne, più o meno quanto già successo un anno fa con gli Europei Under 23: ma avere un po' di buon senso quando si stilano i calendari è davvero così difficile?


Sebastiano Cipriani

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