La Lupa morde, Trixi rinGracia - Ritorno con vittoria per Bubnenkova, Magali a Soeder

A Vos, Luperini, Neben, Teutenberg, Bosman le tappe e la vittoria finale per Worrack: tutto si può dire tranne che il Gracia-Orlova, classificata 2.2 dall'UCI, sia una corsetta da quattro soldi. Percorsi mai di facile interpretazione e starting list di tutto rispetto devono aver offerto un bello spettacolo a chi ha avuto la possibilità di goderselo.
Pronti via e Marianne Vos fa subito la voce grossa: prima tappa in saccoccia distanziando tutte le avversarie che nell'occasione hanno i nomi di Worrack, Luperini, Cantele e Brändli, arrivate nell'ordine, dietro la fuoriclasse olandese. Paga più del dovuto Amber Neben che, con i 2'39'' accumulati, si fa da parte per quanto riguarda la contesa per la generale. Poco male: Trixi Worrack avrà la campionessa americana a propria disposizione nel tappone del giorno dopo.
E in queste vesti l'americana si esalta fiaccando la resistenza di Marianne Vos che una volta ancora si dimostra un tantino acerba per le salite lunghe e dure e deve assistere impotente allo show del duo Nürnberger con Fabiana Luperini a fare da terza incomoda. Incomoda perché con un'inaspettata progressione finale la pisana va a prendersi la tappa e Trixi deve "accontentarsi" del primato generale che, a questo punto, sembra un affare tra lei e la scalatrice italiana. Vos accusa 2'20'', poco più indietro Brändli.
Il terzo giorno prevede la crono in mattinata e una breve semitappa al pomeriggio. Con l'iride addosso è Amber Neben a prendersi una bella rivincita personale percorrendo i 18 km a oltre 42 di media, anticipando di una manciata di secondi la compagna Worrack che rafforza la sua leadership. Un po' più staccate Villumsen e Vos mentre Fabiana conferma la sua scarsa attitudine in questo tipo di prove e lascia sulla strada oltre 2 minuti e mezzo, decisamente troppi in così pochi chilometri ma riuscendo a salvare la seconda piazza dal ritorno dell'iridata di Salisburgo. Al pomeriggio è Ina Teutenberg a apporre la propria immancabile firma su questa corsa, regolando Holler e Mustonen dopo una lunga fuga a otto (poi divenute sei in seguito ad una caduta).
Nell'ultima frazione Marianne Vos decide di giocarsi il tutto per tutto e già dalle prime battute imposta una condotta di gara molto offensiva, promuovendo attacchi su attacchi e portando via un gruppetto con tutte le migliori. Alla fine la spunta Andrea Bosman (quarta una ritrovata Tamanini) e Marianne, settima, riesce a recuperare qualche secondo sulle due che la precedevano, comunque non sufficienti per acciuffare la seconda posizione che le sfugge di soli 6''.
Scorrendo la classifica finale della corsa, non si può non rimanere stupiti dinnanzi al sesto posto di Ina Teutenberg: la conoscevamo come velocista di grandissima potenza ma in questa corsa si è superata anche in montagna precedendo di qualche minuto le sue compagne, ben più quotate in questo genere di percorsi, Villumsen e Keller. 

Il primo maggio 2009 segna il ritorno alle corse dopo la squalifica di Svetlana Bubnenkova. E la rabbia che la russa covava dentro non ha tardato a venir fuori: al Gp Elsy Jacobs, in Lussemburgo, su un circuito duro ma non proibitivo, Svetlana ha messo da subito alla frusta le avversarie e solo in poche sono riuscite a tenerle la ruota. All'ultimo giro la progressione decisiva: resistono solo Verbeke e Slappendal che vengono poi regolate allo sprint. Sicuramente una ottima iniezione di fiducia per la portacolori della Fenixs che già domenica prossima a Berna potremo rivedere lottare ruota a ruota con le migliori del lotto.

In Svizzera invece tradizionale appuntamento con il Gran Prix de Suisse-Souvenir Magali Pache, prova a cronometro dove di solito le migliori specialiste della disciplina sono solite confrontarsi nel ricordo della giovane ciclista svizzera scomparsa una decina di anni or sono. A dire il vero quest'anno le assenze di Neben (impegnata al Gracia Orlova), Armstrong (tornata da poco negli Stati Uniti) e Karin Thürig (infortunatasi alla Ronde van Drenthe), facevano ricadere decisamente i favori del pronostico su Christiane Soeder che non ha deluso le attese, precendendo Jeannie Longo, che in prove come queste si difende ancora più che egregiamente e la compagna Pooley (se Emma imparasse ad andare in discesa sarebbero dolori per tutti in qualsiasi corsa a tappe).
Come già detto, tra una settimana sarà tempo di Coppa del Mondo, a Berna con Vos e Johansson che daranno vita all'ennesima puntata della loro entusiasmante sfida per la conquista dell'iride verticale, ma con tante "outsiders" pronte ad inserirsi per fare bottino pieno.