Ab-bissati dalla Safi - Dopo Bronzini a Crema, Ziliute si prende il GFM Meccanica
Dopo il recente Gp Liberazione di Crema avevamo auspicato una nuova edizione di "Bronzini contro tutte" nella seconda edizione del GFM Meccanica, sottovalutando in effetti un po' le altre armi a disposizione dell'arsenale Safi.
Giochiamo un po' a fare i ds e caliamoci nei panni del direttore sportivo della compagine trevigiana: nella nostra squadra abbiamo la già citata Bronzini, la campionessa mondiale di Valkenburg '98 Diana Ziliute, che di corse in volata ne ha vinte più di qualcuna, Rasa Leleivyte, che in volata (ristretta) ha vinto un Campionato Europeo Under 23 e altre 4 ragazze di qualità come Borchi, Patuzzo, Iturriaga e Berlato, che si fa? Le opzioni sono due: o si controlla tutto il giorno la corsa per la volata - con altissima probabilità di vittoria - di Bronzini o alla prima occasione utile si piazza una delle due lituane, possibilmente con una compagna, in una fuga ben assortita e anche in quel caso le probabilità di vittoria sarebbero molto alte.
Il buon Paolo Baldi, che per davvero si ritrovava questo ben di dio tra le mani, ha optato per la seconda: correre in due contro tredici gli dev'essere sembrato meglio che correre in sette (sei, se togliamo Giorgia) contro settanta.
Vi abbiamo già anticipato gran parte della cronaca di questa corsa, che si è svolta tra Cavriago e Praticello di Gattatico, in Emilia. Quando mancano poco più di quaranta chilometri all'arrivo, si sgancia l'azione che deciderà la corsa: presenti tutte le formazioni più importanti (manca la sola Chirio-Forno d'Asolo), si capisce ben presto che la fuga è quella buona. Guderzo (Fiamme Azzurre), Faustini (Team Dilà), Dylko (Team System Data), Marmorini (Fenixs), Rozzini e D'Ettorre (Top Girls), Bortolus e Bastianelli (Gauss), Borgato e Kozonchuk (Selle Italia), Lazzerini, Mensa e Soldo (Michela Fanini), Ziliute e Patuzzo (Safi) sono le quindici componenti il gruppo che, in pochi chilometri, accumula un vantaggio consistente che non accennerà mai a diminuire.
Si va di comune accordo e i cinque giri rimasti attorno all'abitato di Praticello volano. Durante l'ultima tornata ci provano Kozonchuk prima e Rozzini poi ma senza successo: sarà uno sprint a decretare la vincitrice della corsa. All'ultimo chilometro prende il comando delle operazioni Eleonora Patuzzo per pilotare nel migliore dei modi la fuoriclasse lituana Ziliute. Il lavoro della veronese è perfetto e Diana non deve far altro che apporre la sua firma sul traguardo: vittoria netta su D'Ettorre e l'ottima Borgato, mentre Bortolus, Marmorini, Kozonchuk, Faustini, Guderzo, Lazzerini e Bastianelli completano, nell'ordine, la top-10.
Chi senza dubbio ne esce con le ossa rotte è la Michela Fanini che, pur essendo la squadra più rappresentata nell'azione buona, non riesce a trovare l'accordo giusto negli ultimi e decisivi chilometri e riesce a raccogliere solo un nono, un undicesimo e un dodicesimo posto.
Soddisfatto Baldi dopo l'arrivo: «Quest'oggi abbiamo deciso di non tenere la corsa cucita tutto il giorno per lo sprint di Giorgia, ma di giocarci l'altra nostra punta, Diana. Certo, quando si ha una squadra con due nomi così può sembrare un gioco da ragazzi arrivare alla vittoria, ma vorrei ricordare anche l'ottimo lavoro del resto delle ragazze, sempre attente in ogni fase della gara e in modo particolare Patuzzo che oggi è stata fantastica scortando Diana nel modo migliore».