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Le pagelle 2008: parte prima - Promosse: Nicole Cooke imperat

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Come sempre, a fine stagione, è tempo di bilanci. Proviamo a dare qualche numero, senza avere la pretesa di giudicare le prestazioni di quella o quell'altra atleta, condizionabili da mille fattori che possono sfuggire a chi scrive. Oggi si parte con le promosse, nella prossima puntata le rimandate e le bocciate.



Nicole Cooke (Team Halfords Bikehut) - 9,5
Cinque vittorie contro le undici, ad esempio, del 2007. Se ci fermassimo qui, non si spiegherebbe il voto così alto. Ma Nicole, quest'anno, oltre al solito campionato nazionale e a una tappa in Ardèche e una al Tour de l'Aude, ha fatto suoi in un colpo solo Olimpiade e Mondiale. Roba da far perdere la testa. Il mezzo voto in meno viene dalla sua scarsa partecipazione al resto del calendario: non nascondiamo che nel 2009 ci  piacerebbe osservare la sua maglia arcobaleno da marzo a settembre.


Judith Arndt (Team Columbia) - 9
Vincitrice di tre prove di Coppa del Mondo (Fiandre, Montréal e Norimberga) e, manco a dirlo, della classifica finale del challenge UCI contraddistinto dall'iride orizzontale. Visibilmente in giornata no a Pechino, si è ripresa con un ottimo finale di stagione, dominando un qualificatissimo Giro di Toscana e finendo sul gradino più basso del podio mondiale, sia in linea che a crono. Al contrario di Cooke, ha corso (e spesso vinto) in tutti i mesi dell'anno.

 


Marianne Vos (Team DSB Bank) - 9
Una stagione come la sua, per chiunque altra, sarebbe stata da 10 ma l'aver mancato sia l'iride che la prova olimpica su strada è un piccolo fallimento per l'olandesina. Si "consola" con l'oro mondiale nella corsa a punti su pista, bissato ai Giochi Olimpici, la Freccia Vallone e un'altra ventina di corse sparse per il mondo, così, tanto per gradire. Lei è un'altra che non conosce la parola riposo: basti pensare che è già a battagliare nelle prove di Coppa del Mondo di Ciclocross e in questi giorni non si sta facendo mancare l'appuntamento di casa con la Sei Giorni di Rotterdam, in pista.


Fabiana Luperini (Menikini-Selle Italia) - 9
Forse non la sua stagione migliore, ma sicuramente la migliore da 10 anni a questa parte. Trentino, Giro, maglia tricolore, Plouay sono traguardi che da soli valgono una carriera e Fabiana li inanella in due mesi. Nel periodo di forma migliore viene incredibilmente esclusa dalla selezione azzurra per i Giochi Olimpici per poi venire chiamata per Varese quando la pedalata non era ormai delle migliori. Continuerà anche nel 2009 e siamo sicuri che ci farà ancora divertire ogni volta che la strada comincerà a salire.


Ina-Yoko Teutenberg (Team Columbia) - 8,5
Un'iradiddio nelle volate in ogni continente in cui abbia messo piede. E, come se non bastasse, sa anche andare in fuga e vincere da sola. Diamo qualche numero: poker al Giro d'Italia, tris alla Route de France e doppietta al Tour de l'Aude e al Toscana. In totale sono 21 vittorie, annichilendo ogni genere di velociste. Lodevole anche la sua attitudine al sacrificio per le compagne che, in più di un'occasione, l'ha fatta vedere in testa al gruppo a proteggere la leader di turno.


Emma Johansson (AA-Drink Cycling Team) - 8
È la vera sorpresa della stagione, soprattutto nelle corse che contano. Argento a Pechino e quarta a Varese, tra le giganti del panorama mondiale. Forte nei percorsi misti e con un bello spunto veloce, l'anno prossimo potrà stupire ancora, potendo contare su una squadra - la Redsun - costruita tutta intorno a sé.

 


Tatiana Guderzo (Gauss RDZ Ormu) - 7,5

Abbiamo ancora negli occhi la sua prova, generosissima, di Pechino, premiata con uno storico bronzo, purtroppo non bissata a Varese dove non si è mai vista nelle posizioni buone. Se vogliamo trovarle un difetto, vince poco (nel 2008 il solo campionato italiano a crono) ma, se in futuro continuerà il suo processo di maturazione, potrà togliersi ancora tante belle soddisfazioni.


Emma Pooley (Team Specialized) - 7,5
Corridore con un fondo eccezionale e con una facilità di pedalata in salita con pochi eguali in gruppo. Ottima spalla per i trionfi di Nicole Cooke, si toglie due soddisfazioni non da poco vincendo l'argento olimpico a crono e la prova di Coppa del Mondo a Cittiglio. Il 2009 - nelle file della competitiva Cervélo - potrà essere l'anno della sua definitiva consacrazione.

 


Christiane Soeder (Cervélo Lifeforce) - 7
Pur non molto appariscente, la trentatreenne austriaca ha saputo collezionare ottime prestazioni durante l'anno, vincendo la Grande Boucle (con tanto di tappone alpino) e l'argento mondiale a crono. Sfortunata invece a Pechino dove finisce quarta nella prova in linea e non riesce a cogliere una medaglia nemmeno nella crono, specialità che sembrava più congeniale alle sue caratteristiche.


Anna Sanchis (Elite2) - 7
Dopo un avvio di stagione soft, si presenta da grande protagonista al Giro d'Italia, finendo a ridosso delle migliori in tutte le tappe più difficili. Buone prove anche a Pechino e Varese. Ha solo 21 anni, l'anno prossimo sarà chiamata alla conferma in una grande squadra.

 

 


Kirsten Wild (AA-Drink Cycling Team) - 6,5
Altra buona protagonista di tutto il 2008, anche se molto (troppo?) spesso si deve inchinare allo strapotere di Teutenberg (ben 6 le volate finite con la tedesca prima e l'olandese seconda). Riesce comunque a collezionare belle soddisfazioni collezionando 4 vittorie e due podi in Coppa del Mondo. Anche lei andrà a rinforzare l'organico della Cervélo.

 


Amber Neben (Team Flexpoint) - 6,5
Ha salvato una stagione fino ad allora appena sufficiente con un'inaspettata medaglia d'oro nella crono mondiale, dopo aver dominato il Tour d'Ardèche. Altro squillo al Giro d'Italia, finendo seconda nella generale e in due tapponi di montagna. Colpevolmente non pervenuta a Pechino.


 


Suzanne De Goede (Equipe Nürnberger Versicherung) - 6,5
Non che fosse una sorpresa assoluta, ma l'olandesina ci ha dato una bella conferma delle sue doti da ottima passista veloce, durante tutto l'anno, con due bei podi in Coppa del Mondo (seconda a Cittiglio e terza a Plouay, vestendo per un paio di prove la maglia di leader di Coppa) e piazzandosi spesso anche nelle volate di gruppo. Unico neo: le è mancata la vittoria di peso, ma ha le qualità per rifarsi nel 2009.


Trixi Worrack (Equipe Nürnberger Versicherung) - 6,5
Vincere due tappe e la classifica finale dell'Albstadt-Frauen-Etappenrennen - con tutto il rispetto per la corsa a tappe tedesca - può rendere ampiamente positiva la stagione di una ventenne che si sta affacciando tra le professioniste, ma non quella di una campionessa affermata come la bionda Trixi. Spesso leader della corazzata Nürnberger, l'abbiamo vista sì tante volte davanti, ma le sono mancati sempre i proverbiali diciannove soldi per fare una lira. Toppata completamente Pechino, a Varese era nell'azione buona ma, manco a dirlo, ha chiuso quinta in un gruppetto di cinque.


Kristin Armstrong (Cervélo Lifeforce) - 6,5
Se avesse continuato la stagione con il piglio dei primi due mesi, sarebbero stati dolori per tutte. Invece nei mesi di maggio, giugno e luglio tira un po' il fiato per prepararsi ai Giochi Olimpici, in particolare alla prova a cronometro, che domina, dopo aver deluso in quella in linea. A Varese è attesa nella stessa disciplina come la favorita d'obbligo, ma la gamba non è più la stessa e deve accontentarsi del quinto posto. A 35 anni ha comunque disputato una delle sue migliori stagioni di sempre.


Mara Abbott (Team Columbia) - 6,5
Ha corso poco in Europa, ma quando lo ha fatto non è stata di certo a guardare. Seconda in Trentino dietro a una straripante Luperini e ottima vincitrice di tappa al Giro di Toscana, ha spesso dato l'impressione di essere al livello delle migliori scalatrici del lotto. Si spera che nel 2009 potremo vederla all'opera un po' di più.



Diana Ziliute (Safi Pasta Zara Manhattan) - 6,5
Il 2008 per l'iridata di Valkenburg è stato anno di alti (fuga generosissima con sesto posto finale a Varese o la tripletta di tappe alla Grande Boucle) e bassi (mancata convocazione per Pechino). Nel 2009 ritroveremo ancora in gruppo la sua esperienza e la sua classe, messe al servizio della fortunatissima nidiata Safi.



1- Continua

Giuseppe Cristiano

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