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Luperini la conferma, Sanchis la sorpresa - Le nostre pagelle del Giro d'Italia Femminile

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Luperini - 10
Come gli anni di distanza dall'ultima maglia rosa. Fabiana ha letteralmente dominato la corsa in salita, mettendo una seria ipoteca sul successo finale già nella prima tappa di montagna, quela con l'arrivo sul suo Monte Serra. È riuscita poi a tenere la situazione sotto controllo e a non farsi prendere dal panico nell'insidiosa frazione di Laveno Mombello per poi mettere il sigillo finale a Montevecchia staccando nuovamente tutte le sue rivali. Superlativa.

Teutenberg - 10
Quattro volate, quattro vittorie e di conseguenza anche la maglia ciclamino della classifica a punti: verrebbe quasi da chiedersi cosa avrebbe potuto fare di più la possente velocista tedesca ma la risposta sarebbe scontata, niente. Ina ha dimostrato una superiorità schiacciante negli arrivi a ranghi compatti supportata anche da un team forte ed esperto: per le giovani c'è ancora da lavorare.

Neben - 8,5
L'americana ha patito le prime salite del Giro andando in difficoltà nella tappa del Monte Serra accusando ben 3'33" di ritardo dalla Luperini. Dalla cronometro di Novara, però, ha iniziato la sua rimonta e con due belle tappe corse sempre all'attacco è riuscita a risalire fino al secondo gradino del podio.

Häusler - 8,5
La giovane scalatrice tedesca era partita per aiutare la Pucinskaite ma dopo la vittoria a Laveno Mombello si è ritrovata capitana del team Nürnberger. A neanche 23 anni vincere una tappa e la maglia bianca al Giro, salendo anche sul podio finale significa avere un grandissimo talento: sarà il futuro delle corse a tappe impegnative.

Guderzo - 8
La vicentina veniva da ottime prestazioni all'Emakumeen Bira e ai Campionati Italiani e non ha deluso le attese: supportata da una buona Grete Treier (6) è riuscita a migliorare per quinto posto della passata edizione anche se è riuscita solo a sfiorare il podio. Il rammarico è tutto per la tappa varesina di Laveno quando, nella discesa del Cuvignone, ha avuto l'occasione per far saltare veramente tutto il Giro ma la pioggia e un pò di paura di troppo l'hanno letteralmente bloccata.

Sanchis Chafer - 7,5
La vera rivelazione di questo Giro Donne: la giovanissima spagnola (non ha ancora 21 anni) è rimasta quasi sempre con le migliori in salita e per lei, che per ora aveva vinto solo una prova della Coppa di Spagna, questo piazzamento è importantissimo in prospettive future quando con Maribel Moreno (molto deludente a questo Giro, 4,5) potrebbe costituire una coppia molto interessante.

Brändli - 7
Non è in perfette condizioni fisiche ma nella tappa varesina tenta di riaprire i giochi, grazie anche ad una tattica di squadra studiata alla perfezione: purtroppo cade nella discesa del Cuvignone ma coglie ugualmente il terzo posto di tappa. I postumi della caduta e un problema alla coscia destra le impediscono di esprimersi al meglio e nella penultima tappa scivola al 5° posto della classifica generale.

Wild - 7
La potente ciclista olandese della AA-Drink ha fatto vedere di essere una delle migliori velociste del momento ma, purtroppo per lei, ha incrociato la Teutenberg sulla sua strada in questo Giro Donne. Tre secondi posti e un quinto in volata dietro la tedesca a cui va aggiunto il terzo posto nel prologo (a pochi centesimi dal successo) e il sesto nella crono di Novara: un Giro ad alto livello per Kirsten in cui è mancata soltanto la vittoria.

Marta Bastianelli - 6,5
Abbiamo visto che le salite lunghe e impegnative non sono proprio il suo terreno preferito ma ha chiuso il Giro crescendo e nella tappa brianzola di Motevecchia, con un percorso duro ma con salite brevi, ha sfiorato il podio. Sicuramente per Marta il Giro non era l'obiettivo principale della stagione quindi il 9° posto finale è abbastanza incoraggiante.

Jolanta Polikeviciute - 6,5
A quasi 38 anni si trova ancora a lottare per le posizioni alte della classifica generale. Grazie a questo ottavo posto finale e al quarto posto alle Grande Boucle, si è assicurata la convocazione nella nazionale lituana per le Olimpiadi.

Melchers-Van Poppel, Whitelaw - 6,5
Entrambe portano a casa una tappa contro il tempo in questo Giro Donne con margini molto ristretti sulla seconda classificata. L'olandese grazie alla vittoria nel prologo di Mantova indossa anche la maglia rosa per un giorno mentre Vicki Whitelaw centra il secondo successo stagionale nella cronometro di 9 km disputata a Novara. Bilancio del Giro in attivo per tutte e due.

Grassi, Kirch - 6
Rispettivamente 11esima e 12esima nella classifica generale finale. Hanno avuto un andamento opposto nella corsa rosa (la messicana della System Data in crescita mentre Rosane Kirch, la brasiliana della Michela Fanini, è andata in calando dopo il bel settimo posto sul Serra), ma hanno dato una bella visibilità alle proprie squadre.

Baccaille - 5,5
Senza la caduta nella discesa del Cuvignone avrebbe potuto far meglio del 17esimo posto finale nella generale però le è sempre mancato qualcosa sia in salita che in volata per riuscire a lottare con le più forti. In casa Fenixs da segnalare la buona prova di Alice Marmorini (6,5), sorprendente sesta nella volata di Altedo.

Pucinskaite - 5
Lei stessa era cosciente di non essere al top della forma ma dopo il secondo posto sul Monte Serra si che pensava che il podio fosse alla sua portata. Nella tappa di Laveno invece incappa in una di quelle giornate in cui tutto va storto con le gambe che non girano al meglio e una foratura in discesa nel momento decisivo. Nella penultima tappa aiuta la compagna di squadra Hausler a difendere il podio: adesso l'obiettivo sono le Olimpiadi.

Arndt - 5
Il percorso era onestamente troppo duro per lei per poter essere competitiva nella classifica generale ma non si è mai fatta vedere nelle varie tappe: almeno l'anno scorso con un'azione nel finale era riuscita a portarsi a casa una tappa. Probabilmente era un pò stanca dopo una stagione corsa sempre ad alto livello.

Bronzini - 5
La condizione non era al top e si è ritrovata contro una Teutenberg praticamente imbattibile. Ha chiuso il Giro con due terzi e due quarti posti senza riuscire però ad avvicinarsi mai alla tedesca: probabilmente ha influito anche l'essere in una squadra giovanissima e senza l'esperienza necessaria per pilotarla al meglio nei finali movimentati.

Schleicher - 4
In tutto il Giro è riuscita a disputare una sola volata (a Rosolina Mare) chiudendo terza. Un prestazione deludente per una campionessa come lei (vanta 9 successi sulle strade della corsa rosa) considerando anche che di recente si era imposta in una tappa all'Emakumeen Bira e in una al Giro del Trentino.

Ljungskog - 4
Ha lasciato la Menikini dopo soli 6 mesi per ritornare alla Flexpoint proprio in vista del Giro ma il cambio non le ha giovato: solo 23esima in classifica a più di 27' dalla Luperini. La svedese due volte iridata è stata senza dubbio la delusione maggiore di questo Giro considerando che nella corsa rosa fu sesta l'anno scorso e terza nel 2006 e che quest'anno si era già imposta al Tour de l'Aude e nella prova di Coppa del Mondo a Berna.

Sebastiano Cipriani

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