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Tutte le emozioni dal Lago Le Bandie - Kupfernagel irresistibile, Vos meravigliosa

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Era la grande favorita e non poteva tradire le attese, soprattutto se si considera che solamente lo scorso anno gli appassionati non hanno letto il suo nome tra le atlete sul podio. Hanka Kupfernagel si è così andata a prendere di giustezza la quarta maglia iridata in nove edizioni del campionato del mondo e così, come accennavamo, ad oggi risulta che solo nel 2007 è rimasta fuori dal podio, se si considera che nel palmarès della tedesca ci sono anche tre medaglie d'argento e una di bronzo.
Riflettori interamente puntati sulla tedesca, quindi? Niente affatto, e il perché è presto detto, dal momento che se c'è in gara una certa Marianne Vos si può già scommettere in anticipo che non si assisterà ad una corsa banale, a maggior ragione se la voglia di tentare l'avventura anche su pista per cercare la qualificazione alle Olimpiadi di Pechino, l'ha costretta gioco-forza a trascurare del tutto il ciclocross, eccetto i campionati nazionali (in cui s'è piazzata quarta) e ciò significa scattare dalla griglia partenza in ultima posizione.

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Tra speranze ed incognite, quindi, sono in 38 ad essere pronte a darsi battaglia e, non appena dato il segnale, ecco che un impeto scuote il pubblico italiano: Vania Rossi parte col piede giusto ed è terza dietro Daphny Van Den Brand, che proprio in Italia ha conquistato il suo unico titolo mondiale, a Monopoli nel 2003, e che presenta come autorevole credenziale il titolo europeo conquistato pochi mesi orsono a Hittnau, in Svizzera (senza dimenticare che l'Olanda, detto già della Vos, presenta anche Mirijam Melchers-Van Poppel come possibile carta da top-5), e la ceca Havlikova.
Non parte invece molto bene la francese Salvetat, campionessa uscente, e già da questo si capisce che sarà molto difficile un'eventuale riconferma. Pian piano viene fuori la canadese Wendy Simms, che si porta in testa al gruppo prima di venire affiancata dalla Kupfernagel, dalla Van Den Brand, dalla Havlikova e dalla francese Ferrier-Bruneau; sono proprio queste cinque atlete a concludere in testa il primo giro, con la Rossi staccata di una decina di secondi.
La Ferrier-Bruneau mostra di avere una buona gamba e difatti è proprio lei che cerca di tenere il passo della Kupfernagel che, evidentemente, comincia a far capire che se si vuole la maglia bisognerà fare i conti con lei; mentre poco dietro la Havlikova e la Van Den Brand vengono raggiunte dalla statunitense Rachel Lloyd.
Si giunge così alla conclusione del secondo giro, ma proprio in prossimità del passaggio ecco che la sagoma arancione di Marianne Vos comincia a venir fuori di prepotenza verso le primissime posizioni, mentre Vania Rossi comincia a risentire un po' dello sforzo determinato dalla buona partenza e scivola oltre la ventesima posizione, ad oltre 1'30" dalla testa della corsa.
Il passo del duo di testa è senza dubbio buono, ma la Kupfernagel è decisa a levare di ruota la transalpina Ferrier-Bruneau e così il nuovo attacco è inevitabile e porta in dote una decina di secondi di vantaggio. Intanto la Vos continua la sua gara di rimonta ed il suo ritardo è di poco più di 20". L'azione della Kupfernagel non assume ancora i contorni del colpo da kappaò, e così la Ferrier-Bruneau si riporta a pochi secondi da lei in prossimità del passaggio, ed anche la Vos scende sotto i venti secondi di ritardo. Alle loro spalle, se è vero che la canadese Simms continua a portare avanti positivamente la propria gara, inizia a carburare anche l'altra francese Laurence Leboucher, altro nome sicuramente non sconosciuto ai più attenti, dato che la transalpina vanta due titoli iridati.

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Il ritardo della Leboucher è di 26" al terzo passaggio, mentre la Van Den Brand comincia a capire che questa non sarà la sua giornata e passa in sesta posizione, con 32" di ritardo. Le doti sul passo della Kupfernagel, che nello scorso settembre aveva fatto suo l'iride della prova a cronometro ai mondiali su strada, cominciano a farsi sentire con più consistenza e, nonostante la volenterosa Ferrier-Bruneu cerchi ancora di ridurre lo svantaggio, il gap oscilla sempre tra i dieci e i quindici secondi. Qualche brivido ce l'ha invece la Vos che, a causa di una scivolata, viene raggiunta dalla Leboucher.
Si conclude così il quarto giro, con la Kupfernagel che può gestire 13" di vantaggio sulla Ferrier-Bruneau e 20" su Vos e Leboucher, praticamente appaiate; poi seguono la Salvetat a 32" e la Van Den Brandt, ormai quasi a 1'. Vania Rossi recupera qualche posizione e transita ventesima con poco più di 2'30", mentre più attardate, ma molto vicine tra loro, Daniela Bresciani, Milena Cavani e Francesca Cucciniello.
Inizia l'ultimo giro e la Kupfernagel prosegue con la sua andatura potente che, col passare dei minuti, costituisce l'ipoteca per il titolo, mentre alle sue spalle inizia il vero show di Marianne Vos (che non a caso alla fine farà registrare il giro più veloce della gara col tempo di 8'40”): con un'azione decisa, l'olandese toglie di ruota sia la Leboucher, sia la Ferrier-Bruneau, e prosegue spedita verso quello che per lei è comunque un successo, ossia la conquista di una medaglia alla fine di una stagione invernale durante la quale praticamente non ha mai corso nel fuoristrada.
Si giunge così all'epilogo, con Hanka Kupfernagel che per la quarta volta alza le braccia al cielo e con l'esultanza di una stremata Vos, che termina a 13" dalla tedesca, con la medaglia d'argento assicurata. A 17" giunge l'esperta Leboucher, che corona con un nuovo podio una seconda parte di gara orgogliosa; e pazienza se ciò vada a finire a discapito della pur brava Ferrier-Bruneu, che accusa la fatica e giunge appena fuori la zona medaglie, a 26".

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Ancora Francia in quinta posizione, ed è il turno proprio della campionessa uscente Maryline Salvetat (52" il suo ritardo), seguono poi la Melchers (a 58"), la Simms (buona la sua prova, chiusa in 7a posizione), la Van Den Brand (deludente 8° posto a 1'19"), la Lloyd (1'23") e la francese Mani (1'42"). A 3'18" termina la sua generosa prova Vania Rossi, che ha concluso dignitosamente dopo il momento di difficoltà, mentre almeno un applauso per l'impegno va comunque fatto a tutte le altre atlete ed alle altre rappresentanti della nazionale azzurra che hanno concluso la prova, vale a dire Francesca Cucciniello (25esima a 5'01"), Daniela Bresciani (26esima a 5'02"), Milena Cavani (28esima a 5'15") e la più giovane del gruppo, Veronica Alessio (35esima a 8'21").

Vivian Ghianni

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