«Siamo una vera multinazionale rosa» - Franco Chirio, team manager dell'USC Chirio Forno d'Asolo, ci presenta il team
Nella splendida cornice di Villa Durazzo a Santa Margherita Ligure si è tenuta la presentazione ufficiale della USC Chirio Forno d'Asolo, squadra astigiana che da otto anni è presente su tutti i traguardi più importanti del ciclismo femminile. La squadra del presidente Fabio Gallina è una vera e propria multinazionale del ciclismo visto che figurano in organico ben 28 atlete in rappresentanza di ben 10 nazioni differenti; la punta di diamante sarà certamente la lituana Rasa Polikeviciute, campionessa del mondo nel 2001 a Lisbona, che a 37 anni si lancia ancora una volta a caccia degli appuntamenti più prestigiosi. Il team manager Franco Chirio ci guida alla scoperta del gruppo tra una sguardo alla passata stagione e gli obiettivi di quella appena iniziata.
Partiamo dalla stagione passata. Ci può fare un bilancio sull'operato dalla sua squadra?
«Il 2007 è stata una buona stagione. Per un team manager è già una grande soddisfazione quando l'organizzazione della squadra gira a meraviglia, visto anche che secondo i regolamenti noi dobbiamo offrire vitto e alloggio alle ragazze; se poi a questo si aggiungono ottimi risultati anche dal punto di vista sportivo allora il bilancio è davvero positivo: le vittorie di Clemilda Fernandes alla Copa America e al Giro del Valdarno sono state due vere perle, ma abbiamo fatto molto bene anche alla Route de France».
C'è stata, invece, qualche delusione o una gara in cui ha pensato che si poteva fare molto di più?
«Sicuramente ci aspettavamo di più dal Giro d'Italia: per una squadra italiana è sempre la vetrina più importante e non siamo riusciti a metterci bene in evidenza. C'è stata una tappa in cui eravamo in una bella fuga, ma a causa di un'incomprensione tra le ragazze non siamo riusciti a fare risultato».
Passiamo ora alla stagione che è appena iniziata, ci aiuta a scoprire tutte le novità in casa Chirio Forno d'Asolo?
«Quest'anno abbiamo ampliato notevolmente la rosa, con ben 28 ragazze sotto contratto visto che ci aspetta un calendario molto intenso. Una delle novità maggiori sarà certamente sull'ammiraglia grazie all'arrivo del direttore sportivo Francesco Fabbri dalla Safi che si affiancherà ad Antonio Fanelli. Sicuramente il suo arrivo ci permetterà di avere una qualcosa in più anche nel rapporto con le tante ragazze dell'est che abbiamo nella rosa».
A questo proposito vediamo come tra i nuovi arrivi ci siano ben cinque giovani dalla Lituania.
«Si, è vero. Siamo in ottimi rapporti con la federazione lituana e abbiamo deciso di puntare su un gruppo di giovani molto interessanti e che già quest'anno potrebbero darci soddisfazione: mi riferisco soprattutto alla Unguryte il cui obiettivo saranno i campionati europei di Arona. Però non dimentichiamoci anche delle altre ragazze che sono arrivate, Marotta e Rizzi sono giovani italiane molto valide e che potranno fare esperienza mentre Evelyn García, nonostanste abbia solo 25 anni, ha già dimostrato il suo valore e quest'anno potrebbe fare un ulteriore salto di qualità. Ci tengo poi a sottolineare l'acquisto della brasiliana Marzia Da Silva: con lei punteremo al mondiale juniores in Sud Africa ma ha già fatto vedere di poter competere brillantemente nella categoria superiore nonostante non abbia ancora 18 anni».
Quest'ultimo acquisto potrebbe portare anche ad un ulteriore investimento nel settore juniores?
«No, l'acquisto di Marzia è esclusivamente in funzione del mondiale junior, poi disputerà le gare con la nazionale brasiliana, un'altra federazione con cui abbiamo un ottimo legame, e con le élite».
Spostiamo ora sulle corse del 2008. Quali saranno gli obiettivi della squadra?
«Abbiamo un rosa molto valida e vorremmo riuscire a essere protagonisti in tutte le gare più importanti: Mondiali e Olimpiadi saranno certamente gli appuntamenti chiave e se tutto andrà al meglio dovremmo riuscire ad essere presenti con sei o sette ragazze tra le varie nazionali, il che sarebbe un grandioso risultato. Poi ci sarà il Giro d'Italia che per uno sponsor italiano è fondamentale e dovremmo cercare di riscattare un pò la sfortuna edizione dell'anno scorso. Ovviamente poi sarebbe bello far bene anche in tutte le altre corse, a partire dalla Route de France senza dimenticare le classiche della Coppa del Mondo. Siamo certe che le nostre ragazze, con le gemelle Polikeviciute in testa, si faranno valere».
Il 2008 della Chirio Forno d'Asolo si è aperto in maniera fantastica grazie al successo di Uenia Fernandes nella Copa America, in Brasile. Di certo sarà stata un grazie iniezione di fiducia nel gruppo.
«Certamente! Iniziare bene fa sempre piacere, in questo modo il gruppo è sempre più motivato e si arriva alle corse importanti con un pò meno pressione. Però questo non si deve trasformare in un eccessivo rilassamento, perché sarebbe controproducente».
Signor Chirio, un'ultima considerazione: vista la presentazione davvero in grande stile, si direbbe che dal punto di vista dell'immagine non vi facciate mancare nulla.
«Certamente, in passato però di presentazioni ne abbiamo fatte anche di migliori. Per una squadra come la nostra credo l'immagine sia un fattore fondamentale: il ciclismo femminile in Italia non ha una grande visibilità e così tocca anche a noi cercare di avvicinare più persone possibile a questo modo anche con eventi come questo. Una maggiore visibilità vuol dire anche un maggior numero di sponsor pronti ad investire nel settore».