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Geelong World Cup: Mattis da legare! - Successo all'americana, beffata la High Road

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Con la sesta edizione della gara disputatasi a Geelong in Australia si apre l'annata 2008 per quel che riguarda la Coppa del Mondo, dopo che pochi giorni prima c'era stato il tradizionale prologo rappresentato dal Geelong Tour, vinto dall'austriaca Christiane Soeder, grazie soprattutto al successo nella cronometro iniziale. Di certo se qualcuno avesse pronosticato un finale di gara scontato, con volatone a ranghi compatti che sarebbe andato ad esaltare le migliori ruote veloci presenti, sarà rimasto piacevolmente sorpreso dal deciso e convinto fuori programma messo in atto dall'americana Katheryne Curi Mattis e dall'atleta di casa Emma Rickards. Le due atlete hanno infatti dato vita ad un'azione coraggiosa su cui a recitare il maggior mea culpa non può che essere l'High Road che a fine giornata risulta la vera grande sconfitta e che quindi perde subito una grossa occasione dopo che nell'annata precedente la ormai ex T-Mobile era incorsa in più di una critica per il fatto di non essere riuscita a raggiungere determinati risultati nonostante il notevole roster di atlete di un certo rango a disposizione. Chi non scorderà questa giornata è sicuramente la trentatreenne Katheryne Mattis che, dopo il titolo nazionale su strada conquistato nel 2005 e il 3° posto ottenuto al Tour de l'Ardèche dello scorso anno, va a conquistare senza dubbio il risultato più prestigioso della propria carriera.
Sono in 85 a presentarsi al via della prova di 120 km distribuiti in otto tornate da 14,9 km ciascuna e subito si sviluppa un'azione interessante con dodici atlete, tra le quali due atlete molto veloci come la pistard Belinda Goss e Suzanne De Goede. Quando il vantaggio delle fuggitive raggiunge i 55 secondi la High Road entra in azione per chiudere il gap e vi riesce al termine del secondo giro. A questo punto la svolta: Emma Rickards decide di attaccare, seguita dalla portacolori della Webcor Builders Katheryne Mattis. Una mossa quella dell'atleta australiana che si spiega anche col fatto che la Cervelo-Lifeforce è quantomai interessata a bissare la vittoria dello scorso anno ottenuta con Nicole Cooke (assente invece in questa edizione) più con un'azione da lontano, cercando magari di sfruttare le poche asperità di giornata, che con una conclusione in volata dove la concorrenza è molto più quotata. La mossa comunque riesce, se è vero che sia la Rickards che la Mattis vanno di comune accordo e il loro vantaggio aumenta sensibilmente nel corso dei giri fino a raggiungere i 6'50" alla conclusione del tratto in salita nella sesta tornata. Se il vantaggio raggiunge queste proporzioni però è soprattutto per il fatto che in questo caso la High Road non è stata solerte nel soffocare immediatamente sul nascere le velleità delle battistrada ed inoltre non tutte le squadre avrebbero l'interesse a collaborare per poi vedersi battere da una Teutenberg, peraltro già in buona forma, allo sprint. Così quando gente come la Arndt e la Beltman entra in azione per cercare un disperato recupero si ha la netta sensazione che ormai sia tutto inutile, se è vero che vengono recuperati al massimo 3 minuti. Nel corso dell'ultimo giro la Mattis tenta l'allungo sullo strappo ma la Rickards riesce a rispondere e così, con 2 minuti buoni da gestire, il tutto è rimandato alla partita a scacchi che si consuma nell'ultimo chilometro dove le atlete si studiano. Lo stallo si protrae praticamente fino alle ultime centinaia di metri dove la Mattis parte decisa in volata e supera la Rickards, che comunque si prende gli applausi del pubblico per la bella prova. Mentre l'americana dà sfogo alla propria gioia Ina Teutenberg regola dopo 1'08" allo sprint Rochelle Gilmore e Regina Schleicher ma sicuramente mastica amaro per l'occasione persa dal proprio team. A completare la top ten seguono De Goede, Cromwell, Becker, Grain e Düster. Non ha invece concluso la prova Marina Romoli, unica italiana presente al via ma la cosa non deve di certo allarmare: la spedizione australiana della giovane atleta (che ha preso parte anche al Geelong Tour) è da considerarsi utile soprattutto per accumulare esperienza in futuro e comunque la Menikini può ritenersi certamente soddisfatta dai buoni risultati ottenuti in questi giorni, non ultimo il buon piazzamento della Gilmore.
Ora appuntamento tra un mese per l'atteso debutto iridato del Trofeo Alfredo Binda a Cittiglio, in provincia di Varese.

Vivian Ghianni

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