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Berna, riecco Susanne Ljungskog - La svedese della Menikini vince in Svizzera | Cicloweb

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Berna, riecco Susanne Ljungskog - La svedese della Menikini vince in Svizzera

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A furia di tentativi, la giornata buona doveva arrivare prima o poi ed alla fine è arrivata. La Menikini-Selle Italia può godersi finalmente il primo successo di un certo peso di questa annata 2008 e lo deve tutto alla classe e l'esperienza di Susanne Ljungskog. La trentaduenne svedese, che nel proprio palmarès può vantare ben due titoli iridati, si è aggiudicata il Tour de Berne, sesta prova stagionale di Coppa del Mondo, dando fondo a tutte le proprie energie per stroncare la concorrenza nei chilometri finali di una gara resa sicuramente più spettacolare dalla modifica apportata al percorso, con l'inserimento di una nuova asperità che, unita al ritmo sostenuto fin dall'avvio, ha costretto molte atlete (soprattutto le ruote veloci) a dire addio ai sogni di gloria fin dalla prima tornata. Non può quindi non esserci soddisfazione nell'equipe di Walter Ricci Petitoni, capace in questa stagione di arrivare spesso a sfiorare il successo in varie parti del mondo (basti pensare ad esempio ai tanti piazzamenti allo sprint di Rochelle Gilmore) e con la stessa Ljungskog che in alcune occasioni è mancata a causa di qualche malanno fisico.
La gara, che prevedeva quattro giri di un circuito di circa 34 km per complessivi 135,8 km, ha visto prendere il via 161 atlete e, come si accennava in precedenza, ha iniziato ad animarsi fin dalle fasi iniziali, tanto che fin sulla prima ascesa di giornata il plotone ha iniziato a frazionarsi. Soprattutto le maglie della Bigla e della Cervélo Lifeforce, spesso nelle posizioni d'avanguardia, hanno fatto intendere molto presto come fossero proprio questi due team i più decisi a fare corsa dura e a tagliare fuori molto presto più avversarie possibili.
Se ne sono accorte presto, tra le altre, Oenone Wood, Regina Schleicher e l'ex leader di Coppa Suzanne De Goede, costrette ad alzare bandiera bianca nel corso della seconda tornata e con un dazio di oltre 10 minuti pagato sulla linea d'arrivo. Con una simile bagarre non possono che ritrovarsi presto le migliori in testa e nel corso del secondo giro si registra la prima mossa concreta della Cervélo: l'atleta di casa Karin Thürig, spesso protagonista anche nella scorsa stagione in gare di Coppa in appoggio alle leader, si produce nel primo tentativo solitario di giornata, ma non riesce a guadagnare più di 25", soprattutto grazie alla risposta della Bigla con Nicole Brändli e Noemi Cantele che cercano di portar via la fuga (seguite anche dalla tedesca Arndt) e di sfruttare il gran lavoro dell'altra Thürig in gara, Andrea (sorella di Karin) e di Jennifer Hohl.
Sotto l'impulso della Bigla, quindi, il gruppo delle favorite si ricompatta; guai però a pensare ad un ritorno alla calma: nel penultimo giro infatti nuova mossa Cervélo con attacco in salita di Kristin Armstrong, su cui è ancora la Bigla ad impegnarsi per chiudere, ed ancora un tentativo dell'indomita Karin Thürig, che riprova in solitaria guadagnando fino a 30" prima di veder scemare la propria azione sulle prime rampe di salita nel corso dell'ultimo giro.
A questo punto inizia la vera e propria fase calda di gara: Susanne Ljungskog decide che è giunto il momento di rompere gli indugi e sferra l'attacco, che però trova la pronta risposta di Marta Bastianelli e di altre 17 atlete, con tutte le più forti (tra queste Brändli, la vincitrice dello scorso anno Pucinskaite, Armstrong, Melchers, Neben, Jolanta Polikeviciute). Sembrerebbe quindi configurarsi una volata con 19 candidate al successo, ma quando al traguardo mancano 15 chilometri, la Ljungskog parte nuovamente all'attacco, decisa ad andare fino in fondo. Nel gruppetto non c'è la dovuta reazione, solo Priska Doppmann abbozza un tentativo, ma con scarsa convinzione e così l'atleta svedese può presentarsi tutta sola al traguardo ed alzare le braccia al cielo.
Dopo 8" si disputa la volata per la seconda posizione, che vede prevalere Judith Arndt. L'atleta della High Road, che continua nel suo buon momento di forma, incamera quindi 50 punti e, approfittando dell'assenza della (ex) leader Marianne Vos (impegnata in Repubblica Ceca), conquista l'insegna del primato portandosi a 167 punti. Il podio di giornata viene completato dalla ritrovata Mirijam Melchers-Van Poppel, poi a seguire Beltman, Jolanda Polikeviciute, Sara Mustonen (menzione anche per quest'altra atleta svedese, autrice di una prova notevole), Egyed e poi in ottava posizione Marta Bastianelli, che comunque con i punti conquistati risale in quinta posizione in graduatoria.
A completare la top-ten un'altra atleta svedese, Emma Johansson ed Edita Pucinskaite. Leggermente più staccate le altre due atlete Cervélo, Christiane Soeder e Kristin Armstrong, mentre tra le file italiane da registrare la 17esima posizione di Monia Baccaille e il ritardo più consistente (5'29") di Noemi Cantele e Giorgia Bronzini sul traguardo.
Nuovo appuntamento con la Coppa del Mondo a fine mese: il 31 maggio infatti si volerà oltreoceano per la settima prova in programma, in Canada a Montreal.

Vivian Ghianni

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