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Un balcone sui Balcani - Il nostro sguardo sugli Stati slavi

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Dopo aver parlato dei giovani corridori del centro Europa, stavolta ci spostiamo leggermente più a sud per analizzare il vivaio sloveno, allargando poi lo sguardo anche agli altri Paesi della penisola balcanica. Partiamo proprio dalla Slovenia perché, per quantità e qualità, il movimento giovanile è uno dei più interessanti in assoluto, a prescindere da ogni divisione geografica: fin dai primi anni dopo la sua indipendenza, il piccolo paese della ex Jugoslavia ha avuto la fortuna di avere qualche discreto corridore (uno su tutti Valter Bonca, che ha corso diversi anni in formazioni italiane) che ha portato risultati e interesse verso la disciplina.
Con il passare degli anni si sono poi affermati in campo internazionale corridori come Stangelj, Klemencic e Valjavec, ma il verso salto di qualità è arrivato nel 2001, con la medaglia di bronzo al Campionato del Mondo di Lisbona ottenuta da Andrej Hauptman (nel 2010 team manager della Radenska): questo risultato eccezionale, ripetuto in parte l'anno successivo (a Zolder, Hauptman e Klemencic furono quarto e quinto), ha portato grande linfa al movimento nazionale e un'ottima cooperazione tra Federazione e squadre (l'attuale Adria Mobil è la Continental più conosciuta) ha portato progressivamente il ciclismo sloveno ad un livello sempre più alto. E non è un caso se in breve tempo la Slovenia si è trovata con molti corridori in grado di primeggiare nella categoria Under 23: pensiamo a Janez Brajkovic (Campione del Mondo a cronometro nel 2004 che però tra i professionisti non è riuscito ancora a trovare una grande continuità di rendimento), Tomasz Nose e Grega Bole. Ancora adesso, mentre tra i professionisti c'è stato il salto di qualità del velocista Bozic, tra gli Under 23 ci sono prospetti molto interessanti e già se ne intravvedono altri all'orizzonte.
Diversa la situazione negli altri paesi della ex Jugoslavia. La Serbia non ha un movimento vero e proprio (va seguita però la crescita di Gabor Kasa, classe 1989), mentre qualcosa di interessante comincia a vedersi in Croazia: dopo che, per anni, Rogina e Miholjevic sono stati gli unici a tenere un'attività di buon livello, adesso la nascita del team Loborika ha dato chance a più di un giovane di mettersi alla prova. In altri Paesi privi di tradizione come Montenegro, Macedonia, Bulgaria, Romania e Grecia (che slava non è, ma è contigua), la situazione è ancora peggiore e difficilmente vedremo a breve termine un ragazzo di spessore proveniente da queste terre: in prospettiva il più interessante sembra essere il romeno Andrei Nechita, classe 1988, attuale campione nazionale e ottavo agli Europei di Verbania nel 2008.


Under 23 e professionisti in team "minori"

Marko Kump (Adria Mobil - 9/9/1988)
Uno dei giovani più interessanti prodotti dal movimento sloveno, che dopo Andrej Hauptmann e Zoran Klemencic torna a proporre un atleta in grado di mettersi decisamente in evidenza negli arrivi a ranghi compatti. Definire Kump un semplice velocista non è però corretto, vista l'ottima tenuta sulle salite brevi a cui in certi casi ha abbinato anche l'abilità ad inserirsi nelle fughe. Insomma se riesce a stare davanti lì dove le altre ruote veloci vengono inesorabilmente ricacciate indietro diventa molto pericoloso. Dopo le prime positive comparse nelle precedenti stagioni, è stato questo 2009 a porlo in grande attenzione, sia quando si è trattato di rivaleggiare coi professionisti (vincitore di una tappa al Giro di Slovenia battendo Luca Paolini; 2° nella prima semitappa della Settimana Coppi e Bartali dove fu battuto dal solo Napolitano; 5° al GP Costa degli Etruschi e 7° in una tappa del Giro della Provincia di Grosseto), sia quando era opposto ai più interessanti dilettanti del lotto: 4° al Trofeo ZSSDI (corsa dal percorso ben poco adatto ai velocisti), 6° al ZLM Tour, vincitore di una tappa in Coppa delle Nazioni in Canada e al Tour de l'Avenir. A questo aggiungiamo il 6° posto nel mondiale di Mendrisio l'argento ai Giochi del Mediterraneo, dove fu battuto per pochissimo al fotofinish da Peruffo e potremo ulteriormente capire come sia un corridore da non farsi scappare tanto facilmente in futuro.

Kristjan Koren (25/11/1986)
Il migliore tra i novizi di Slovenia, a cui ha senz'altro giovato la militanza nella Sava e nella Perutnina Ptuj, piccole Continental del proprio paese, con cui ha avuto il primo assaggio in gare professionistiche, prima che il 2009 nelle file della Bottoli Nordelettrica Ramonda rappresentasse il trampolino di lancio per il passaggio stabile al ciclismo che conta. È un corridore completo, capace di poter lottare per la vittoria su tutti i terreni, anche se idealmente caratteristiche come le sue potrebbero far pensare ad un corridore più da corse di un giorno che da gare a tappe ma comunque al momento nulla è precluso. Ottimo sul passo, tanto che a cronometro non solo ha conquistato titoli nazionali ma è riuscito anche a ben piazzarsi nelle più importanti competizioni (5° all'Europeo nel 2005, 7° nel 2008 e 10° nel 2005 al Mondiale, 5° nel 2009 ai Giochi del Mediterraneo), è dotato anche di un notevole spunto veloce che gli ha permesso di mettersi in evidenza anche negli arrivi a ranghi compatti. In più ha una buona tenuta anche in salita, come dimostrano i risultati ottenuti in alcune delle maggiori gare a tappe per Under 23: 3° al Giro delle Regioni 2008, 5° al Giro Baby (con 2 successi di tappa compresa la tappa conclusiva di Gaiole in Chianti sulle strade bianche) e al Giro del Friuli 2009, 11esimo all'Avenir 2008. Di rilievo anche i successi in una tappa dell'ultimo Giro della Val d'Aosta e nella Cote Picardie 2008 ed il 6° posto nell'Europeo in linea sempre nel 2008. Dal 2010 correrà nella Liquigas.

Gasper Svab (Sava - 18/7/1986)
In attesa che arrivi una chiamata importante ha finora sempre militato nella Sava da Under 23 e le cose migliori le ha fatte vedere in brevi corse a tappe. Passista-scalatore, si è fatto apprezzare anche in Italia grazie a lusinghiere prestazioni nel Giro delle Regioni, in cui si è classificato terzo nel 2007 ed in altre gare impegnative come il Gran Premio San Giuseppe 2009, concluso in quarta posizione, o la Milionaria di Montappone, dove nel 2008 fu ottavo. Anche il terzo e quinto posto ottenuti al Gran Prix du Portugal nel 2007 e nel 2008 sono meritevoli di citazione ma senza dubbio è stato molto buono il suo comportamento nel Giro di Slovenia di quest'anno, quando al termine di una gara impegnativa e con una concorrenza ben qualificata, è riuscito a concludere al quinto posto nella generale. Per lui anche la soddisfazione della vittoria da profeta in patria nel GP di Kranj.

Blaz Jarc (Adria Mobil – 17/7/1988)
Oltre a Kump l'Adria Mobil ha messo in vetrina anche lui nell'ultima annata. Atleta forte sul passo che ha una buona propensione per le gare a cronometro, in cui è riuscito già a farsi notare grazie a piazzamenti come l'8° posto al mondiale di specialità a Mendrisio e al 10° all'Europeo in Belgio (oltre al 6° posto nella crono al Tour de l'Avenir nel 2007). Anche nelle gare in linea però si è già tolto qualche bella soddisfazione, su tutte la conquista del titolo nazionale sloveno in questa stagione giungendo in perfetta solitudine sul traguardo. Da non dimenticare neppure l'11esimo posto all'Europeo in linea in questo 2009 ed il 5° posto al GP Liberazione nel 2007, che ne fanno un corridore da non sottovalutare ed in grado di ben comportarsi anche negli arrivi a ranghi compatti.

Blaz Furdi (Sava - 27/5/1988)
Altro portacolori della Sava, in certe giornate è davvero difficile tenerlo fermo, visto il feeling che spesso ha avuto con le fughe, anche a lunga gittata. Passista dotato di buon spunto veloce, si è messo in mostra nel nostro Paese fin da juniores (vincitore di una tappa nel Giro di Toscana, secondo nel GP dell'Arno e terzo al Trofeo Città di Ivrea nel 2006), proseguendo anche da Under 23 dove ha ottenuto due podi nel Trofeo San Vendemiano e a Montappone nella scorsa stagione, entrambe concluse al terzo posto. Atleta coriaceo, nel 2009 ha saputo fornire prestazioni convincenti, piazzandosi al quarto posto nel Fiandre Espoirs e ottavo all'Europeo. Tutto sommato buona anche la sua tenuta in salita. Tra i più giovani occhio anche a Jan Tratnik (classe 1990), già nei primi 20 al Fiandre e al Tour de l'Avenir e a Pavel Gorenc (classe 1991), prossimo al debutto tra gli Under 23 e vincitore di una tappa al Giro della Lunigiana 2009.

Kristijan Durasek (Loborika – 26/7/1987)
Assieme a Kiserlovski appare il giovane in cui sono attualmente riposte le speranze croate. Buono sul passo ed in grado di difendersi abbastanza bene in salita, nell'ultima annata si è laureato campione nazionale in linea ma le sue prestazioni non sono passate inosservate neppure in gare di un certo prestigio, dal momento che ha racimolato un notevole 6° posto al Gp di Capodarco ed il 7° nel Trofeo Bastianelli. Qualche buon risultato lo ha ottenuto anche in gare a tappe (4° al Giro di Serbia nel 2008), mentre agli Europei di Verbania nel 2008 terminò la prova in linea in 13esima posizione. Per giudizi più approfonditi saranno utili ulteriori riscontri ma al momento è uno degli esponenti più convincenti di un movimento che appare in ogni caso meno florido rispetto a quello della vicina Slovenia.

Eugert Zhupa (4/4/1990)
Nelle ultime annate si è creato un discreto movimento ciclistico anche in Albania, grazie alla presenza giovani corridori che, a partire dalla categoria juniores, hanno modo di schierarsi al via di alcune delle corse più importanti. La vicinanza con l'Italia gioca altresì un ruolo determinante, se è vero che molti finiscono con il correre e mettersi in mostra in formazioni nostrane. Uno di questi è proprio Zhupa, corridore che ha nel passo le sue doti migliori e che proprio per questo ha già difeso i colori della propria nazione nelle prove a cronometro ai campionati del mondo e ai Giochi del Mediterraneo. La sua prima annata tra i dilettanti è stata buona, con la vittoria del campionato nazionale (in linea e a crono) a cui si è affiancata anche quella ottenuta a Campagna Lupia, oltre ad un contributo prezioso per la causa della Bottoli. Prima di lui si era messo in mostra nelle scorse stagioni anche Ervin Haxhi (classe 1988), che vanta qualche esperienza da stagista nell'Amore&Vita ma che alla generosità mostrata in qualche tentativo di fuga non ha abbinato un rendimento costante nel corso delle varie annate.


Professionisti di prima fascia

Simon Spilak (Lampre-NGC – 23/6/1986)
Altro talento sbocciato nell'Adria Mobil, a 19 anni fu 5° al Mondiale Under 23 a cronometro di Madrid. Successivamente ha un po' abbandonato le doti da cronoman per concentrarsi sulle salite, anche se le doti da passista gli sono rimaste eccome. Nel 2007 è stato 4° al Giro di Slovenia e al Tour de l'Avenir, vincendo La Côte Picarde. L'anno successivo, col passaggio in Lampre, arriva anche il primo GT concluso: il Giro d'Italia (48esimo), ma soprattutto la dimostrazioni di grandi doti con il freddo (12esimo alla Parigi-Nizza) e sul pavé, col 5° posto a La Panne e il 9° al Giro delle Fiandre. L'unico acuto del 2009 è stato una tappa in salita al Giro di Slovenia vinta con grande classe, a cui va aggiunto l'esordio al Tour de France (finito senza grandi acuti).

Robert Kiserlovski (Fuji-Servetto – 9/8/1986)
Terminare nei primi 10 una breve corsa a tappe notoriamente molto montagnosa come il Giro di Slovenia (fu 8°) a soli 19 anni - nel 2005 - aveva lasciato capire quali fossero le sue doti: passista scalatore dalle lunghe leve, ha vinto il Palio del Recioto nel 2007 ed è salito sul podio in Slovenia nel 2008 (4° nel 2006), concludendo anche all'8° posto la Settimana Lombarda. Uscito lo scorso inverno dall'aura dell'Adria Mobil, alla Coppi&Bartali (corsa con l'Amica Chips) Kiserlovski è stato sempre con i migliori - Cunego, Evans, Visconti, Soler, Pozzovivo - in salita. Dopo il fallimento del team si è accasato alla Fuji, con cui è riuscito ad ottenere l'11esimo posto al Giro d'Austria nonostante le poche gare nelle gambe. L'anno prossimo farà parte della Liquigas-Doimo e potremmo vederlo coi gradi di capitano in parecchie brevi corse a tappe.

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