Melbourne supremacy - Bronzini domina la corsa a punti

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Quando nella giornata di ieri aveva conquistato l'argento nello scratch alle spalle della russa Romanyuta si era detta un po' sorpresa del fatto che la sua condizione fosse già così buona in questo periodo, visto che gli appuntamenti che contano realmente arriveranno nei prossimi mesi. Evidentemente però quando Giorgia Bronzini trova avversarie capaci di mettere anche se di poco la ruota davanti alla sua, riesce a tirare fuori una determinazione da vendere, quella determinazione che probabilmente chi scende per la prima volta in pista con una maglia iridata addosso sa di dover avere, perché in quell'arcobaleno in fondo è racchiusa un po' tutta la storia del ciclismo femminile italiano annata 2009. E allora ecco che la storia si ripete ed il cammino ricomincia lì dove si era interrotto, con Giorgia sul gradino più alto del podio nella corsa a punti, specialità in cui la concorrenza è sempre agguerrita ma in cui la piacentina ha ormai trovato il suo terreno di caccia prediletto per ergersi a "signora degli anelli". Curiosamente proprio come in occasione della rassegna iridata di Pruszkow lo scratch ha probabilmente dato quel qualcosa in più in termini di convinzione e possibilità di ottenere un ottimo risultato e se in quell'occasione la medaglia di legno fu senz'altro lo sprone per prendersi una solenne rivincita nella specialità prediletta, questa volta è stato un degno antipasto per dirci che Giorgia Bronzini sta meglio del previsto.
Il fatto che la gara non si sia rivelata una passeggiata di salute dà ulteriore risalto alla prestazione della Bronzini, per nulla intimorita da una Belinda Goss che aveva nel conforto del pubblico un'arma in più a proprio vantaggio e da una Evgenyia Romanyuta decisa a puntare al bis personale e che comunque concluderà questo week end con la leadership nelle classifiche di specialità sia per quel che riguarda lo scratch (22 punti) che la corsa a punti (15 punti, ovvero tre in più della Bronzini, ora appaiata a 12 con Goss e Armitstead). Passati i primi due sprint, vinti dalla belga D'Hoore e dalla tedesca Sandig, la Bronzini ha iniziato a fare sul serio aggiudicandosi il terzo (dopo il punto conquistato nella prima volata) ed ha piazzato la botta decisiva tra il quinto ed il settimo degli otto sprint previsti, dove è riuscita a racimolare un primo, un secondo ed un terzo posto che hanno portato il suo score a quota 16 punti. A nulla sono valsi i tentativi di rimonta di Shelley Olds e Madeleine Sandig, che hanno dato vita ad una bella lotta per determinare gli altri due gradini del podio e sono finite appaiate a quota 11 punti, anche se il piazzamento all'ultimo sprint ha finito col premiare la statunitense. Dal podio sono invece rimaste escluse sia la Romanyuta, vincitrice dell'ultima volata, che con 10 punti si è fermata alla quarta piazza, sia la Goss, che invece di punti ne ha racimolati 8.
Non si può comunque concludere senza spendere due parole anche nei confronti di Marta Tagliaferro, sempre preziosa nel suo contributo in appoggio alle altre compagne (mostrato già nello scratch) e all'occorrenza capace di diventare una pedina di buon affidamento in grado di sfruttare l'occasione, come dimostra il titolo Europeo di specialità conquistato quest'anno tra le Under 23.
Insomma questo straordinario 2009 si avvia pian piano alla conclusione ma la parola "vittoria" non sembra proprio voler abbandonare Dino Salvoldi ed il suo splendido gruppo di azzurre. Noi, d'altro canto, non possiamo che rallegrarcene.