Oops! I did it Hagen - Anche la crono finale a Boasson
Giovane, bello e fortissimo, in grado di vincere in volata, a cronometro e su percorsi collinari: questo è in breve il ritratto di Edvald Boasson Hagen, il giovane ciclista norvegese del Team Columbia che ogni giorno che passa sembra diventare sempre più fenomenale. Stavolta a stupire non è tanto la vittoria sulle strade di Amersfoort della cronometro finale dell'Eneco Tour (e quindi anche della classifica generale della corsa) ma il fatto che questa sia arrivata sotto una pioggia battente mentre molti rivali avevano concluso la prova restando asciutti.
Il percorso molto tecnico di 13,1 km era l'ideale per una sfida sul filo dei centesimi tra i grandi protagonisti di questo Eneco Tour per la vittoria di tappa visto che i distacchi da Boasson nella generale erano praticamente incolmabili. E come previsto la sfida c'è stata visto che all'intermedio il miglior tempo è stato fatto segnare da Sylvain Chavanel con appena 18 centesimi di vantaggio su Boasson, 1" su Langeveld e 2" su Tjallingi e Posthuma. Nel duello tra questi cinque corridori, però, ha voluto mettersi in mezzo anche la pioggia forse nel tentativo di favorire il trio olandese della Rabobank: subito dopo l'arrivo di Langeveld (che taglia il traguardo in 16'11", miglior tempo con 1" su Tjallingii) hanno iniziato a cadere alcune gocce di pioggia che obbligavano i corridori ancora sul tracciato ad affrontare con grande cautela i tratti più tecnici con strade strette, curve e chicane. Il destino però ha voluto che il più danneggiato in questa situazione fosse proprio uno degli olandesi, Joost Posthuma, che in una curva a destra è scivolato per colpa di una pista ciclabile ed ha perso tempo precipitando dalla quinta all'undicesima posizione della generale; subito dopo di lui Chavanel ha tagliato il traguardo con 10" di ritardo da Langeveld e, nonostante avesse lo stesso tempo del francese all'intermedio e la necessità di non cadere per vincere la corsa, Boasson Hagen ha continuato a spingere e disegnare le curve con maestria chiudendo con ben 4" su Langeveld, 5" su Tjallingii e ben 14" (accumulati tutti nel finale bagnato) su Chavanel. Tra i promossi di giornata dobbiamo senz'altro citare anche il nostro Francesco Gavazzi che grazie ad una buona cronometro (ha perso 44" da Boasson) è riuscito a difendere la top-10 terminando appunto decimo. La generale quindi vede Chavanel secondo a 45", Langeveld terzo a 48" e ben quattro corridori a 58" (ordinati secondo i centesimi delle due cronometro), Van den Broeck, Monfort, Flecha e Bak.
Voti molto negativi invece per due corridori della Garmin che in questa giornata hanno tenuto un comportamento assolutamente poco onorevole nei confronti della corsa: Tyler Farrar, nonostate il secondo posto nella generale, ha deciso fin dal mattino di non prendere il via nonostante la possibilità di lottare per il podio mentre il britannico Wiggins dopo aver fatto segnalare il miglior tempo parziale (comunque migliorato nel finale dai migliori) si è inspiegabilmente rialzato, forse per non rischiare visto che in quel momento la strada era bagnata: passare dal miglior tempo ad un'andatura turistica e poi neanche transitare sotto lo striscione d'arrivo è decisamente inusuale e non dovrebbe succedere in una corsa che fa parte (anche se molto discutibilmente) dell'élite del ciclismo mondiale.
