Il Portale del Ciclismo professionistico

.

Grrrrreipel, altro ruggito - Terza affermazione per il tedesco

Versione stampabile

Bisogna avere tutta la tenacia e la buona volontà di Jesús Rosendo Prado per pensare di assurgere all'altare dello spettacolo in una tappa come quella di oggi, che doveva prevedibilmente rifocalizzare le attenzioni sulle (poche) ruote veloci rimaste in gruppo. Un pelotón che dopo i 25 minuti concessi ieri a Lars Boom ed in attesa di rianimarsi verso la cittadella di Ávila, ha deciso di prendersi un'altra giornata di tranquillità, per lasciare ai volenterosi, temerari, pazzi (chiamateli come volete) l'onere di sobbarcarsi fatica e guadagnarsi visibilità col passare dei chilometri.
Solo uno quest'oggi ha raccolto l'invito, Rosendo appunto, portacolori di un'Andalucía che ha trovato nelle fughe a lunga gittata il miglior modo per dare un senso alla propria partecipazione in quest'edizione della Vuelta. Alla fine 143 chilometri di avanscoperta, dal km 8 circa fino ai meno 18 dal traguardo con un vantaggio massimo di 12 minuti al 52esimo chilometro. Tanto è bastato per cercare di limitare almeno in parte la tentazione dello spettatore di spegnere momentaneamente lo schermo, farsi una bella passeggiata e ricollegarsi per gli ultimi quindici chilometri.
A dir la verità, se si voleva direttamente l'attimo di suspence vera occorreva attendere i corridori giungere a circa 3 chilometri dall'arrivo, quando la consueta lotta per le posizioni e la voglia dei velocisti rimasti di lasciare un segno tangibile in quel di Puertollano faceva tre-quattro vittime: un contatto tra Greipel e Ciolek coi due tedeschi che chiudono verso destra, Julian Dean che si trova proprio lì, scarta e finisce verso il marciapiede, urtando anche un ufficiale di polizia e ruzzolando a terra, con Hammond (velocista della Cervélo) e Weylandt (ruota veloce principe della Quick Step dopo gli abbandoni di Boonen e Davis) a seguirlo nella sventurata sorte. Botte e sbucciature dappertutto per il neozelandese, che in questa stagione continua a non avere particolare feeling con i grandi giri, visti anche gli errori nel lanciare l'americano Farrar in altre occasioni.
In tutto questo però chi ancora una volta sorride è André Greipel, sempre più dominatore degli sprint di questa edizione 2009 della gara a tappe spagnola col terzo centro personale ed un bottimo stagionale che giunge a quota 18 successi. Francamente della determinazione del tedesco c'eravamo accorti già ieri, quando nel tentativo di incamerare punti utili per la maglia verde (riconquistata quest'oggi a danno di Valverde) era andato ad accorciare di due lunghezze il suo divario dal murciano con quello sprint per il 14esimo posto che non avrebbe cambiato altrimenti la vita a nessuno. Un successo che rende sempre meno chimera per il team statunitense il ripetere la strepitosa annata 2008, quando furono ben 85 i successi: ora, forte anche del bis di Boasson Hagen in Gran Bretagna, la Columbia ha raggiunto quota 80.
Ma tornando al tedescone Greipel c'è da dire che, dopo l'annuncio delle convocazioni per Mendrisio di una nazionale tedesca sulla carta più debole delle ultime annate (e in cui lo stesso Andrè potrebbe avere carta bianca al pari di Ciolek nel caso in cui il tanto sospirato circuito si rivelasse un clamoroso flop, lasciando spazio quindi agli sprinter più resistenti), l'obiettivo della classifica a punti era ormai divenuto il più concreto al di là di nuove possibili affermazioni, se è vero che anche negli sprint intermedi di giornata (l'ultimo dei quali posto curiosamente a soli 9 chilometri dal traguardo) è riuscito ad incamerare punti preziosi piazzandosi secondo in entrambi.
La Columbia d'altro canto ha cercato di svolgere come al solito al meglio il suo lavoro, menando fendenti negli ultimi 10 chilometri e decidendo saggiamente di lasciare momentaneamente la scena ad altre formazioni ai meno 7, senza correre il rischio quindi di ritrovarsi senza uomini nell'ultimo chilometro. A quel punto è stata la Liquigas in prima persona (mentre prima si erano visti i Milram per Ciolek e i Vacansoleil per Bozic) a prendere in mano la situazione con Carlström e Bodnar a tirare a tutta e a far intendere come Bennati fosse deciso a riprovarci per riuscire finalmente a mettere la propria ruota davanti a tutti.
Negli attimi convulsi, favoriti da rondò e corridori in continua risalita, la sopracitata caduta aveva intanto lasciato la Quick Step senza più l'uomo di riferimento per lo sprint ed è stato così che Marco Velo ha tentato un disperato anticipo ai 1400 metri, salvo però vedere vanificata la propria rincorsa dal gruppo, tirato fortissimo dai Columbia e i Liquigas. Entrati nell'ultimo chilometro è stato il solito Sabatini a prodursi nella sua consueta trenata, con l'istantanea che lo vedeva in testa, seguito da Henderson (ultimo vagone di Greipel), Bennati e lo stesso Greipel. Il giovane toscano ha continuato nella sua azione fino ai 500 metri circa con una veemenza che forse comincia a far sorgere il dubbio se non sia il caso forse di concedergli una nuova chanche prima della conclusione di questa Vuelta.
Spostatosi Sabatini è stato il turno di Henderson fino ai 200 metri circa, momento in cui è finalmente partito Bennati sul lato sinistro della strada. Come nelle altre occasioni però il dejavù si è ripetuto e la volata di potenza di Greipel non ha lasciato scampo all'aretino: il tedesco è andato a vincere con più di una bicicletta sul francese Bonnet, che intanto era riuscito a superare proprio Bennati per cogliere un 2° posto che almeno giustifica la presenza della Bouygues in terra spagnola (gli unici acuti sono arrivati proprio dal velocista ventisettenne, due volte quinto prima di quest'oggi). Giù dal podio invece Ciolek, quarto davanti ad un ottimo Pacheco, che regala alla Contentpolis una bella quinta piazza. Più indietro invece Breschel (nono e fin qui protagonista di una Vuelta non brillantissima) e Bozic, quest'oggi fuori dai dieci (11esimo).
Nulla cambia in classifica generale con Valverde che continua a vestire una maglia oro destinata ad entrare nell'album dei ricordi, visto l'annuncio odierno dell'organizzazione che prevede la sua sostituzione come simbolo del primato con una maglia di colore rosso a partire dall'edizione 2010 (che prenderà il via da Siviglia con un cronoprologo in notturna lungo rive del Guadalquivir). In attesa però che il rosso scateni corride varie in futuro, domani da Ciudad Real a Talavera della Reina si prospetta un'altra giornata di tranquillità in gruppo, con il probabile sprint finale a ravvivare un po' gli animi.

Vivian Ghianni

RSS Facebook Twitter Youtube

30/Jul/2017 - 20:30
ESCLUSIVO: le immagini del folle che ha tagliato la strada al gruppo facendo cadere decine di corridori al Giro d'Italia

24/May/2016 - 21:06
All'An Post Rás giornata di gloria per James Gullen nella tappa "di montagna": Fankhauser diventa leader

24/May/2016 - 17:07
Giro, nel giorno della nuova delusione di Vincenzo Nibali vince Alejandro Valverde davanti a Kruijswijk e Zakarin

23/May/2016 - 22:12
An Post Rás, nella seconda tappa vince il padrone di casa Eoin Morton

23/May/2016 - 16:00
Giornata di rinnovi: André Greipel e Marcel Sieberg alla Lotto Soudal fino al 2018, Geraint Thomas prolunga con la Sky

23/May/2016 - 13:11
Benjamin Prades vince l'ultima tappa del Tour de Flores ma non basta, la generale va a Daniel Whitehouse

23/May/2016 - 12:39
Brutte notizie per il ciclismo elvetico: l'IAM Cycling comunica che cesserà l'attività a fine stagione

23/May/2016 - 11:22
Conclusi i Campionati Panamericani: l'ultimo oro è dell'ecuadoriano Jonathan Caicedo

22/May/2016 - 23:59
Il Tour of California si conclude con una imperiosa volata di Mark Cavendish. Classifica finale a Julian Alaphilippe

22/May/2016 - 23:39
Il Tour of Bihor si chiude nel segno dell'Androni Giocattoli-Sidermec: tappa a Marco Benfatto, generale a Egan Bernal

22/May/2016 - 23:20
Women's Tour of California: gioie finali per Kirsten Wild e Megan Guarnier. Le altre corse: ok Bertizzolo e Lepistö

22/May/2016 - 22:44
Velothon Wales, Thomas Stewart supera Rasmus Guldhammer e Ian Bibby

22/May/2016 - 22:24
Dilettanti, ulteriori vittorie per Nicola Bagioli e Riccardo Minali alla Due Giorni Marchigiana

22/May/2016 - 22:22
Scatta l'An Post Ras: la prima tappa va all'olandese Taco Van der Hoorn grazie ad un colpo di mano