EgeMonia Baccaille - Vittoria in solitaria per l'umbra
Se tra i due litiganti, il terzo gode, immaginiamo un po' cosa può succedere quando i contendenti sono tre. Sì perché oggi, sull'impegnativo percorso imolese che prevedeva ben quattro ascese verso i Tre Monti, le maggiori aspiranti al titolo italiano erano proprio tre: la campionessa uscente Fabiana Luperini, la neotricolore a crono Noemi Cantele e Tatiana Guderzo, pronta a rifarsi della delusione patita nella prova contro il tempo proprio ad opera dell'amica-rivale varesina.
La gara ha preso la sua piega sin dal primo passaggio in cima alla salita: le magnifiche tre e un'ottima Elena Berlato riprendono Romoli (Safi), Suelotto (Gauss) e Valsecchi (Selle Italia) che avevano provato la sortita una ventina di chilometri prima. L'unica a resistere ancora un po' al ritmo imposto dal quartetto è la giovane Romoli che però pagherà lo sforzo durante la tornata successiva. In questo momento il gruppo, ridotto ormai a una quindicina di unità, è a oltre un minuto e quindi la partita sembra doversi giocare tra le quattro al comando.
Ma lo diciamo sempre, e non ci stancheremo mai di ripeterlo: il ciclismo è bello perché riserva continuamente sorprese, e quello femminile, in questo, è particolarmente generoso. Dal gruppo inseguitore escono Bozzolo, compagna di Fabiana Luperini in casa Selle Italia, e Bronzini, oggi in gara con i colori del GS Forestale ma - attenzione! - affiliata Safi, così come Elena Berlato. Il fatto di avere, a conti fatti, due compagne davanti, facilita il compito alla coppia delle inseguitrici che in meno di 10 km ricuciono lo svantaggio e si accodano alle battistrada. L'acido lattico accumulato, però, si fa sentire lungo la salita successiva - la terza di giornata - dove le due ragazze accusano un po' la fatica e perdono le ruote del gruppetto.
A quel punto, la chiave di volta della giornata. Dal gruppo, a poco più di 1', esce Monia Baccaille, che, con una splendida azione in salita, recupera lo svantaggio sulla coppia Bozzolo-Bronzini e dà loro nuova linfa, tant'è che in discesa il terzetto ripiomba sulle prime quattro. La situazione tattica a questo punto vede Noemi Cantele isolata e tre coppie: Guderzo-Baccaille (Fiamme Azzurre), Berlato-Bronzini (Safi) e Luperini-Bozzolo (Selle Italia). Lo scenario dura il tempo di guardarsi un po' negli occhi perché è ancora Baccaille a rompere gli indugi e a salutare la compagnia con uno scatto ben assestato a una quindicina di chilometri dal traguardo. A questo punto la Safi si aspetta che sia la Selle Italia - della scalatrice sulla carta più forte - a chiudere, viceversa le ragazze di Zini si aspettano che siano quelle di Baldi a inseguire l'umbra per cercare di arrivare in volata che, con Giorgia Bronzini, sarebbe risultata senza storia.
E intanto Monia, a testa bassa, va e in poche centinaia di metri guadagna più di un minuto che diventano due a 7 km dal traguardo, dopo aver superato indenne l'ultima ascesa dei Tre Monti. A nulla vale il bel tentativo di Laura Bozzolo che, perso per perso, va in caccia di una comunque onorevole seconda piazza che conquista a 1'28" dalla vincitrice. Il gruppetto inseguitore è regolato, come da pronostico, da Giorgia Bronzini, che coglie il suo quarto (sic!) piazzamento sul terzo gradino del podio in questa prova (gli ultimi tre consecutivamente).
In fin dei conti questa giornata, che cade a otto giorni dal prologo del Giro d'Italia, ci riconsegna una Fabiana Luperini competitiva in salita, ma forse non ai livelli dello straordinario 2008, quando aveva inanellato, senza soluzione di continuità, Giro del Trentino, maglia tricolore e Giro d'Italia. La sesta vittoria rosa sarà sì possibile, ma non è per nulla scontata. Cantele e Guderzo (che correrà il Giro con i colori della Michela Fanini, così come la vincitrice di oggi), dal canto loro, non le sono state da meno e sicuramente sapranno ritagliarsi il loro spazio durante i dieci giorni del Giro. La sorpresa, ma fino ad un certo punto, è la ventunenne Berlato, che, con questa condizione, potrebbe non accontentarsi di una maglia bianca che le vediamo già cucita addosso...
