Trottolino Trofimov - Bel finale a due con Taaramae
L'esito che non ti aspetti, in una tappa con l'ultimo Gpm a 27 km dall'arrivo, è quello che vede i fuggitivi di giornata giocarsi il sucesso, specialmente se la gara in questione è una breve corsa a tappe in cui le occasioni per le ruote dotate di spunto veloce non sono poi molte.
E i due che sono arrivati sono anche i due che hanno iniziato la fuga di giornata: nell'ordine, Iouri Trofimov e Rein Taaramae, due atleti dell'est (russo il portacolori della Bbox, estone l'atleta Cofidis), che al chilometro 25 hanno salutato tutti ai piedi dell'Alto de Lizarraga. Taaramae ci aveva provato già in altre due occasioni, ma il gruppo non si è fidato della presenza di Monfort nel primo tentativo e di Tschopp nel secondo. Poco prima del Gpm, l'azione del giovane Mollema e dello spagnolo Vázquez, portava il gruppo dei fuggitivi da due a quattro unità.
Il gruppo, condotto dalla Caisse d'Epargne del leader LL Sánchez, ha lasciato fare volentieri, anche se Mollema era lontano appena 42" dallo spagnolo, ed anche il corridore della Contentpolis non era troppo distante, col suo minuto e 27" dalla vetta. Il vantaggio massimo si è toccato al chilometro 63: 7'53".
L'impulso necessario, dal gruppo, è arrivato dalla Quick Step, forte del 3° posto di Pineau ottenuto ieri, ma soprattutto dalla voglia di Allan Davis di giocarsi il successo di tappa. Proprio il lavoro della squadra belga ha permesso al gruppo di rosicchiare, chilometro dopo chilometro, il vantaggio ai quattro fuggitivi, che comunque han mantenuto calma ed energie (almeno due di loro) e non hanno mai smesso di collaborare.
Sull'Alto de Lezaun, ultimo Gpm di giornata, Trofimov e Taaramae abbandonano la compagnia di Mollema prima e Vázquez poi (saranno ripresi entrambi durante la successiva discesa), e il gruppo - che pure era arrivato ai piedi della salita con 3'30" di distacco - un po' si rilassa, perché il russo e l'estone sono più lontani in classifica ed allora un po' per dei calcoli sbagliati, un po' perché la Quick Step non poteva permettersi di far staccare Davis (che uno scalatore non è), i due davanti non perdono praticamente niente, arrivando al Gpm con 3'18" sul gruppo tirato dalla Lampre, col sempre pronto Bruseghin a scandire il ritmo.
Ai meno 20 Trofimov decide che ne ha abbastanza della compagnia di Taaramae e lo lascia sul posto con uno scatto secco che sorprende il giovane (è del 1987) estone, che però non si scompone, butta giù un dente sul pignone posteriore e dopo 8 km è di nuovo lì, insieme al russo, mentre il gruppo dietro arranca pericolosamente a 3'00", con la Quick Step che non riesce ad organizzarsi come si deve.
Ai meno 8 i due hanno ancora 2'45", Euskaltel e Fuji-Servetto hanno preso il posto di Quick Step, Lampre e Caisse in testa al gruppo, ma la loro non è un azione per ricucire; no, è il segnale che il gruppo si è arreso. I due davanti ce l'hanno fatta, si giocheranno la tappa.
A quel punto però la Caisse davanti ci è dovuta andare per forza, anche perché Taaramae è partito al mattino con un ritardo di 3'57", mica una vita, e a cronometro non va neanche male. Sì, è vero, domani ad Eibar dovrebbe pagare gli sforzi di oggi, ma perché rischiare? E difatti Arroyo, López e compagnia pedalante non lo fanno, portando il gruppo a 1'40" a meno 2,5 km dalla conclusione.
A Trofimov, evidentemente, non deve stare troppo simpatico Taaramae, visto che proprio a 2500 metri da Villatuerta lo pianta in asso con un altro scatto secco. Il giovane estone è spossato, la sensazione è che non solo non rivedrà più il russo, ma che sarà anche riassorbito dal gruppo. E invece l'estone dallo scatto inesistente è un atleta coriaceo, o forse ricambia l'antipatia che Trofimov prova per lui, perché se è vero che lo scatto è quello che (non) è, il passo è quello dei grandi corridori; sotto lo striscione dell'ultimo chilometro Taaramae vede di nuovo il russo, che però si accorge col terzo occhio del tutto, e si rimette a pedalare di buona lena arrivando solitario sotto lo striscione d'arrivo e lasciando il giovane avversario a 5".
Dal gruppo il solo tentativo di Roy per prendersi il terzo posto dava qualche emozione, ma il francese veniva riacciuffato a pochi metri dal traguardo per mano (anzi, ruota) di Swift, con Albasini, LL Sánchez e un bravissimo Francesco Gavazzi racchiusi in un fazzoletto.
In classifica generale non cambia niente, a parte le defezioni di Dekker e Nocentini e i ritiri di Petrov e Veikkanen, mentre Danielson e Capecchi già non erano partiti stamattina da Ataun. Domani da Villatuerta si pedalerà verso Eibar, 172,5 km con l'Alto de Ixua - Gpm di 1a categoria - da ripetere due volte: la prima a circa 25 km dall'arrivo, la seconda con lo scollinamento posto ai meno 3. Ci sarà lotta, e noi siamo pronti per divertirci.
Mario Casaldi
