Il Portale del Ciclismo professionistico

.

Pozzato il re dei delusi - Male anche Napo. Che fa Dekker?

Versione stampabile

Non solo di esultanze e di successi è fatta una stagione, ma anche di arrabbiature, occasioni mancate e corse perse, alcune volte anche malamente. Chi si aspettava tanto ed è stato deluso, chi ci è andato vicino ma è rimasto con un palmo di naso. Chi, nel 2009, avrà l'occasione di rifarsi, o un motivo in più per arrabbiarsi di nuovo.

Cadel Evans (Silence) - 5,5
C'aveva illusi, Cadel, con quella primavera insolitamente vincente. Quattro vittorie - seppur non prestigiosissime - in poco più di un mese, sembravano avergli scrollato di dosso l'eterna etichetta di piazzato di lusso. E invece, quando sono arrivate le gare che contavano, ecco il solito Evans: secondo al Pais Vasco, idem alla Freccia, al Delfinato e, tanto per gradire, al Tour. Ma alla Grande Boucle l'occasione era di quelle che capitano una volta nella vita...


Frank Schleck (Team CSC) - 6-
Pochi giri di parole: uno come lui deve vincere una grande classica per meritarsi la sufficienza. E invece, fatta eccezione per il campionato lussemburghese che quasi ci vergognamo a citare, solo piazzamenti, su tutti i podi di Amstel e Liegi. La novità è che prova seriamente a far classifica al Tour e, crono disastrosa a parte, non sfigura affatto anche se la concorrenza non è delle più agguerrite. Più passa il tempo, più, nel bene e nel male, ci sembra di vedere il nuovo Boogerd. 


Denis Menchov (Rabobank) - 6
Quinto al Giro e terzo al Tour. Non crediamo di dimenticare qualcosa di rilevante se riassumiamo in questo modo la stagione del russo. Certamente buoni risultati che fanno di lui uno dei maggiori interpreti delle grandi corse a tappe, ma è mancato l'acuto. La casella delle vittorie recita "zero", ma la cosa sconcertante è che, se escludiamo appunto il terzo posto conquistato a tavolino alla Grande Boucle, lo zero si può estendere anche alla voce podi stagionali... 


Jens Voigt - Stuart O'Grady (Team CSC) - 5,5
Certo, l'età non è dalla loro, ma i passi indietro rispetto all'anno passato condotto da gladiatori del pedale, appaiono piuttosto evidenti. Jens salva la baracca con una tappa al Giro e la generale del Polonia, mentre Stuart deve aspettare ottobre e l'Herald Sun Tour per alzare le braccia. Che sia in arrivo anche per loro il fatidico momento? 


Paolo Bettini - Erik Zabel (Quick Step/Team Milram) - 6+
Le loro stagioni hanno in comune hanno il fatto di essere le ultime (a meno di clamorosi ritorni che abbiamo visto essere molto in voga) di due carriere straordinarie. È sempre un piacere ammirare la loro professionalità e la dedizione con cui fanno il loro mestiere, anche quando i risultati poi non sono quelli dei giorni migliori. Quel che è certo è che ci farà uno strano effetto non vedere più le loro inconfondibili sagome in mezzo al gruppo. 


Juan Antonio Flecha (Rabobank) - 5
Oramai è soprannominato Van der Flecha per la sua strana, per uno spagnolo, attitudine alle corse fiamminghe. Ma, aggiungeremmo, solo a quelle, visto che, messo in archivio un podio al Fiandre, ottiene veramente una miseria nel resto della stagione, non riuscendo nemmeno a strappare un biglietto per gli appuntamenti clou di Pechino e Varese.


Alexandr Kolobnev (Team CSC) - 4,5
Lo avevamo lasciato fortissimo sul finire della scorsa stagione, lo ritroviamo fortissimo a ridosso dell'appuntamento olimpico dove fiuta l'azione buona ma finisce solo a ridosso del podio. Prima e dopo, non combina praticamente nulla. Non è esattamente ciò che ci si attende da un atleta dalle sue potenzialità... 


Thomas Dekker (Rabobank) - 4,5
Il rampollo in casa Rabobank è un vero e proprio oggetto misterioso in questo 2008. Partito bene in primavera con un podio ai Paesi Baschi e una più che onorevole campagna delle Ardenne, è dal Giro di Svizzera che cominciano i misteri. Lui, che teoricamente era lì per preparare il Tour, accumula quarti d'ora su quarti d'ora sulle salite elvetiche prima di ritirarsi, con conseguente esclusione dalla squadra per la corsa francese. Poche settimane dopo l'annuncio: Thomas e la Rabobank si separano consensualmente per divergenze di opinioni. Chi c'ha capito qualcosa è bravo...

Andreas Klöden (Astana) - 5+
Accantonati a priori gli appuntamenti con la nazionale per discutibili motivazioni personali, gli restano i grandi giri. Ne corre due, ma in entrambi è abbagliato dalla stella del compagno di squadra Contador, anche quando - leggi alla voce Giro d'Italia - sembrava lui il capitano designato alla vigilia. E così ripiega mestamente sui giri meno prestigiosi, vincendo il Romandia e facendo secondo al Giro di Svizzera. Nel 2009, con il ritorno di Armstrong, sarà costretto a sgomitare ancora di più...


Vladimir Karpets (Caisse d'Epargne) - 4,5
Un 2008 assolutamente negativo per il russo. Grazie alle sue doti da cronoman e alla sua tenuta in salita dovrebbe dare il meglio di se nelle corse a tappe ma non è quasi mai competitivo e neanche riesce ad essere d'aiuto per i compagni, addirittura al Giro cade due volte ancora prima di iniziare, segno di una stagione storta in tutti in sensi. Nel 2009 sarà la punta per le corse a tappe del Team Katusha e i dirigenti si aspettano buon prove da Vladimir: saprà tornare forte su tutti i terreni come nel 2007?


Gilberto Simoni (Diquigiovanni-Androni) - 5
A 37 anni le cartucce da sparare non sono più molte, così incentra nuovamente tutta la stagione sul Giro d'Italia. Parte in sordina ma cominciano le Dolomiti inizia la sua rimonta in classifica: quinto sulla Marmolada e terzo a Plan De Corones con una condizione in netta crescita. Nella tappa del Monte Pora, però, commette un errore non da lui e paga una pesante crisi di fame e freddo: perde 6' dai migliori ma il giorno successivo nella tappa del Mortirolo termina 2° e riesce almeno ad entrare nella top-10 della classifica generale.

José Angel Gómez Marchante (Scott-American Beef) - 3
Alzi la mano chi ha notato in gruppo Gómez Marchante nel 2008: mai competitivo e parente molto lontano di quello che vinceva la Vuelta al Pais Vasco e che si piazzava costantemente nei primi 10 nelle corse a tappe. È vero che è rimasto anche lui coinvolto nei problemi di Gianetti e della Saunier Duval ma se per vederlo nei primi 5 di una corsa dobbiamo andare in Messico alla Vuelta Chihuahua vuol dire che qualcosa non va. Il cambio di maglia per la stagione (Cervélo) che sta per iniziare dovrebbe dargli nuovi stimoli e in molte corse a tappe sarà di nuovo una delle punte del team.

Alessandro Petacchi (Team LPR) - s.v.
Sulla stagione di Ale-Jet pesa come un macigno la positività al salbutamolo riscontrata al Giro 2007: la sentenza definitiva arriva solo il 6 maggio e lo costringe allo stop fino al 31 agosto e alla perdita di tutti i risultati della prima parte di stagione. Il rientro con la nuova maglia della LPR ci regala un Alessandro sempre molto forte e determinato: in appena un mese e mezzo coglie 5 successi, Memorial Manservisi, GP Beghelli e 3 tappe al Tour of Britain; nel 2009 speriamo di vederlo di nuovo lottare per la vittoria nelle grandi corse a tappe, Giro d'Italia su tutte.

Giovanni Visconti (Quick Step) - 5+
Il salto di qualità che ci si attendeva da Giovanni dopo il titolo italiano vinto a Genova nel 2007 non si è ancora verificato completamente: tante buone prestazioni nelle classiche (1° a Fourmies e 4° al Lombardia) ma anche molte delusioni negli appuntamente importanti, in particolare nel trittico delle Ardenne in cui ha avuto la possibilità di correre da capitano ma non è andato oltre un 45° posto alla Freccia. Alla ISD troverà un squadra costruita intorno a lui e dovrà essere bravo a reggere tutte le pressioni e le aspettative.

Thor Hushovd (Crédit Agricole) - 5
Basta una vittoria di tappa al Tour condita da altre 5 vittorie sparse per salvare il bilacio di una stagione? Probabilmente no se ti chiami Thor Hushovd. Dal vichingo ci si aspettava sicuramente di più nei grandi appuntamenti, classiche (Milano-Sanremo e Gand-Wevelgem per dirne due) in primis: a parziale giustificazione c'è il virus che lo ha colpito che lo ha colpito dopo il Tour de France e che lo ha costretto a saltare tutto il finale di stagione. Anche lui nel 2009 è chiamato ad un pronto riscatto con la nuova maglia della Cervélo.

Robbie McEwen (Silence-Lotto) - 5,5
Il peso dell'età comincia a farsi sentire anche per Robbie McEwen: a 36 anni il foletto di Brisbane non riesci più a rendere come un tempo nelle volate e chiude la stagione senza alcun successo nei grandi giri. Paradossalmente è nelle classiche che Robbie ottiene i risultati migliori nel 2008: s'impone prima nella Classica di Amburgo e poi giorni dopo si aggiudica per la quinta volta (la quarta consecutiva) la Parigi-Bruxelles. Anche lui, come anche altri corridori presenti in questa lista, il prossimo anno correrà con il Team Katusha ma avrà sempre lo stesso obiettivo, vincere il più possibile.

Danilo Di Luca (Team LPR) - 5
Senza l'invito per le classiche del nord l'obiettivo primario della prima parte di stagione di Danilo Di Luca è il Giro d'Italia: con la complicità di Savoldelli prova a far saltare il banco nella tappa del Monte Pora ma il giorno successivo paga lo scotto sul Mortirolo e in classifica non va oltre l'ottava piazza. La seconda parte invece è caratterizzata da una lunga rincorsa verso la forma migliore, non viene convocato per il Mondiale ma in parte si rifà dominando il Giro dell'Emilia. Al Lombardia sarebbe uno dei grandi favoriti ma la squadra non viene invitata: per colpe non sue Danilo ha perso troppi appuntamenti importanti nel 2008, speriamo che nel 2009 la musica sia ben diversa.

Danilo Napolitano (Lampre) - 5
Per il ragusano della Lampre è stata la peggiore annata da pro' e, nonostante i 6 successi (in Qatar, a Grosseto, alla Valenciana, al Brixia e due in Portogallo), l'anno prossimo cambierà casacca e correrà per il team Katusha (ex Tinkoff), dove troverà un bel trenino a disposizione (Swift, Markov, Trussov, Ignatiev, etc.) e un tecnico (Cozzi) a cui piace da morire allenare i velocisti alla distanza ed alla resistenza. Se le cose andranno per il verso giusto, si divertirà.


Filippo Pozzato (Liquigas) - 5-
Altro nuovo acquisto del Team Katusha sarà il vicentino Pozzato, forse il più deluso dall'annata in corso, che non lo ha visto primeggiare in nessuna classica importante. 2° alla Sanremo, 6° al Fiandre, 7° alla Tirreno, 3° agli Italiani, cronosquadre e maglia oro alla Vuelta, 2° al Lazio e 2° alla Sabatini. In più, il 3° e il 7° posto al Tour ottenuti sempre per troppo attendismo, come tante altre sconfitte, perse quasi tutte per paura di farsi fregare da quelli dietro, dimenticandosi quelli avanti. Salta il Lombardia per "punizione" perché dopo la fuga alla Tours di "dimentica" di aiutare Bennati nella volata.

Vincenzo Nibali (Liquigas) - 6+
Dobbiamo ricordarci che ha compiuto 24 anni a novembre, anche se è sulla bocca di tutti almeno da un paio di stagioni. E il ragazzo continua a crescere: 8° alla Valenciana, 3° alla Coppi&Bartali, 1° al Trentino, 10° alla Liegi, 11esimo al Giro - senza mai brillare - e 18esimo al Tour, brillando nelle prime tappe di montagna. Dopo la convocazione per Pechino, dove è stato strepitoso nella prova in linea e bravino (15esimo) a crono, ha tirato un po' i remi in barca.


Bert Grabsch (Team Columbia) - 6
Nel 2009 non potrà sfoggiare la livrea di campione tedesco a cronometro perché a Varese s'è concesso il lusso - col beneplacito dell'assente Cancellara - di vincere addirittura il campionato del mondo. Outsider considerato al massimo da podio, questo 33enne ha invece trovato la giornata della vita.


C.E.R.A. (Continuous erythropoietin receptor activator) - n.g.
Ci sono cascati almeno in cinque, da Riccò - il primo ad essere "beccato" - a Piepoli, l'ultimo a "confessare". Nel mezzo, le storie di Sella, Schumacher e Kohl. Qualcuno s'è pentito e tornerà a breve, qualcuno sta denunciando i laboratori francesi come arma di difesa. Sicuramente, il 2008 ha regalato al grande pubblico un nuovo acronimo: CERA, cioè l'attivatore continuo del recettore dell’eritropoietina a livello renale. I più informati, però, sanno che non si tratta dell'ultima frontiera...


Francesco Chicchi (Liquigas) - 6
Vince tanto (6 corse), e vince anche benino, considerando che difficilmente una squadra come la Liquigas lavora per lui. Tirreno, Coppi&Bartali, Catalogna, Slovenia e Missouri. Cicca le volate al Tour (il 6° posto a Narbonne come miglior piazzamento), ma far tutto da solo non era semplice. Serve ancora l'acuto importante.


Yaroslav Popovych (Silence-Lotto) - 3,5
Possono bastare un 3° alla Parigi-Nizza e un 11esimo a San Sebastián? Salta il Giro, ma soprattutto le Ardenne, per accompagnare Evans lungo le strade di Francia; poi avrebbe strada libera alla Vuelta, ma cicca clamorosamente l'appuntamento. Nel 2009 tornerà con Armstrong all'Astana.


Nick Nuyens (Cofidis) - 5-
Vale più o meno lo stesso discorso di Flecha: c'è il podio al Fiandre dopo quello all'Het Volk, ma al Giro cade quasi subito, non vince manco mezza corsa in tutto l'anno, salta Pechino, alla Vuelta si fa fregare la tappa in fuga e a Varese è bravo quanto solo e finisce 9°. Il cambio di casacca (andrà in Rabobank) dovrebbe fargli bene, quantomeno alle motivazioni.


Ivan Basso (Liquigas) - 6
Non è ovviamente giudicabile un corridore che corre una corsa in una stagione, a maggior ragione se è al ritorno dopo una squalifica di due anni. Il voto però e d'incoraggiamento, anche se alcune ultime uscite mediatiche (ad esempio, la visita da Ivano Fanini per la "benedizione") fanno già rabbrividire. Sportivamente, però, speriamo che il 3° posto in Giappone possa essere il primo buon risultato della sua seconda carriera.


U.C.I. (Unione Ciclistica Internazionale) - 2
Non poteva mancare McQuaid, a maggior ragione se da poche ore l'UCI ha varato il nuovo "World Calendar", una specie di grande pentolone dove si mischiano corse Pro Tour e storiche. Meglio del circuito monco del 2008, certo, ma c'è ancora qualcosa che non quadra, tipo la Parigi-Tours fuori e il Tour of Sochi (che ancora non è in calendario) dentro. Sul piano celeberrimo, la gestione del "caso" Duarte dopo i Mondiali Under 23 di Varese è stata l'emblema della stagione.


a cura di Sebastiano Cipriani
Giuseppe Cristiano
Mario Casaldi
 

RSS Facebook Twitter Youtube

30/Jul/2017 - 20:30
ESCLUSIVO: le immagini del folle che ha tagliato la strada al gruppo facendo cadere decine di corridori al Giro d'Italia

24/May/2016 - 21:06
All'An Post Rás giornata di gloria per James Gullen nella tappa "di montagna": Fankhauser diventa leader

24/May/2016 - 17:07
Giro, nel giorno della nuova delusione di Vincenzo Nibali vince Alejandro Valverde davanti a Kruijswijk e Zakarin

23/May/2016 - 22:12
An Post Rás, nella seconda tappa vince il padrone di casa Eoin Morton

23/May/2016 - 16:00
Giornata di rinnovi: André Greipel e Marcel Sieberg alla Lotto Soudal fino al 2018, Geraint Thomas prolunga con la Sky

23/May/2016 - 13:11
Benjamin Prades vince l'ultima tappa del Tour de Flores ma non basta, la generale va a Daniel Whitehouse

23/May/2016 - 12:39
Brutte notizie per il ciclismo elvetico: l'IAM Cycling comunica che cesserà l'attività a fine stagione

23/May/2016 - 11:22
Conclusi i Campionati Panamericani: l'ultimo oro è dell'ecuadoriano Jonathan Caicedo

22/May/2016 - 23:59
Il Tour of California si conclude con una imperiosa volata di Mark Cavendish. Classifica finale a Julian Alaphilippe

22/May/2016 - 23:39
Il Tour of Bihor si chiude nel segno dell'Androni Giocattoli-Sidermec: tappa a Marco Benfatto, generale a Egan Bernal

22/May/2016 - 23:20
Women's Tour of California: gioie finali per Kirsten Wild e Megan Guarnier. Le altre corse: ok Bertizzolo e Lepistö

22/May/2016 - 22:44
Velothon Wales, Thomas Stewart supera Rasmus Guldhammer e Ian Bibby

22/May/2016 - 22:24
Dilettanti, ulteriori vittorie per Nicola Bagioli e Riccardo Minali alla Due Giorni Marchigiana

22/May/2016 - 22:22
Scatta l'An Post Ras: la prima tappa va all'olandese Taco Van der Hoorn grazie ad un colpo di mano